Basta una sola Freccia in ritardo sulla linea Direttissima Firenze-Roma perchè un treno dei pendolari del Valdarno venga "dirottato" sulla linea lenta con conseguenti ritardi e allungamento dei tempi di percorrenza. E' successo il 30 gennaio al treno regionale n.3169 Firenze-Foligno delle ore 20.09, ma è tornato adesso di attualità per la risposta data da Trenitalia al reclamo che fu presentato dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima. "Inaccettabile e vergognosa è la risposta di Trenitalia al reclamo - protesta il portavoce del Comitato Pendolari, Maurizio Da Re - la motivazione è standard e 'fotocopia' di tante altre, con l'aggiunta della presa in giro".
Infatti Trenitalia risponde che la causa è stata la "congestione della circolazione ferroviaria della linea Roma-Firenze" e aggiunge che sulla "linea dove, come lei certamente saprà, circolano da qualche mese anche treni di nuovi operatori ferroviari". Il portavoce del comitato pendolari è infuriato: "I pendolari del Valdarno sanno benissimo - afferma Maurizio Da Re - che dall'aprile dell'anno scorso ci sono sulla direttissima anche i treni Italo di NTV, che dal prossimo 30 marzo saranno a regime con 25 coppie di treni; i pendolari se ne sono accorti per i ritardi, le interferenze e le deviazioni che i loro treni subiscono ogni giorno".
E nel caso specifico del 30 gennaio Da Re ricorda che aveva personalmente verificato che la causa del "dirottamento" era stato un Frecciargento in ritardo, all'arrivo a Firenze Campo di Marte, di oltre 10 minuti, tempo impossibile da recuperare anche con la linea direttissima sgombra nella tratta fino al Valdarno. "Purtroppo il dirottamento dei treni regionali sulla linea lenta per Pontassieve - accusa Da Re - è diventata l'ordinaria gestione del traffico ferroviario da parte di RFI, anche quando le Frecce e gli Italo non possono recuperare i ritardi con la direttissima libera".
Da Re accusa anche la Regione Toscana, che non tutela i pendolari del Valdarno. "E' dal maggio scorso che l'assessore regionale Ceccobao deve darci risposte e soluzioni alle interferenze dei treni AV sulla direttissima - conclude il portavoce dei pendolari - adesso ci rivolgiamo al Difensore Civico Regionale".