“Abbiamo chiesto nella conferenza dei capigruppo di oggi che a riferire sugli ultimi cruciali passaggi dello sviluppo dell’aeroporto di Peretola, e sui problemi che potrebbero porsi nell’immediato futuro, fosse nel prossimo consiglio comunale l’ex sindaco Giorgio Morales, presidente dell’associazione Valentino Giannotti, che abbiamo ascoltato nei giorni scorsi in commissione sviluppo economico, ma -annuncia il capogruppo di Lista Galli Cittadini per Firenze Giovanni Galli- la maggioranza ha detto ‘no’.
In compenso, abbiamo ottenuto che sul futuro dell’aeroporto di Firenze ci sia una comunicazione del sindaco Renzi, e di questo siamo soddisfatti. Ciò che ci preme, comunque, resta il ruolo che Firenze può e deve esercitare in vista della costruzione della nuova pista e della creazione della holding che unirà lo scalo di Firenze a quello di Pisa. Il PIT è stato approvato dalla giunta regionale e presto approderà nel consiglio regionale, i soci di Adf e di Pisa si apprestano a creare la holding, la Regione stessa per bocca del presidente Rossi afferma di voler aumentare le proprie quote azionarie in Adf, e in tutto questo l’amministrazione di Firenze dov’è? Quale voce ha e che ruolo gioca la nostra città in quella che è la partita decisiva per le sorti dello sviluppo economico del nostro territorio? Ci auguriamo che Renzi lunedì prossimo ci dia qualche buona notizia.
Speriamo che non si tratti delle solite buone intenzioni dopo le quali ci si debba ritrovare, magari tra qualche mese, a discutere di nuovi ‘paletti’ ecologici da parte dell’assessore regionale all’ambiente Marson che facciano impantanare ancora una volta il futuro del nostro aeroporto”. “Non sono consentiti passi falsi o equivoci, lunedì in consiglio Renzi ci dica da che parte sta, o con lo sviluppo di Peretola e la nuova pista o con chi vuole di fatto chiudere lo scalo fiorentino -dichiara il capogruppo PdL Marco Stella- Siamo in una fase decisiva, con la prossima approvazione del Pit in Regione vedremo se questa sinistra vuole fare dell'aeroporto di Firenze una infrastruttura fondamentale sviluppando l'aerostazione con una nuova pista.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte, con grande senso di responsabilità, scegliendo per il bene di Firenze di stare con chi si batterà per la nuova pista consentendo finalmente di avere a Firenze un aeroporto moderno che collegherà la nostra città con il resto del mondo. Attendiamo di vedere quali prescrizioni vi saranno per la costruzione della nuova pista, Firenze non può più aspettare”. Giudizio positivo della Cia Toscana sul Parco agricolo della Piana fra Firenze e Prato.
Ieri la giunta regionale ha approvato la variante al Pit per il Parco agricolo, che significa – commenta la Cia regionale - un passo importante per la realizzazione di un futuro più agricolo e più ‘verde’ per la vasta area. Si tratta di oltre 7.000 ettari di aree verdi e agricole nel cuore della Toscana centrale – come ha spiegato il presidente Enrico Rossi – e sarà uno dei parchi più grandi d’Europa. «Decidere che quest’area non sarà più cementificata – commenta Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana – e che la campagna sarà salvata da insediamenti industriali, rappresenta una grande notizia per il territorio toscano, non solo per questa zona.
Definire la destinazione ad uso agricolo di questo territorio , rappresenta un segnale importante di quale tipo di sviluppo abbia in mente la Regione Toscana; un futuro che faccia coniugare ambiente e sviluppo con le produzioni agricole, e con il sostegno al settore primario e alle tante aziende agricole della zona della Piana. Un progetto fondamentale anche a livelllo ambientale – aggiunge – visto che, come è stato annunciato, ci sarà uno sviluppo sostenibile grazie alle azioni previste di abbattimento di gas serra, con circa 250-300 ettari di piante, con piante autoctone e colture sperimentali che, oltre ad abbattere l’anidride carbonica, attiveranno interessanti filiere economiche.
Tutto questo potrà dare uno slancio importante ad un nuovo modello di agricoltura periurbana, in una fase di crisi di mercati ed economica in generale; garantendo ai cittadini dell’area della Piana prodotti agricoli qualificati nell’ottica della filiera corta».