Sta fecendo il giro dei social network l'appello a "Guardarsi intorno" in occasione delle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio. Come sempre le sedi prescelte per l'allestimento dei seggi elettorali sono le scuole. Strutturalmente sono gli edifici pubblici che meglio si prestano senza contare la loro capillare diffusione sul territorio. Sono già state previste le chiusure in alcune città toscane per la gioia degli studenti e in molti casi il disappunto dei genitori costretti a prendere due giorni di ferie per non lasciare soli i bambini.
Da tempo però Nove da Firenze raccoglie le denunce di associazioni e sindacati che sollevano a più riprese il problema dell'edilizia scolastica, spesso fatiscente, non a norma, persino pericolosa. Nella sola Toscana "Il 60% dei 2650 edifici scolastici necessitano di interventi di messa a norma degli impianti elettrici, delle uscite di emergenza, di adeguamenti strutturali oppure di quelli necessari per rispettare le norme antisismiche", dichiarava due giorni fa la Cgil. L'invito stavolta è partito dal web: "guardarsi intorno" prima e dopo aver adempiuto al proprio dovere di cittadino.
Notare lo stato degli intonaci alle pareti, la solidità e le dimensioni (spesso sottomisura) di banchi e sedie, lavagne impraticabili e del primo dopoguerra. Dalla scuola tutto comincia, anche la prossima legislatura, a scuola la politica dovrebbe tornare.