Biglietto Ataf più caro via sms: quando la tecnologia non ''paga''

Adiconsum chiede spiegazioni e un tavolo con i vertici dell'azienda e con la Provincia di Firenze, che ribatte: "Serve per evitare l’interruzione del servizio"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2013 19:06
Biglietto Ataf più caro via sms: quando la tecnologia non ''paga''

"Gentile Cliente, ATAF informa che dal 15/02 il prezzo del biglietto via sms sarà pari a 1,50 euro a cui si aggiunge il costo dell'SMS di richiesta.” E' questo il messaggio che l'azienda di trasporti fiorentina sta inviando da ieri a tutti gli utenti che utilizzano il servizio di “mobile ticketing” per l'acquisto del biglietto dei mezzi pubblici, per informarli di un aumento del costo del biglietto dagli attuali 1,20 euro a 1,50 euro. Il servizio che con un semplice sms consente di acquistare il ticket da viaggio valido per tutti gli autobus urbani fu inaugurato dall'ormai ex presidente Filippo Bonaccorsi e dal sindaco Matteo Renzi; un vanto per l'amministrazione fiorentina prima in Italia a lanciare l'iniziativa.

L'utente può acquistare il biglietto inviando semplicemente un sms con scritto ATAF al 4880105, con addebito diretto sul conto del cellulare senza nessun tipo di registrazione. L'aumento del prezzo per la verità era nell'aria da un po' visti i pesanti tagli al trasporto pubblico che gli enti locali non sono in grado di sopperire, la Provincia però ha precisato che quei 30 centesimi in più riguardano solo il servizio di vendita tramite sms e non il biglietto Ataf, che resta fissato al prezzo di 1,20 Euro.

"Le notizie apparse fin dal mese di gennaio sugli organi di stampa, fanno riferimento al costo di un servizio per acquisizione tramite sms che è entrato in vigore dopo la prima fase sperimentale. Per maggiore precisione su quanto avvenuto, - continua la note della Provincia di Firenze - l’Assessorato ai Trasporti di Palazzo Medici Riccardi ricorda che il 30 marzo 2012 il Presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, aveva informato la stessa Provincia dell’introduzione di una “nuova modalità di vendita” del titolo di viaggio di corsa semplice, che poteva avvenire anche tramite l’invio di un sms.

In tale comunicazione si specificava che, solo nella fase sperimentale e promozionale, non vi sarebbero stati costi aggiuntivi per questo nuovo servizio di vendita del biglietto che aveva un prezzo al pubblico di € 1,20. Finita la sperimentazione, in data 22/11/2012, lo stesso Presidente comunicava che il prezzo del servizio con acquisto tramite sms, giunto a regime, avrebbe avuto un costo industriale. Secondo Ataf il computo di tale costo era quindi da considerarsi “imprescindibile per il proseguo del servizio”.

Ciò significava che, senza il calcolo del costo del servizio, in aggiunta al normale prezzo del biglietto, sarebbe stata interrotta la modalità innovativa di acquisizione del titolo di viaggio che, nel frattempo, aveva riscontrato l’apprezzamento di numerosi utenti. La Provincia di Firenze, contraria alla cessazione del nuovo servizio di vendita, prima di deliberare in merito richiedeva informazioni relativamente ai costi. L'Azienda di trasporto comunicava quindi alla Provincia di Firenze che il maggior costo di emissione in tale modalità era pari al 20%, corrispondente a 0,24€ su ogni biglietto.

" Ecco che in base a queste comunicazioni il prezzo del biglietto venduto tramite sms passerà di fatto dalla normale tariffa di € 1,20 a € 1,50. La Provincia di Firenze precisa quindi che non è stato introdotto nessun nuovo titolo di viaggio, inoltre non sono state assunte decisioni relative alla politica tariffaria per i quali si sarebbero dovuti informare i Comuni. Dunque terminato il periodo di sperimentazione del nuovo strumento scatta la tariffa maggiorata. Eppure è proprio il successo dell'sms a creare disappunto.

“L'uso delle nuove tecnologie, dice Grazia Simone, Segretario Generale Adiconsum Toscana, dovrebbe mantenere stabile o addirittura far calare il prezzo del biglietto, non produrre aumenti. La buona riuscita del servizio dovrebbe essere un incentivo all'uso del mezzo pubblico e non l'ennesimo balzello per i consumatori”. "È un servizio comodo e molto usato dai consumatori, lo dimostra il fatto che al giorno via sms vengono venduti circa 3500 biglietti"- continua l'associazione dei consumatori - Dunque per quale ragione aumentare di 30 centesimi un servizio che, in fase di sperimentazione, ha dato ottimi risultati per l'azienda? L'Adiconsum chiede un tavolo di confronto con i vertici dell'Azienda ATAF e con la Provincia per avere spiegazioni in merito. Intanto dalla Regione sono in arrivo 4 milioni e mezzo di euro per acquistare 37 nuovi bus elettrici, ibridi, a metano, a gpl o a gasolio.

Gli autobus saranno acquistati grazie ad un bando dell’assessorato regionale ai trasporti. Saranno di nuova fabbricazione, quindi ecologici, dotati delle moderne tecnologie di telecontrollo ed equipaggiati per accogliere persone disabili. Il cofinanziamento regionale, attivato grazie a fondi del Ministero dell’Ambiente, consentirà investimenti per un totale di 9 milioni di euro, grazie alla compartecipazione delle aziende vincitrici. Le 5 aziende di trasporto pubblico locale che, grazie a questo bando, andranno a rinnovare sensibilmente il proprio parco mezzi sono: - CTT nord srl, nata dall’unione di AATL e CPT ed in servizio nelle province di Pisa e Livorno, che riceverà 1.927.500 euro; - TIEMME spa, che serve la zona di Siena, Arezzo e Grosseto e che avrà 1.190.000 euro; - CAP soc.coop, che opera a Prato e provincia e che avrà 1.057.500 euro; - ATN srl, che serve Massa e Carrara ed avrà 215.000 euro; - infine LINEA SpA, in servizio a Firenze, che avrà 117.500 euro. I nuovi autobus saranno destinati principalmente ai comuni toscani dove si sono registrate maggiori criticità per quanto riguarda il livello delle emissioni inquinanti.

Per contribuire a migliorare la qualità dell’aria in queste città, saranno infatti sostituiti con mezzi nuovi autobus urbani in esercizio da oltre 15 anni (alcuni immatricolati addirittura nel 1985), di classe euro 0 o euro 1. La rottamazione dei mezzi più vecchi ed inquinanti, necessaria per migliorare la qualità dell’aria nei centri urbani più critici, è stata uno dei criteri principali utilizzati per stabilire la graduatoria sulla base della quale sono stati stabiliti i finanziamenti. Altri criteri utilizzati per stilare la graduatoria sono stati: la quantità di servizi offerti agli utenti, la percentuale di rinnovo del parco mezzi fatta in proprio da ciascuna azienda di trasporto, la possibilità di immettere rapidamente in servizio i nuovi mezzi. In un momento in cui i servizi di trasporto pubblico locale sono messi in sera difficoltà dall’incertezza dei trasferimenti dei fondi statali da parte del Governo, la Regione Toscana è andata in controtendenza ed ha deciso di investire su mezzi nuovi e più moderni, ecologici e funzionali, per migliorare il servizio per gli utenti del trasporto pubblico locale.

In evidenza