"La proprietà annuncia altri 109 licenziamenti. la gara Regionale si allontana sempre di più e i 70 milioni stanziati in 9 anni come clausola sociale rimangono inutilizzati. Gravi le responsabilità della classe politica che sta governando e di un management asservito agli interessi privati e alle spartizione i economiche societarie - così Verdi e Calò di Rifondazione Comunista, chiedono notizie - su gli altri 109 possibili licenziamenti e cosa intendono fare le Istituzioni per contrastare il piano antisociale.
Chiediamo che si attivi da subito, cioè prima delle elezioni politiche, un serio tavolo di confronto tra le Istituzioni, le organizzazioni sindacali di categoria, la RSU aziendale, sui temi di Ataf e dei trasporti. "Riparte la girandola dei licenziamenti in Ataf , dopo l’accordo con i 33 lavoratori che hanno accettato di emigrare all’estero pur di mantenere il lavoro la proprietà si annuncia altri 109 licenziamenti. Un provvedimento grave e antisociale, di chiaro attacco al lavoro e ai diritti. Da quello che ci è dato sapere per ora si tratterebbe solo di una minaccia la quale però non può essere sottaciuta o minimizzata.
Noi lo sosteniamo da tempo, dalla svendita di ATAF e dalla sua scellerata privatizzazione, la proprietà deve capire che occorre tenere un profilo alto, di grande responsabilità sociale, mettendo da parte ogni sorta di autoritarismo e di saccheggio al lavoro dipendente. Diritti e prerogative sindacali non possono diventare un optional da sacrificare alla bisogna alle esigenze del mercato dei profitti e del core business. Non accettiamo neppure la strategia aziendale che cerca di addomesticare l’opinione pubblica, le istituzioni e la politica che tagli al personale e alla qualità dei servizi dovranno essere fatti magari “dopo le elezioni”.
Tutta l’attuale classe amministrativa è chiamata ad una assunzione di responsabilità chiarendo che nessun massacro sociale sarà perpetrato ai danni del lavoro, soprattutto ad una categoria che ha l’aggravante di non avere strumenti di tutela e sostegno, quali gli ammortizzatori sociali. Il primo obiettivo deve restare la piena occupazione, nessuno dei lavoratori deve essere licenziato, la tutela dei salari e redditi e il rispetto dei diritti. Il ritardi nell’emanazione del bando di gara regionale, i pastrocchi e il cattivo governo del trasporto pubblico regionale da parte dell’insipiente Assessore Regionale non può essere pagato dai lavoratori e dai cittadini con tagli, aumenti dei costi e disservizi. I 70 milioni stanziati in 9 anni come clausola sociale nella gara regionale devono essere operativi prima che si agisca una ristrutturazione aziendale selvaggia. Se la gara Regionale si allontana sempre di più, crescono anche le responsabilità della classe politica che sta governando e di un management asservito agli interessi privati e alle spartizione i economiche societarie che offre il trasporto “pubblico”. Comune e Provincia di Firenze, Regione Toscana saldamente amministrate dal PD che hanno la responsabilità morale materiale di questa privatizzazione hanno il dovere di intervenire soprattutto se si attacca l’occupazione e si polverizzano i diritti. Rifondazione Comunista, nell’esprimere la propria preoccupazione per l’evolversi della situazione dei trasporti nella Provincia di Firenze e in Ataf in particolare, esprimono la propria solidarietà ai lavoratori di Ataf in lotta per difendere lavoro, occupazione e diritti. Nel dichiarare il pieno appoggio politico e istituzionale a sostegno alla vertenza che si profila dura nel quadro di ristrutturazione di tutte le aziende coinvolte nella privatizzazione e nel progressivo smantellamento delle attività, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla situazione di ATAF e sull’annuncio dato dalla proprietà relativo ad altri 109 possibili licenziamenti e cosa intende fare per contrastare il piano antisociale . Altresì chiediamo di sapere cosa sta accadendo in merito alla gara di appalto regionale sul trasporto su gomma e come mai i 70 milioni stanziati in 9 anni come clausola sociale nella gara regionale non vengono messi in campo prima di tagliare posti sulle singole aziende di trasporto, incluso Ataf. Inoltre chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze è stata interessata dalla RSU e dai Sindacati in merito alla vertenza. Chiediamo dunque che la Provincia di Firenze concordemente alla Regione Toscana e il Comune di Firenze intervenga verso la proprietà e attivi da subito, cioè prima delle elezioni politiche del 24/25 febbraio, un serio tavolo di confronto tra le Istituzioni, le organizzazioni sindacali di categoria, la RSU aziendale, sui temi sopra evidenziati" concludono Andrea Calò e Lorenzo Verdi