Unicoop Firenze archivia il 2012 con 2,4 miliardi di fatturato, un dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (-0,47%), e con un esito positivo anche in termini di utile commerciale. Sono entrambi risultati di grande rilievo, considerando il contesto di crisi in cui si sono concretizzati, che rafforzano ulteriormente la solidità patrimoniale di Unicoop Firenze. Nel 2011 il patrimonio netto della cooperativa raggiungeva quota 1,5 miliardi. Disaggregando il dato delle vendite, si è rafforzato il comparto “core” di Unicoop Firenze, con un incremento del fatturato del comparto alimentare pari al +2,1%.
Un trend in netta controtendenza rispetto al resto d’Italia, dove le vendite dei generi alimentari, secondo le stime Prometeia, hanno subito una contrazione del -2,1%. Per quanto riguarda il segmento no food, in questo momento la cooperativa è impegnata in un ridimensionamento della rete ipermercati, con un conseguente calo delle vendite di questo comparto. In particolare nel 2012 l’Iper di Montecatini e Sesto Fiorentino hanno quasi dimezzato la loro superficie di vendita diventando due superstore e razionalizzando le vendite delle merceologie extralimentari: questa ristrutturazione continuerà anche nel 2013 investendo gli Iper di Montevarchi, Cascina, Arezzo e Lastra a Signa. In questo anno horribilis dei consumi la cooperativa ha dunque incrementato le proprie quote di mercato in valore e quantità, come dimostra il dato dell’afflusso della clientela nei 103 punti vendita: +2% in termini percentuali, il che significa parecchie centinaia di migliaia clienti in più in termini reali.
Continua, inarrestabile, anche la crescita dei soci che hanno messo a segno nel 2012 un +2,19%, arrivando quasi a sfiorare quota 1,2 milioni (1.189.142). Viene insomma percepito e premiato sempre di più l’impegno di Unicoop Firenze per sostenere il reddito delle famiglie in affanno per il progredire della crisi e della disoccupazione. Del resto anche lo scorso anno, Unicoop Firenze ha confermato il primato della convenienza sui prezzi a livello nazionale ricevendo riconoscimenti da numerose fonti esterne, fra cui la rivista indipendente dei consumatori Altroconsumo.