Firenze – Una prescrizione della mammografia in contemporanea all’ecografia potrebbe risultare non sempre appropriata. Per questo, garantendo comunque la massima continuità del percorso assistenziale oncologico, in ambito di screening è previsto, come test di primo livello, esclusivamente l’effettuazione della mammografia. L’ecografia può essere prevista successivamente come approfondimento e previa lettura dell’esame mammografico. In ambito extra-screening, invece, l’effettuazione in tempo reale dell’esame ecografico deve essere garantito nelle pazienti sintomatiche e nelle operate del tumore alla mammella.
Lo ha spiegato l’assessore regionale al Diritto alla salute, rispondendo in aula a un’interrogazione in merito alla facilitazione degli esami e le prestazioni nella continuità assistenziale del percorso oncologico presentata dalla consigliera regionale Monica Sgherri. La consigliera si è dichiarata parzialmente soddisfatta per l’impegno della Giunta ad effettuare gli esami nello stesso giorno a chi è già stata operata, spiegando che questo però non corrisponde a quanto accaduto ultimamente.
Secondo Sgherri in alcuni casi donne già operate per tumore hanno dovuto aspettare anche settimane per effettuare l’ecografia dopo la mammografia, prolungando così un incubo e sottoponendosi a un’attesa snervante che poteva benissimo essere evitata visti i loro precedenti.