Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, ha accolto 180 tra oncologi ed ematologi per la presentazione dello Studio Florence, una sperimentazione internazionale realizzata dal Gruppo Menarini che mira a verificare il beneficio del farmaco Febuxostat nella prevenzione della sindrome da lisi tumorale. Florence significa Febuxostat for tumor Lysis syndrOme pREvention iN haematologiC malignanciEs. Il nome dello studio è un omaggio alla città sede della Menarini, e ha ricevuto nei mesi scorsi il patrocinio del Comune di Firenze, dove fu presentato a marzo in conferenza stampa con l’Assessore Stefania Saccardi.
La sindrome da lisi tumorale è una complicanza molto severa e relativamente comune in pazienti con leucemie e linfomi trattati con chemioterapia. E’ caratterizzata dall’insorgenza di una rapida e grave iperuricemia e squilibrio elettrolitico che può, a sua volta, aggravarsi con insufficienza renale, problemi cardiaci e neurologici, fino ad esito letale. “Nello Studio Florence Febuxustat affronta una doppia sfida: prevenire l’iperuricemia e prevenire il danno renale”, ha affermato Michele Spina, Coordinatore internazionale dello Studio Florence, e Condirettore della Divisione di Oncologia medica all’Istituto Nazionale Tumori di Aviano.
“Il paradosso attuale che l’ematologo affronta nel trattamento delle leucemie e dei linfomi è quello di avere chemioterapie efficaci tali da portare alla guarigione, e non avere adeguate terapie di supporto che preservino dai danni della chemioterapia stessa. Studi di questo tipo sono i benvenuti e rivestono una importanza non meno fondamentale delle ricerche di terapia anti-tumorale innovative”. L’Italia è capofila in questo studio con 10 centri di eccellenza per il trattamento di neoplasie ematologiche ed ha aperto la fase di arruolamento dei primi pazienti. “L’investigator meeting è per Menarini e i ricercatori coinvolti l’occasione di “posare la prima pietra” per l’avvio della sperimentazione.
Il nostro studio clinico sarà ambasciatore del nome Florence nel mondo, dato che si svolgerà in 12 Paesi appartenenti sia all’Unione Europea che all’Europa dell’Est, includendo anche la Federazione Russa e il Brasile, e prevede il coinvolgimento di oltre 300 pazienti affetti da linfomi e/o leucemie”, ha commentato il Dott. Carlo Alberto Maggi, Direttore delle Ricerche del Gruppo Menarini. Un commento all’incontro è arrivato dal presidente di Confindustria Firenze, Simone Bettini: "Questa iniziativa di Menarini è la dimostrazione che Firenze è un opificio vivace di saper fare manifatturiero, di cui il settore farmaceutico rappresenta una eccellenza a livello internazionale, per la qualità della ricerca applicata e per l'innovazione continua.
Siamo uno dei tre poli italiani della farmaceutica: tutto il territorio deve puntare ancora di più su questo comparto che investe e crea ricchezza e lavoro di alta specializzazione. Un comparto che contribuisce al posizionamento internazionale di Firenze; dobbiamo essere più capaci di interfacciarne il business e di accrescerne la competitività".