Pietrasanta, 29 settembre 2012- Sarà il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a chiudere domani, domenica 30 settembre 2012, la V edizione del Festival della Salute. Al governatore è affidato il dibattito conclusivo, con un'intervista sui temi di più stretta attualità condotta dal direttore del Tirreno Roberto Bernabò (17, Palco della Salute). Tra gli altri appuntamenti di domani: un incontro sull'oncologia in Toscana (ore 15, piazza del Duomo), un incontro sulla nutraceutica al quale parteciperà anche il famoso dietologo e fitoterapeuta Ciro Vestita (ore 18, Palco della Salute) e un punto sui disturbi alimentari e il centro dell'eccellenza di Lido di Camaiore (ore 10, Palco della Salute). Beve in continuazione.
Urina spessissimo. Ha ripreso a fare la pipì nel lettino. È dimagrito improvvisamente. Ha un alito strano. Sono questi i sintomi più comuni del diabete mellito di tipo uno nel bambino. Campanelli d'allarme potentissimi, che non andrebbero sottovalutati e che invece spesso i pediatri per primi non sanno ricondurre alla patologia, quando invece per diagnosticare il diabete basta una semplicissima puntura con uno stick, che misura il valore glicemico. Se ne è parlato oggi pomeriggio durante un affollatissimo incontro della Federazione Diabete Emilia Romagna al Festival della Salute in corso a Pietrasanta. UN'EMERGENZA È una malattia di cui si parla ancora troppo poco, e che invece ha il profilo dell'emergenza: i casi in Italia aumentano del 3.6 per cento ogni anno e nella fascia 0-14 anni questa forma di diabete (che è una malattia cronica autoimmune), colpisce 12.,26 bimbi ogni 100mila abitanti.
E c'è “un'emergenza nell'emergenza”, come ha spiegato durante l'incontro la dottoressa Sonia Toni, responsabile del Centro Regionale di Riferimento per il diabete in età evolutiva dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze: “Sono tantissimi anche i bambini immigrati affetti da questa malattia, l'11% del totale di quelli seguiti dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, per la maggior parte di origine africana: per loro l'accesso ad una diagnosi tempestiva è più difficile che mai” Funziona da un anno e mezzo, attira pazienti da tutte le regioni ed è il primo ospedale d'Italia di medicina integrata.
L'ospedale di Pitigliano, piccolo comune della Maremma di 7mila anime, è il primo d'Italia in cui, all'interno del percorso terapeutico dei pazienti, la medicina tradizionale (la biomedicina) si affianca a quella complementare. OMEOPATIA IN CORSIA Questo significa che nelle corsie della struttura le persone vengono curate con i farmaci tradizionali ma anche con la medicina omeopatica e con l'agopuntura. Se ne è parlato questa mattina durante un incontro sul palco di piazza dello Statuto al Festival della Salute in corso a Pietrasanta. I NUMERI In un anno e mezzo nei 5 ambulatori dell'ospedale sono state fatte circa 7mila visite: il 20 per cento degli utenti arrivava da altre regioni, limitrofe ma non solo.
Il successo è stato tale che per le visite ambulatoriali adesso c'è una lista d'attesa di un anno. Un grande risultato, a dispetto di quanto ci si poteva aspettare da una realtà piccola come Pitigliano, che avrebbe potuto dimostrare resistenze verso questo tipo di medicina e che invece, anche grazie alla forza del tam-tam, la ha accolta con entusiasmo. GLI UTENTI Ad essere curati con la medicina integrata, nell'ospedale di Pitigliano, sono pazienti cronici, oncologici e poli-patologici, oltre a quelli del centro di riabilitazione neurologica ed ortopedica della vicina Manciano. “PRIMI DATI: RISULTATI OTTIMI” “Stiamo verificando con una serie di studi l'efficacia della medicina integrata nella cura dei pazienti cronici – ha spiegato la responsabile del centro ospedaliero di medicina integrata di Pitigliano, Simonetta Bernardini – Sia sul profilo del miglioramento della salute, sia su quello del miglioramento della qualità di vita che di quello della riduzione della spesa sanitaria.
I primi risultati costituiscono un'evidenza della forte efficacia” IN TOSCANA è MEDICINA UFFICIALE La Toscana, tra l'altro, dal 2007 ha accolto, con una legge ad hoc, l'omeopatia, la fitoterapia e l'agopuntura all'interno della medicina ufficiale: proprio questo ha reso possibile la realizzazione del centro ospedaliero di medicina integrata di Pitigliano. Il progetto è stato finanziato dalla Regione e realizzato dalla Asl 9 di Grosseto. Un gesto simbolico, e un assegno da 5mila euro consegnato direttamente nelle mani di Giovanni Galli, noto commentatore tv e presidente della Fondazione Niccolò Galli, dall'organizzatore del Festival della Salute, Paolo Amabile, di Goodlink.
La consegna è avvenuta oggi pomeriggio, durante un incontro organizzato dalla Cna Toscana all'interno del Festival, a testimonianza della collaborazione con la Fondazione. Già nei giorni scorsi, durante la prima parte del Festival (dedicato ai bambini e ospitato dalla Versiliana) era stato presentato “Niccoimmagine”, un nuovo gusto di gelato dedicato alla Fondazione Niccolò Galli e a Imagine, la Onlus del senatore Ignazio Marino che si occupa dello sviluppo del Sistema Sanitario nella repubblica del Congo.
Il ricavato della vendita andrà a sostegno dei progetti di entrambe le organizzazioni.