Il quadro che si presenta è sconvolgente, ci sono realtà industriali ben radicate sul territorio che rischiano di scomparire. Stimati circa 20.000 posti di lavoro persi sino ad ora. Dalle grandi aziende ai singoli esercizi commerciali sul centro storico, ultima e non ultima Prenatal in piazza della Repubblica dopo la chiusura della vicina Ricordi, e mentre è in corso la cassa integrazione per i dipendenti di Edison, tutti attraversano una fase di destabilizzazione e precarietà con i dipendenti molto spesso costretti alla cassa integrazione a rotazione. Il settore dell'edilizia è stato colpito in tutto il suo indotto, dai produttori di materiali edili, fino ai singoli operai delle ditte impegnate sul territorio.
Si sono fermate le ristrutturazioni, ma soprattutto la realizzazione di nuovi edifici e le opere pubbliche tanto che tra le ditte in crisi ve ne sono alcune legate ad importanti opere strategiche come la variante di Valico, la terza corsia, la seconda linea della Tramvia ed infine la Tav. "Ci sono scelte infrastrutturali in bilico, come ad esempio la questione dell'Aeroporto, ma anche il Termovalorizzatore che certo non aiutano a guardare con fiducia all'immediato" spiega Mauro Fuso Presidente della Camera Del Lavoro di Firenze. Lavoratori che un tempo potevano contribuire al sistema investendo con fiducia ed attivando una catena produttiva adesso sono frenati da contratti a chiamata che non offrono nessuna garanzia.
Da qui una minore spesa diluita sull'anno solare e condensata attorno al periodo degli sconti, una minore propensione ad assicurarsi l'oggetto materiale. Se sparissero gli ammortizzatori sociali? Sono troppi i posti a rischio o già persi nella Provincia di Firenze. Cgil continua a sottolineare il rischio del blocco delle casse integrazioni in deroga per i mancati adempimenti nella presentazione delle domande. "Ma secondo noi - sottolineano in Cgil - c'è anche la possibilità che non vi fose una copertura economica sufficiente per fare fronte a tutte le richieste" "Le vertenze sono tantissime - spiega ancora Mauro Fuso - ed esistono situazioni che sono veri e propri rebus dove di mezzo ci sono dei fallimenti.
Sarebbe bene che in questo momento elettorale i partiti puntasero maggiormente l'attenzione su questi temi". L'appuntamento per un dibattito aperto sul tema è per Giovedì 24 gennaio a Firenze, tra i partecipanti anche Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze e Luciano Bartolini, sindaco di Bagno a Ripoli. Verso la Conferenza di Programma Nazionale “PER UN NUOVO PIANO DEL LAVORO” giovedì 24 gennaio 2013 Auditorium al Duomo, via de’Cerretani, 54/r Firenze Programma dei lavori: ore 9.00 registrazione dei partecipanti ore 9.30 introduzione di Mauro Fuso Segretario Generale CGIL Firenze ore 10.00 comunicazioni della Segreteria della CDLM: Mario Batistini Massimiliano Bianchi Carla Bonora Rossano Rossi Sono previsti gli interventi di: ANDREA BARDUCCI Presidente della Provincia di Firenze LUCIANO BARTOLINI Sindaco Bagno a Ripoli e Presidente SdS Sud Est STEFANO BASSI Presidente Legacoop Toscana SIMONE BETTINI Presidente Confindustria Firenze MAURO LOMBARDI Università di Firenze MANLIO MARCHETTA Università di Firenze ore 13.00 conclusioni di Alessio Gramolati Segretario Generale CGIL Toscana