FIRENZE – Con Massimo Castri se ne va, secondo l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, "uno dei più grandi maestri del teatro italiano, che ha dedicato gran parte della sua vita, soprattutto in questi ultimi anni, ai giovani talenti, utilizzando un modello formativo che partiva dalla dialettica e dalla pura analisi del testo". Avrebbe compiuto settant' anni a maggio, il regista è morto questa mattina nella sua casa a Firenze. "E’ stato un innovatore, uno spirito libero che amava sperimentare, capace di astrarre l’essenza da un’opera classica e di riproporla in chiave contemporanea.
Andrà ricordato come un acuto e sensibile osservatore della realtà attento all’evolversi della società e della politica. Il suo lavoro al teatro Metastasio di Prato, come direttore artistico, è stato preziosissimo: un lascito inestimabile per le future generazioni e per la cultura toscana e italiana". "Ho conosciuto Massimo Castri da Presidente del teatro Metastasio di Prato quando lui ne era direttore artistico. Collaborare con lui e' stato per me un onore ed e' un ricordo bellissimo che porto con me.
A lui si deve il riconoscimento di Stabile di prosa che il teatro ottenne proprio in quel periodo. Era una persona introversa che poteva sembrare quasi scontrosa ma che aveva in realtà una straordinaria sensibilità ed una grandissima intelligenza artistica. La sua morte e' un vero dolore, non sono certo che abbia avuto dal mondo teatrale italiano, forse per la sua personalità indipendente, il riconoscimento che avrebbe meritato" Così il deputato Pd Antonello Giacomelli, che è stato presidente del Teatro Metastasio di Prato dal 1997 al 1999, ricorda il regista Massimo Castri ed esprime il suo cordoglio appresa la notizia della scomparsa. Il sindaco di Prato, Roberto Cenni, appresa la notizia della morte di Massimo Castri, eminente regista, lo ricorda come intellettuale instancabile e attivo nei più importanti teatri d’Italia.
Massimo Castri ha lavorato molto anche al Teatro Metastasio di Prato per il quale nutriva grande apprezzamento fino a divenirne, nel 1994 Direttore Artistico e prestando la sua fondamentale collaborazione per la nascita del Teatro Stabile. La città e l’Amministrazione Comunale esprimeranno il proprio cordoglio nella commemorazione prevista in apertura della prossima seduta del Consiglio Comunale.