Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, un anniversario celebrato in tutto il mondo come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. “C’era l’amore nel ghetto”, lettura scenica in occasione della Giornata della Memoria. Mercoledì 23 gennaio la prima delle iniziative promosse dall’Università di Firenze. Il 23 gennaio è in programma la prima delle iniziative promosse dall’Università di Firenze in occasione della Giornata della Memoria.
Alle 19 presso l’auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio (via Folco Portinari 5/r) la produzione Binario di Scambio-Compagnia Teatrale Universitaria propone la lettura scenica “C’era l’amore nel ghetto”, tratta dall’omonimo libro di Marek Edelman, che può considerarsi il testamento spirituale dell’eroico cardiologo polacco, unico sopravvissuto dei capi della resistenza ebraica a Varsavia. La lettura è affidata all’attrice Marion D’Amburgo e alla studentessa universitaria Giulia Rupi; la regia è di Stefania Stefanin.
L’evento, prodotto in collaborazione con la Fondazione Il Fiore e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è stato patrocinato dalla Comunità Ebraica di Firenze nell’ambito delle iniziative della Regione Toscana per il Giorno della Memoria 2013. Il comune di Montelupo Fiorentino tiene particolarmente a valorizzare questa giornata come occasione di trasmissione della memoria di quanto accaduto in passato e di educazione civile delle giovani generazioni. Il programma delle celebrazioni per il 24 gennaio 2013 prevede: Ore 11,00: Auditorium Istituto Comprensivo proiezione del film "Eppure, quando guardo il cielo - Marzo 1944.
La deportazione con gli occhi dei figli" di Gabriele Cecconi. Interverrà Giancarlo Biagini, Presidente ANED Prato. Ore 12,00: deposizione corona di fiori al Monumento ai deportati di fronte alla Scuola. Ore 21,00 cinema Mignon, replica della proiezione "Eppure, quando guardo il cielo - Marzo 1944. La deportazione con gli occhi dei figli" di Gabriele Cecconi, per la cittadinanza, interverrà la Dott.sa Camilla Brunelli, Direttrice del Museo della Deportazione di Prato. Il film racconta gli avvenimenti più importanti accaduti a Prato e in Toscana dopo lo sciopero del marzo 1944 e la conseguente deportazione nei campi di concentramento di Mauthausen ed Ebensee.
Il dramma della deportazione è visto anche con gli occhi delle mogli e dei figli dei deportati. Il film è stato realizzato dall'ANED di Prato con la consulenza storica di CAMILLA BRUNELLI e il contributo alla sceneggiatura di GIANCARLO BIAGINI. Con la partecipazione di REGIONE TOSCANA, PROVINCIA DI PRATO, COMUNE DI PRATO; in collaborazione con FONDAZIONE MUSEO E CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DELLA DEPORTAZIONE E RESISTENZA - LUOGHI DELLA MEMORIA TOSCANA. «Negli ultimi anni purtroppo molti dei testimoni diretti della deportazione sono morti.
Con il passare degli anni non è più possibile ascoltare il racconto di quegli eventi dalla voce di chi li ha vissuti. Le istituzioni hanno dunque l’obbligo oggi più di ieri di farsi promotori di eventi che inducano ad una riflessione su questo particolare periodo del nostro passato recente. Lo possiamo fare grazie al materiale di archivio, al lavoro degli storici e di coloro che riescono a dare una lettura critica dell’olocausto. Ricordiamoci che odio razziale e violenza sono sempre in agguato, anche se in modo diverso rispetto al passato.
Tutto quello che proponiamo non sarebbe possibile senza il supporto e la collaborazione di realtà come l’Aned e l’Anpi», afferma l’assessore con delega alla memoria. Iniziative come quella del 24 gennaio hanno la finalità di portare avanti questa riflessione che avrà un momento significativo in una giornata di studio prevista a Montelupo per il prossimo 7 marzo sul tema: L’ECCELLENZA DELLA DISTRUZIONE. LO STERMINIO DI MASSA NELL’ERA DELLA TECNICA. Doppia inaugurazione venerdì 25 gennaio alle 11,15 presso la scuola Altiero Spinelli di San Giusto e sabato 26 gennaio alle 16,30 in Biblioteca, per la mostra di foto “Campioni nella memoria: storie di atleti deportati nei campi di concentramento”.
L’esposizione, con brevi biografie degli atleti, è infatti allestita in parte presso la scuola secondaria di primo grado (in via Pablo Neruda, 1), in parte presso la Biblioteca di Scandicci in via Roma 38/a: alla Spinelli la mostra sarà visitabile fino a venerdì 15 febbraio, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17; alla Biblioteca, nell’Auditorium, sarà visitabile fino al 16 febbraio. Alle inaugurazioni saranno presenti la professoressa Barbara Trevisan, ideatrice e curatrice di “Campioni nella Memoria”, e gli alunni che leggeranno le storie degli atleti, oltre al Presidente del Consiglio Comunale Fausto Merlotti e all’assessore allo Sport Sandro Fallani.
La mostra è organizzata, in collaborazione con il secondo Istituto comprensivo scolastico cittadino, nell’ambito del programma della Giornata della Memoria a Scandicci, curato dal Comitato permanente della Memoria e dalla Presidenza del Consiglio Comunale. L'idea di questa mostra è di Barbara Trevisan, docente di scienze motorie sportive a Scandicci, ed è nata dalla lettura di un articolo della giornalista Jane Santoro sulla storia di atlete tedesche ebree. Le sportive alla fine degli anni trenta avevano messo a segno record nazionali e mondiali e per questo in Germania erano conosciute e ammirate; per anni, però, di questi primati negli annali sportivi tedeschi non c'è stato nessun riferimento, fino alla mostra intitolata “I record dimenticati”, allestita alla Haus des Sports di Berlino (mostra itinerante che dopo una tappa a Dresda è approdata a Londra in occasione delle Olimpiadi del 2012), rendendo giustizia a queste atlete che hanno visto le loro vite e le carriere sportive compromesse dalla follia del nazismo.
Questa prima mostra ha ispirato l’organizzazione di “Campioni nella Memoria”, e la ricerca di storie di atleti, non solo ebrei, deportati nei campi di concentramento. “Questa mostra è nata dalla convinzione che la trasmissione della memoria spetti a tutti – spiegano gli organizzatori - ma in modo particolare a chi è stato toccato dalla tragedia delle deportazioni, seppure in modo indiretto, e che le storie delle singole persone possano essere la testimonianza più forte e incisiva per le nuove generazioni.
Lo scopo è quello di osservare la più grande tragedia del ventesimo secolo, anche dal punto di vista sportivo, rendendo onore e gloria a tutti quegli uomini e donne che nella loro vita hanno incarnato gli ideali sportivi e, con le loro scelte, hanno difeso i principi di libertà, di uguaglianza e di tolleranza”. Questo è l'elenco degli atleti a cui è dedicata la mostra: AROUCH SALAMO Salonicco 1923 - Tel Aviv 2006, Pugile BAMBEGER JAKOB Königsberg 1913-1989, Pugile BATTAGION ALDO Bergamo 1922 – Vivente, Rugbista BENOIST CHARLES ROBERT MARCEL Rambouillet 1895 - Buchenwald 1944, Pilota automobilistico BOOMSMA REINDER Schangen 1879 - Neugamme 1943, Calciatore BIRGER RUUD Kongsberg 1911 – 1998, Sciatore CASTELLANI CARLO Fibbiana (Montelupo Fiorentino) 1909 - Gusen 1944, Calciatore CATTANEO RENATO Rovellasca 1923 – Vivente, Calciatore CECA BRONISLAW Zakopane 1908 - Auschwitz 1944, Sciatore EFRATI LEONE Roma 1915 - Mauthausen 1945, Pugile FLATOW ALFRED Danzica 1869 - Theresienstadt 1942, Ginnasta FLATOW GUSTAV Berent 1875 - Therensienstadt 1945, Ginnasta GARAY JÁNOS Budapest 1889 - Gusen 1945, Schermidore GERDE OSKAR Budapest 1883 - Gusen 1944, Schermidore GROVER WILLIAM Montrouge 1903 - Sachsenhausen 1945, Pilota automobilistico HAMEL EDDIE New York 1902 - Auschwitz 1943, Calciatore HERSCHMANN OTTO Vienna 1877 - Izbica 1942, Nuotatore, sciabolatore HELFGOTT BEN Pabianice 1929 – Vivente, Atletica pesante HIRSCH JULIUS Achern 1892 - Auschwitz 1945, Calciatore KANTOR ROMAN ?ód? 1912 - Majdanek 1943, Schermidore KÁRPÁTI KÁROLY Eger 1906 - Budapest 1996, Lottatore LADANY SHAUL Belgrado 1936 – Vivente, Marciatore LIPIZER ALCEO Fiume 1921 - Lecco 1990, Calciatore MANDICH EDOARDO Fiume 1924 - Narni 1998, Calciatore NAKACHE ALFRED Costantine (Algeria Francese) 1915 - Cerbère 1983, Nuotatore NAZIONALE FEMMINILE OLANDESE DI GINNASTICA ARTISTICA: Alida van den Bos, Estelle Agsterribe, Jacomina van den Berg, Petronella Burgerhof, Elka de Levie, Helena Nordheim, Anna Polak, Petronella van Randwijka, Hendrika van Rumt, Jud Simons, Anna van der Vegt, Jacoba Stelma.
Geerit Kleerekoper allenatore, Jakob Mozes allenatore. Della squadra Elka è l'unica ginnasta ebrea sopravvissuta. NOJI JÓZEF Peck 1909 - Auschwitz 1943, Fondista-atletica leggera PAGOTTO RINO Fontanafredda 1911 - Bologna 1992, Calciatore PAULINICH CLAUDIO Fiume 1920 - Cremona 1991, Calciatore PAULINICH OTTORINO Fiume 1922 - Cremona 1980, Calciatore PEREZ VICTOR Tunisi 1911 - Auschwitz 1945, Pugile PETSCHAUER ATTILA Budapest 1904 - Davidovka 1943, Schermidore PIETRZYKOWSKI TADEUSZ Varsavia 1917 - Bielsko-Biala 1991, Pugile QUARESIMA BRUNO Vicenza 1920 – 1999, Calciatore SALVI PAOLO Brescia 1891 - Mauthausen 1945, Ginnasta SCALAMERA NEVIO Fiume 1924 – Vivente, Calciatore SEELENBINDER WERNER Stettino 1904 - Brandeburg-Gorden 1944, Lottatore STACCIONE VITTORIO Torino 1904 - Gusen 1945, Calciatore TROLLMAN JOHANN Wilsche 1907 - Neugamme 1943, Pugile VALLETTI FERDINANDO Verona 1921 - Milano 2007, Calciatore VI?KPÁLEK CESTMÍR Praga 1921 - Palermo 2002, Calciatore WEISZ ARPAD Solt 1896 - Auschwitz 1945, Calciatore-allenatore ZULIANI ICILIO Fiume 1909 - Buchenwald 1945, Calciatore