Firenze, 7 gennaio 2013- C´è il Venezuela della foresta amazzonica, delle spiagge incantevoli e della natura incontaminata. E c´è il Venezuela della criminalità, del sangue e del terrore. Come a Caracas, la città che non dorme mai, dove la notte scatta il coprifuoco e le bande armate girano liberamente: ogni fine settimana le sparatorie mietono tra le cinquanta e le ottanta vittime, e quasi tutti i casi restano insoluti. Sarà la crescente attenzione verso il paese governato da Ugo Chavez, a causa di recenti fatti di cronaca tra cui le elezioni politiche e la scomparsa di Vittorio Missoni, saranno le numerose presentazioni con grande risposta di pubblico e stampa, fatto sta che il libro verità di Gianni Cappellin L´uomo di sale.
Il mio Venezuela rosso sangue e smeraldo (Mauro Pagliai Editore, pp. 256, euro 10) sta già scalando le classifiche di vendita. Dopo Milano e Venezia, il libro sarà al centro di un incontro mercoledì 9 gennaio al Palazzo Ducale di Genova, mentre giovedì 10 sarà presentato a Firenze presso la sede di Confindustria. Gianni Cappellin, 55 anni, è nato a Milano da famiglia veneziana. Laureatosi in Economia alla Bocconi, è espatriato nel 1980 in Venezuela, dove ha fondato il gruppo di imprese "Alnova", importanti aziende del settore wine & spirits.
Nel luglio del 2011, durante una gita in barca con la figlia Claudia, viene aggredito e sequestrato da un pescatore da cui aveva comprato alcune aragoste. Ferito alla gola, in bilico tra la vita e la morte, dopo un´intera, interminabile notte di paura riesce per miracolo a salvare se stesso e la giovane Claudia, obiettivo principale dell´agguato. Quell´esperienza terribile lascerà in entrambi una traccia indelebile, rinnovando allo stesso tempo l´amore per la vita. Cappellin racconta, con il piglio efficace e coinvolgente del vero narratore, un paese violento all´estremo, una realtà magica ed efferata, un "paradiso azzurro cobalto dietro al quale si cela anche un orrendo buio". Gherardo Del Lungo