Restaurare il “Paradiso” un percorso di esperienze e conoscenza è il titolo della seconda conferenza del ciclo sulla Porta del Paradiso, che terrà Anna Maria Giusti domani martedì 11 dicembre, alle ore 17.00, presso il Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze. Le conferenze, a ingresso gratuito, sono a cura di Timothy Verdon direttore del Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Direttrice dei lavori di restauro della Porta del Paradiso dal 1996, Anna Maria Giusti, parlerà di uno dei più complessi e affascinanti restauri di tutti i tempi, iniziato nel 1979 e terminato nel 2012. 560 anni fa, nel giugno del 1452, Lorenzo Ghiberti ultima quello che può essere considerato uno dei grandi capolavori del Rinascimento, la Porta del Paradiso del Battistero di Firenze.
Nel luglio dello stesso anno, sarà solennemente messa in opera e non lascerà mai la sua collocazione originale fino al 1943 quando, a causa della seconda guerra mondiale, sarà rimossa per ragioni di sicurezza e portata al sicuro. Tornerà in Battistero nel 1948, dopo un restauro che porterà alla luce la mitica doratura, da secoli nascosta sotto lo sporco e una vernice nera apposta nel 1772. Scampata alla guerra, la Porta del Paradiso sarà danneggiata dall’alluvione del 1966. Negli anni successivi, a contatto con l’inquinamento atmosferico, riprenderà a offuscarsi e nel 1978, l’allora soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, Umberto Baldini, deciderà di fare una campagna diagnostica per accertare le cause del deterioramento e studiare un intervento di restauro che inizierà l’anno successivo. Nel 1990, la Porta del Paradiso sarà tolta dal Battistero e trasportata all’Opificio, mentre al suo posto sarà collocata una replica realizzata ad arte da Aldo Marinelli della Galleria Frilli di Firenze, grazie al mecenate giapponese Choichiro Motoyama. Il restauro è terminato quest’anno, ed oggi la Porta del Paradiso si trova nel Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore all’interno di una grande teca che la conserva in condizioni costanti di bassa umidità, in modo che non si formino i sali che causano la distruzione della doratura.
Per il futuro dei gruppi scientifici dell’Opificio, dell’Università e del CNR continueranno a lavorare per realizzare una protezione della Porta con barriera d’aria ed evitare così il vetro frontale. Prossime conferenze: 15 gennaio 2013, Giovanni Serafini Gli Stipiti della Porta del Paradiso: la varietas naturale e i significati teologici; 12 febbraio, Dora Liscia Ghiberti, Michelozzo e Bernardo Cellini. Le impronte del fiorino sulla Porta del Paradiso; 26 febbraio, Margaret Haines I committenti di Ghiberti in Piazza Duomo: uomini e istituzioni con l’artista; 19 marzo Francesco Gurrieri L’architettura nelle formelle della Porta del Paradiso; 16 aprile, Cristina Acidini, Formelle in viaggio: esperienze espositive nel tempo del restauro; 7 maggio, Bruno Santi Tra tardogotico e primo Rinascimento: Ghiberti e la pittura del suo tempo; 21 maggio, Antonio Natali con Ghiberti “compagno” di Michelozzo; 4 giugno, Lorenzo Fabbri Lorenzo Ghiberti nella Firenze del suo tempo.
Il programma è scaricabile dal sito: www.operaduomo.firenze.it