Vintage, mostra al museo del tessuto di Prato

Oltre 100 abiti e accessori dal '400 ad oggi per raccontare le radici storiche del Vintage

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2012 14:44
Vintage, mostra al museo del tessuto di Prato

A Prato, storica capitale dell'abito usato, una stagione all'insegna del vintage e dello stile d'epoca debutta l'8 dicembre al Museo del Tessuto di Prato con l'apertura della grande mostra "Vintage. L'irresistibile fascino del vissuto", dedicata al racconto di un fenomeno che sempre più coinvolge e influenza la moda contemporanea. Organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato (Comune di Prato, Camera di Commercio di Prato e Provincia di Prato) e realizzata in collaborazione con A.N.G.E.L.O.

Vintage Archive, la mostra ha ricevuto il Patrocinio della Regione Toscana ed il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, di Saperi (Servizi Avanzati per le Imprese), della Banca Popolare di Vicenza, di ACTE (Associazione Città Tessili Europee) e di ASM. In 800 metri quadri di esposizione e con oltre cento oggetti tra capi d'abbigliamento, accessori e tessuti, "Vintage. L'irresistibile fascino del vissuto" illustra come la pratica dell'usato sia stata capace nel tempo di caricare i concetti di vissuto e second hand di un fascino irresistibile, generando ad oggi un vero e proprio fenomeno di costume, oggi per la prima volta indagato in modo scientifico con un'iniziativa culturale dedicata. Fenomeno che per circa sei mesi, da dicembre a maggio, verrà celebrato anche attraverso un ricco calendario di eventi social e appuntamenti culturali, concerti, mostre-mercato, attività commerciali e degustazioni enogastronomiche a tema per offrire a tutti gli appassionati del vintage, ai visitatori, fashion people ed esperti del settore occasioni d'incontro, di scambio e approfondimento e di puro divertimento in chiave retrò. Un programma vivace che rispecchia l'entusiasmo di Giovanni Masi, figura pioneristica che ha contribuito ad imporre su scala nazionale i magazzini dell'usato di Prato e promotore di progetti ed eventi sul territorio legati al tema del vintage come quella presentata oggi. Per l'occasione è stato realizzato il sito vintage.museodeltessuto.it, vera e propria piattaforma d'informazione e scambio interattivo attraverso i maggiori social media, che sarà punto di riferimento per tutte le informazioni, le curiosità e gli sviluppi sulle attività e gli appuntamenti vintage a margine della mostra fino al prossimo maggio 2013 Per scaricare la selezione fotografica completa : http://www.alessandromoggi.com/it/173-private-area.html (per aprire il collegamento di seguito tasto destro "apri collegamento" e digitare la password VINTAGE) i crediti delle immagini devono essere sempre segnalati: PHOTO: ALESSANDRO MOGGI Vintage.

L'irresistibile fascino del vissuto 8 dicembre 2012 - 30 maggio 2013 Museo del Tessuto di Prato Tel 0574 611503 / www.museodeltessuto.it info@museodeltessuto.it LA MOSTRA "VINTAGE. L'IRRESISTIBILE FASCINO DEL VISSUTO" Il piano espositivo della mostra si sviluppa attraverso quattro nuclei tematici: o La pratica dell'usato nella storia del costume o Usato come materia prima: la tradizione di Prato o Dall'usato al vintage, una questione di stile o Imitare il tempo: i degradi "ad arte" Le quattro sezioni tracciano idealmente i punti più significativi del percorso cha ha reso il vintage una tendenza contemporanea universalmente riconosciuta e ben riconoscibile. Nella prima sezione, al piano terreno del Museo, una raffinata selezione di costumi e manufatti antichi racconta della prassi di riadattare capi e tessuti per dare loro nuova vita e diversa funzione.

In mostra reperti del Museo, accanto ad abiti del Museo Stibbert e della Galleria del Costume di Firenze, nonché del Museo Nazionale di Arti e Tradizioni Popolari di Roma. Sorprendente il cuscino del corredo funebre del Vescovo degli Agli (Museo della Basilica dell'Impruneta), realizzato nel Quattrocento con tecnica patchwork di incredibile modernità, costituito da numerosi frammenti di stoffe differenti (lane, sete, lampassi, damaschi, velluti) e di diversa provenienza come abiti, tappezzerie e lane domestiche che creano raffinati motivi geometrici. La seconda sezione, al primo piano, racconta il ruolo centrale di Prato come capitale mondiale della raccolta di abiti usati, reimpiegati per il recupero delle fibre destinate ad alimentare l'industria della lana rigenerata, attiva a Prato dalla seconda metà del XIX secolo.

L'epopea dello straccio pratese è raccontata attraverso jeans d'annata, capi militari e oggetti curiosi emersi dalla cernita della moltitudine di indumenti raccolti, in un ambiente che replica le suggestioni di un vero magazzino pratese dell'usato, allestito con "balle" (i tradizionali colli con i quali venivano stoccati gli abiti usati), reperti in lana rigenerata e preziosi contenuti multimediali: primo tra tutti un preziosissimo documentario del 1967 messo a disposizione dai RAI TECHE, nonché una serie di interviste agli ultimi protagonisti di questa gloriosa industria (ecologica ante litteram) degli stracci. La mostra prosegue nella terza sezione, evidenziando come l'abito usato - reperito nei magazzini di Prato come in tanti altri contesti di raccolta di questi materiali su scala globale - assuma il significato di "divisa della protesta", simbolo iconico dei movimenti giovanili: denim usurati e uniformi personalizzate, il celebre eskimo, gli abiti folk ed i completi hippie carichi di valori culturali e sociali, fino a documentare il crescente interesse che questo stile vissuto inizia a suscitare presso i più geniali creatori dell'alta moda del periodo, come Yves Saint Laurent. Interesse che presto diventa passione per alcuni pionieri del settore, dando vita alla nascita di notevoli raccolte private a vere e proprie collezioni vintage, che affiancano alla loro origine casual specializzazioni nel'ambito dell'abbigliamento militare, nel jeans, nell'etnico e in modo sempre più ricercato nel settore dell'usato di lusso. Archivi vintage raccontati in mostra attraverso capi di Dior, Cardin, Balenciaga, Chanel anni Cinquanta e Sessanta, mentre abiti di Valentino, YSL, Thierry Mugler e Issey Miyake confermano come il collezionismo privato guardi già con interesse alla moda degli anni Ottanta e Novanta come oggetti capaci di trasmettere il fascino del vintage. L'attenzione sempre più evidente per il glamour, la qualità e il potere evocativo di capi e accessori del passato da parte del mercato e dai media, spinge quindi le grandi maison a valorizzare il proprio patrimonio di stile costituendo, quando possibile, dettagliati archivi d'azienda e parallelamente proponendo sul mercato riedizioni e nuove interpretazioni di pezzi icona che hanno reso celebre la storia delle maison stesse. Il foulard Flora e la Bamboo Bag per Gucci, le famose calzature realizzate per il jet set internazionale per Ferragamo, la celeberrima Kelly per Hermès, le fantasie e le forme fluide di Pucci fino ai tailleur e i cappottini anni Sessanta per Max Mara sono solo alcuni esempi presenti in mostra a testimonianza di questa tendenza. L'evoluzione e le originali interpretazioni di questa memoria dello stile trovano poi corrispondenza nei significativi capi provenienti dalle collezioni Replica e Artisanal della Maison Martin Margiela, che investe sulla capacità degli abiti sfuggire alle regole della couture facendoli vivere più volte seguendo un personalissimo concetto di riciclaggio. Trasversalmente al ruolo del vissuto nell'abbigliamento, la quarta sezione della mostra illustra inoltre come gli effetti originati dal degrado delle stoffe abbiano esercitato sin dal passato un fascino potente e inaspettato: dai preziosi tessuti trattati da Mariano Fortuny alle più attuali lavorazioni dove usure, tagli, macchie e decolorazioni caratterizzano tessuti di produzione pratese e capi di importanti brand come Stone Island, Massimo Osti e Marithé e François Girbaud; in mostra anche un intervento creativo firmato Antonio Marras su un capo militare originale della seconda guerra mondiale. La celebrazione del vintage come vero e proprio fenomeno di costume - che ha conquistato oggi celebrities e fashion people, giovanissimi trend setter e gente comune - è affidata in conclusione del percorso espositivo ad un suggestivo gioco di macroproiezioni di première, grandi eventi internazionali, fiere ed esposizioni a tema vintage, nonché istantanee di vita quotidiana da ogni parte del mondo. Questa incredibile passeggiata nell'evoluzione dello stile vintage è stata possibile grazie alla collaborazione con A.N.G.E.L.O.

Vintage Clothing, uno degli archivi vintage italiani più rilevanti e documentati, nonché alla disponibilità di prestigiose case di moda come Gucci, Salvatore Ferragamo, Pucci e Max Mara e dell'Archivio Massimo Osti. ORARIO MOSTRA Da martedì a venerdì 10.00 - 18.00 Sabato e domenica 10.00 - 19.00 Accesso consentito fino a 45 minuti prima della chiusura Giorno di chiusura: lunedì Chiuso per festività: 25 dicembre; 1 gennaio; Domenica di Pasqua; 25 aprile; 1 maggio; BIGLIETTI Intero ¤ 8,00; Ridotto ¤ 6,00; Ridotto speciale ¤ 5,00 per soci ACI, COOP, FAI, Gigli Pass, IKEA Family, TCI, possessori di un valido titolo di viaggio Trenitalia ATTIVITA' ED EVENTI CORRELATI Da dicembre al prossimo maggio 2013, il fenomeno vintage verrà celebrato anche attraverso un ricco calendario di eventi social e appuntamenti culturali, concerti, mostre-mercato, attività commerciali e degustazioni enogastronomiche a tema, organizzato per offrire a tutti gli appassionati del vintage, ai visitatori, fashion people ed esperti del settore occasioni d'incontro, di scambio e approfondimento e di puro divertimento in chiave retrò. Il ricco calendario di eventi - organizzato in collaborazione con il Comune di Prato e le Associazioni di categoria, Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confartigianato e Unione Industriale Pratese - verrà promosso e costantemente aggiornato attraverso il sito: vintage.museodeltessuto.it. Ecco le prime iniziative in calendario: - VINTAGE STORE (dicembre 2012) Per tutto il mese di dicembre, la mostra Vintage.

L'irresistibile fascino del vissuto sarà affiancata da un fashion store organizzato da A.N.G.E.L.O. Vintage Clothing negli spazi del Museo del Tessuto e aperto al pubblico nei fine settimana da venerdì alla domenica dove sarà possibile fare acquisri vintage.. Forte dell'esperienza unica in questo settore di Angelo Caroli, lo store presenterà al pubblico un'attenta e ricercata selezione di capi e accessori luxury vintage. - CONCORSO #MYVINTAGE (dicembre 2012 - maggio 2013) Per gli appassionati del vintage style e in modo particolare dell'immagine vintage è stato organizzato il concorso fotografico #MyVintage, iniziativa che invita tutti i partecipanti a scattare immagini che rappresentino la propria idea di vintage e a condividerle online sui canali social del sito vintage.museodeltessuto.it. Le migliori immagini scattate dai partecipanti e condivise #MyVintage saranno visibili da tutti i visitatori della mostra Vintage.

L'irresistibile fascino del vissuto grazie al photowall dedicato e allestito nel percorso espositivo e premiate grazie alla partnership di A.N.G.E.L.O. Vintage Clothing e Lomography, celeberrima web community dedicata alla fotografia vintage. - NATALE CON GLI ANNI '60 (dicembre 2012) la musica italiana degli anni '60 come colonna sonora del Festival di Natale 2012 attraverso quattro appuntamenti organizzati in Piazza del Comune ogni sabato di dicembre alle ore 17 con Irene Giuliani Project (8 e 22 dicembre) e il Trio Radiomarelli (15 e 29 dicembre). E ancora, al Teatro Politeama domenica 9 dicembre alle 21.15, Chica Chica Boom, l'energico Vintage Show di Massimo Altomare e venerdì 14 dicembre sempre alle 21.15 l'imperdibile concerto "Due come noi che.." che vedrà insieme sul palco Gino Paoli, uno dei più grandi interpreti della canzone d'autore italiana e Danilo Rea, uno dei più creativi pianisti di oggi. Progetto realizzato dal Comune di Prato - Assessorato alla Cultura www.pratofestival.it / www.portalecultura.comune.prato.it - PRATO E LA CUCINA VINTAGE (dicembre 2012 - febbraio 2013) Dal 14 dicembre al 22 febbraio, una serie di conferenze e incontri che tracciano un goloso viaggio per scoprire e conoscere le tradizioni culinarie pratesi e i suoi prodotti d'eccellenza come il Sedano alla pratese, le Pesche di Prato e il Vermouth Bianco.

Il calendario prenderà il via venerdì 14 dicembre dalle 17.30 al Museo del Tessuto con il primo di tre incontri "I Sedani alla Pratese e la cucina della fabbrica". Ogni incontro si concluderà con un assaggio per tutti i partecipanti. Gli appuntamenti sono organizzati dall'Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato in collaborazione con la Fondazione Museo del Tessuto di Prato e le associazioni di categoria. Per tutte le informazioni relative ad attività, itinerari, eventi culturali ed enogastronomici, vintage store, mostre-mercato: vintage.museodeltessuto.it

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