Oltrarno Atelier, curato da Virgilio Sieni, prosegue la sua programmazione nello spazio CanGo, i Cantieri che da anni rappresentano uno dei punti di riferimento per l'arte contemporanea. Dopo il debutto avvenuto a giugno a La Biennale di Venezia, da sabato 20 a mercoledì 31 ottobre va in scena a Firenze l'ultimo lavoro del coreografo toscano, nato da uno dei suoi innumerevoli studi letterari: stavolta la fonte di ispirazione scelta da uno dei personaggi cardine della danza contemporanea europea è il pensiero aristotelico, in particolare quel De Anima in cui in tre libri il filosofo greco si interroga sul ruolo dell'anima nella vita, non soffermandosi su una sua definizione, bensì approfondendo le sue funzioni e il suo ruolo nell'“economia” dell'universo. Il riferimento allo scritto aristotelico, però, nel lavoro di Sieni rappresenta una suggestione, utilizzata per inoltrarsi «nella penombra dove il realismo si scioglie in una caduta continua nelle forme dell’anima», secondo le parole di Sieni stesso.
I cinque danzatori in scena, tra cui Nicola Cisternino - giovane talento italiano premiato proprio a Firenze nell'ambito della scorsa edizione di Danzainfiera - portano sulla scena tutta l'impalpabilità dello spirito, figure che richiamamo anche negli abiti gli arlecchini e i saltimbanchi di picassiana memoria, «figure dello spettacolo, apparentemente malinconiche» secondo Sieni, «giovani dal viso pallido che arrivano dal fondo, declinati con forza e abbandono al gesto della danza, e che noi incontriamo lungo il sentiero impervio della quotidianità».