Firenze, 28 novembre 2012- Brocche, coppe, boccali, e ancora scodelle, piatti, orci e bacili, decorati a mano libera con splendide rappresentazioni a carattere figurativo. Le maioliche "figurate" di Montelupo, esempio unico di arte ceramica italiana, hanno a lungo rappresentato un campo d´indagine inesplorato dalla storiografia di settore. A colmare una vera e propria lacuna bibliografica e di ricerca è il volume interamente illustrato a colori in uscita a dicembre Maioliche "figurate" di Montelupo (cart., pp.
320, euro 95; edizione inglese The "Figurato" Maiolica of Montelupo, 195 USD), imponente lavoro pubblicato da Polistampa, già editrice delle riviste di settore «Faenza» e «Amici di Doccia» e di numerose monografie sull´arte della ceramica. L´opera è frutto di lunghi anni di indagine da parte di esperti come Fausto Berti, direttore del Museo della Ceramica di Montelupo, e Carmen Ravanelli Guidotti, conservatrice del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza. In una prima parte, di carattere saggistico, si fa il punto sullo stato delle conoscenze sulla maiolica istoriata presente nelle raccolte del Museo di Montelupo, affrontando anche l´aspetto storiografico in modo da delineare il percorso artistico che porta i maestri montelupini dal "ritratto" rinascimentale al "figurato canonico" a piena superficie, passando attraverso il "primo figurato", il "raffaellismo" e il manierismo maturo.
La seconda sezione del volume esamina invece, in un vero e proprio catalogo a schede, un corpus di ventisei opere pressoché inedite, con informazioni sulla provenienza, sullo stato di conservazione, e un´analisi approfondita dei motivi ornamentali. Questo studio di maioliche "figurate canoniche" è seguito da un nutrito repertorio di opere appartenenti al "figurato tardo", oltre che da un indice dei nomi e da un´ampia bibliografia utile per ulteriori approfondimenti. Gherardo Del Lungo