The Radiant (Gran Bretagna/Giappone 2012) realizzato dal collettivo inglese The Otolith Group per Documenta 13, inaugurerà alle 21 al cinema Odeon Firenze la quinta edizione della rassegna “Lo schermo dell'arte”. Il film indaga le terribili conseguenze del disastro nucleare di Fukushima del 2011, originato dal potente terremoto che ha colpito la costa nord-orientale del Giappone, generando un devastante tsunami e il crollo parziale della centrale nucleare con conseguente fuga di radiazioni che adesso minacciano il Paese. Al cinema Odeon Firenze, alla presenza di Cristina Scaletti, Assessore Cultura della Regione Toscana, Silvia Lucchesi, Direttore dello Schermo dell'arte Film Festival, e Carlo Sisi, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è stata presentata la quinta edizione dello SCHERMO DELL'ARTE FILM FESTIVAL che si tiene a Firenze dal 21 al 25 novembre. La rassegna, che nell'edizione dello scorso anno ha avuto circa dodicimila spettatori, è un “progetto in movimento” unico in Italia e tra i pochi nel mondo che, con molteplici iniziative anche nel corso dell'anno, racconta ed analizza attraverso film, video, installazioni, presentazioni di libri, incontri e workshop, le complesse relazioni tra arte contemporanea e cinema.
Le tradizionali sezioni del programma Cinema d'artista, Sguardi, Festival Talks e Mobiles sono arricchite quest'anno dal Focus on dedicato al regista e artista britannico Isaac Julien e da Visio European Workshop on Artists’ Cinema. Venerdì 23 novembre alle ore 21 verrà presentato il primo lungometraggio dell’artista vincitrice del Turner Prize Gillian Wearing Self Made (Gran Bretagna 2011) che documenta l’intensa e toccante esperienza di preparazione alla recitazione di un gruppo di sette persone selezionate dall’artista britannica per interpretare un ruolo nel film.
Self Made sarà introdotto dall’acting coach Sam Rumbelow, che ha collaborato al progetto e alla lavorazione del film. Tra gli altri film della sezione Cinema d’artista si ricordano i due film di Yuri Ancarani Il Capo (2010) e Piattaforma Luna (2011), quest’ultimo prodotto da Maurizio Cattelan e girato nelle camere iperbariche di una piattaforma di estrazione del gas nel Mar Ionio. I film saranno presentati in occasione della personale dell’artista ravennate al Museo Marino Marini (Giovedì 22 novembre alle ore 18).
Le proiezioni saranno precedute da un incontro con Yuri Ancarani introdotto da Alberto Salvadori che si terrà alle ore 16 al Museo Marino Marini. Numerose le anteprime italiane nella sezione “Sguardi”,tra queste giovedì 22 novembre ore 19 “Garden in the Sea” di Thomas Riedelsheimer (Germania/Mexico 2011) che descrive l’affascinante progetto dell’artista messicana Cristina Iglesias di costruire un giardino di cemento immerso nelle meravigliose acque della Baha California; domenica 25 novembre alle 18 “ Opalka.
One Life, One Oeuvre” di Andrzej Sapija (Polonia 2011) ritratto dell'artista polacco che ha dedicato l'intera esistenza al progetto “OPALKA 1965/1-∞”, tentativo di fermare nelle sue opere lo scorrere del tempo; domenica 25 novembre alle 22.30,” Unfinished Spaces”(USA 2011), in cui i registi Alysa Nahmias e Benjamin Murray descrivono l'ambizioso progetto di Fidel Castro e Che Guevara di realizzare le National Art Schools di Cuba commissionate nel 1961 a tre giovani architetti rivoluzionari ma mai terminate e solo recentemente dichiarate capolavoro architettonico dell’età della rivoluzione cubana. Cango Cantieri Goldonetta ospiterà dal 21 al 25 novembre il progetto Mobiles, attraverso il quale Lo schermo dell’arte propone ogni anno l'opera di un artista internazionale che lavora con le moving images.
Dopo aver ospitato nel 2011 l’installazione “Talk Show” di Omer Fast, sarà l’artista franco-armeno Melik Ohanian a presentare per la prima volta in Italia la video installazione “DAYS. I See what I Saw and what I will See” realizzata nel 2011 per la Biennale di Sharjah. Melik Ohanian terrà una lecture all’Istituto francese mercoledì 21 novembre alle 18. Programma completo su: www.schermodellarte.org AL