Sarà la versione 3D del film Matthew Bourne’s Swan Lake di Ross MacGibbon, trasposizione cinematografica del balletto Il lago dei cigni al maschile, a inaugurare domani, giovedì 25 ottobre (20,30 - Cinema Odeon di Firenze) la decima edizione del Florence Queer Festival, la rassegna di cinema, arte, teatro e letteratura a tematica LGBTI. Il Florence Queer Festival aprirà la 50 giorni di cinema internazionale a Firenze, la kermesse della Regione Toscana che riunisce i principali festival cinematografici fiorentini. In Matthew Bourne’s Swan Lake 3D, il celebre coreografo inglese Matthew Bourne reinterpreta con un corpo di ballo maschile Il lago dei cigni di Tchaikovsky: lo spettacolo, andato in scena per la prima volta nel 1995 in un teatro del West End di Londra, fu un successo talmente clamoroso che da allora è divenuto il balletto moderno più rappresentato a Broadway, oltre ad incoronare Bourne come uno dei più geniali e premiati coreografi contemporanei.
Grazie al 3D l'impatto della performance è amplificato e l'illusione spinge il pubblico a un'immersione profonda tra le coreografie. Presenterà il film il giornalista e critico di danza Sergio Trombetta. L’attrice Vittoria Schisano sarà la madrina della serata. In occasione dell’inaugurazione del Festival, prima della proiezione, sarà presentata la performance a cura di Massimo Poccianti “Una primavera particolare” che cattura lo spirito queer presente nella cultura fin dal Rinascimento, interpretata da Martina Belloni ed Eugenio E.
F. Re. A seguire sarà proiettato il cortometraggio Self defense di Erika e Daniel Beahm. Alle 17.00 sarà proiettato - in anteprima europea - il documentario Taking a chanche on God di Brendan Fay (2011) sull’emblematico Jon MacNeill, il gesuita espulso dall’ordine a seguito delle sue battaglie per i diritti delle persone omosessuali. Presenterà il film Don Alessandro Santoro, il parroco delle Piagge al centro delle polemiche per aver dato la comunione agli omosessuali. Con interviste e immagini d’epoca il documentario ripercorre il percorso umano e spirituale di John McNeill: l'infanzia a Buffalo (Stati Uniti), i mesi trascorsi come prigioniero di guerra nella Germania nazista, la chiamata al sacerdozio e l’espulsione dall’ordine gesuitico nel 1987, dopo la rottura del silenzio impostogli dalla Congregazione per la Dottrina della Fede (con un documento firmato dal prefetto di allora, Joseph Ratzinger) - che gli imponeva il divieto di scrivere e insegnare in conseguenza all’incompatibilità del suo approccio teologico con il “magistero cattolico” sul tema dell’omosessualità.
John McNeill, iniziatore della teologia della liberazione per le persone omosessuali, continua ancora oggi la sua lotta per i diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, affinché possano essere incluse nella chiesa cattolica. La proiezione è organizzata in collaborazione con Kairòs, il gruppo di cristiani omosessuali di Firenze. Alla presenza del regista Brandan Fay. Durante il Festival, al cinema Odeon, sarà visibile la mostra fotografica di Filippo Milani “Queer Faces -Second Time”: dieci macro-ritratti dei protagonisti della scorsa edizione del Festival, tra cui Bruce LaBruce (regista), Adele Tulli (regista) e Daniel Randall Beaahm (regista e attore). Prosegue fino al 18 novembre, al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, la mostra fotografica dell’artista e attivista sudafricana Zanele Muholi Il Florence Queer Festival è organizzato dall’associazione Ireos - Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo di Fondazione Sistema Toscana - Mediateca Regionale e il patrocinio del Comune di Firenze.
Direzione artistica: Bruno Casini e Roberta Vannucci, organizzazione generale Silvia Minelli, selezione e programmazione Nicola Dorin e Massimiliano Giunta, consulenti al festival Paolo Baldi e Massimo Poccianti.