Firenze, 12 novembre 2012– Non si placa l`ondata di maltempo che da ieri si è abbattuta sulle regioni del Centronord. Si aggrava ulteriormente l’emergenza in Maremma. Oltre ai Consorzi di Bonifica Grossetana e Osa Albegna, anche il Consorzio di Bonifica Alta Maremma sta operando per ripristinare alcuni argini che hanno ceduto provocando allagamenti. Difficile sintetizzare i tantissimi interventi in corso in Maremma, sia per salvare le persone ancora bloccate dall’acqua e dal fango, sia per ripristinare gli argini e pompare via l’acqua.
La situazione è in continua evoluzione e le operazioni andranno ovviamente avanti ininterrottamente nelle prossime ore. L’allerta rimane alta: la Regione Toscana, tramite la Sala operativa unificata della Protezione civile, ha emanato un nuovo avviso di criticità elevata per “piogge e temporali forti” fino alla mezzanotte di domani, martedì 13 novembre. Gli allagamenti conseguenti alle forti piogge in corso dalla prima mattinata hanno costretto Autostrade per l'Italia alla chiusura, alle 14,30 circa, del tratto di A1 tra Valdichiana e Fabro, in direzione sud.
Per circa 30 min è rimasto chiuso anche il tratto in direzione nord tra Fabro e Chiusi, che alle 15 è stato riaperto. Domani saranno chiuse le scuole nei comuni di Abbadia San Salvatore, Radicofani, Chianciano Terme (istituto superiore Artusi), Chiusi e Montepulciano. Proseguono incessanti gli interventi dei Vigili del Fuoco per il maltempo che ha colpito nella notte dell'11 novembre numerosi territori della provincia di Massa Carrara. Il dispositivo di soccorso, potenziato con personale in rinforzo da Arezzo, Pistoia, Grosseto, Livorno e Firenze, opera con un contingente di 80 uomini e 52 automezzi.
Il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, prefetto Francesco Paolo Tronca, ha raggiunto Massa Carrara per verificare la situazione ed esprimere la propria vicinanza al personale impegnato nel soccorso alla popolazione. Operazioni in corso anche nella provincia di La Spezia, con interventi nei comuni di Castelnuovo, Magra, Ortonovo, Luni Marinella e Fiumaretta. Il dispositivo di soccorso dei Vigili del Fuoco, potenziato con personale in rinforzo da Savona, Imperia e Genova, opera con un contingente di circa 70 uomini e 25 automezzi. E’ dalla giornata di sabato, che le stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano sono incessantemente impegnate nelle operazioni di soccorso alla popolazione locale per l’emergenza maltempo che sta interessando in maniera preoccupante la zona tra Massa e Carrara.
Già nella notte di sabato la Stazione Carrara e Lunigiana è stata coinvolta in tre interventi nei quali sono intervenuti a rotazione 18 volontari impiegati in operazioni di evacuazione di cittadini in difficoltà per rischio idrogeologico e per danni strutturali alle abitazioni. Alle ore 3.00 di domenica mattina l’allarme è scattato per un sopralluogo sulla strada di collegamento tra il comune di Carrara e Massa interessata da una frana - uno smottamento di circa 250 m e ben 4,5 m di spessore di detriti - che ha coinvolto un’auto dalla quale conducente e passeggero sono usciti fortunatamente illesi.
Lo stato di emergenza è proseguito nel corso della giornata coinvolgendo una squadra 7 volontari nel servizio di monitoraggio di altre frane e agibilità a zone non più raggiungibili per interruzioni infrastrutturali, e nelle operazioni di raggiungimento di case isolate per portare agli abitanti viveri e generi di conforto. Nelle stesse ore dalla Stazione Sast di Massa è partita una squadra di 7 volontari, supportata dall’intervento di quattro uomini della vicina Stazione di Querceta, per portare aiuto ad un’abitazione isolata nella frazione di Romagnano, Comune di Massa - a causa dell’esondazione del vicino canale che dalle colline del Candia è straripato in più punti prima dello sbocco al mare - liberandone la strada di accesso dal fango e dai detriti e dotandola di generatori di elettrici poichè rimasta senza corrente. In provincia di Siena sono andate avanti per tutta la giornata le operazioni di protezione civile ne-cessarie a mettere in sicurezza le aree a maggiore criticità, interessate da fiumi in piena, corsi d'acqua esondati, frane e smottamenti.
Gli interventi, coordinati dalla Sala operativa della Protezione civile istituita presso la Provincia di Siena, hanno interessato soprattutto il sud del territorio, mag-giormente colpito dalla morsa del maltempo. In particolare le operazioni - che hanno coinvolto in un lavoro di squadra Provincia, Prefettura, Comuni, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco e associazioni di volontariato - si sono concentrate nei territori di Valdichiana e Amiata. Resta molto grave anche la situazione nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Valdichiana Aretina, fra le province di Arezzo e Siena. Decine anche le criticità che il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina sta affrontando.
Nel Capannorese, oltre alla corsa contro il tempo per ripristinare l’argine del Fossa Nuova, gli interventi di somma urgenza riguardano il Rio Vione, a Segromigno in Piano; il Vallino dell’Agrifoglio, a Colle di Compito; il Rio Dezza, a Camigliano; il Rio Sana, sia a Valgiano sia a San Colombano; l’area naturalistica dell’oasi del Bottaccio; il Rio Ampollora, tra San Colombano e Segromigno in Piano; il Rio di San Leonardo, a San Leonardo in Treponzio ; il Rio Vione, a Segromigno in Piano.
Nel Comune di Lucca, i cantieri del Consorzio sono aperti sul Rio di Castiglioncello, nell’Oltreserchio; sul Rio di Carraia, a Palmata, in Vinchiana; sul Solco del Fontanaccio, in località “Tabarrana”. Nel Bientinese, opere urgenti e straordinarie sul Fosso della Tura per rimozione di terra in alveo, a seguito di uno smottamento; sul Fosso di Confine, in località Pollini di Orentano rimozione delle ostruzioni nel fosso che porta l’acqua dall’impianto idrovoro. “L’emergenza, ora, è mettere in sicurezza le persone.
Per questo ho chiesto l’intervento dell’Esercito e della Protezione civile dell’Emilia-Romagna. Ma da subito si deve pensare anche al dopo. Al Governo chiediamo una legge speciale per intervenire in maniera davvero efficace sia nell’immediato, per i ripristini e la messa in sicurezza dei territori colpiti, sia nel medio periodo per realizzare tutti gli interventi strutturali necessari a evitare il ripetersi di questi disastri, o comunque a ridurre il rischio in modo consistente”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi,dopo l’alluvione che ha colpito le province di Massa-Carrara e Grosseto.
“L’entità dei danni che la Toscana ha subito e il ripetersi, ormai annualmente, particolarmente in alcune zone, di eventi alluvionali, – prosegue Rossi – richiedono un piano straordinario, che preveda finanziamenti e procedure in grado di garantire la rapida realizzazione delle opere necessarie. Sono disposto a fare la mia parte e la Regione Toscana, per quanto possibile, metterà le proprie risorse. Ma, al commissariamento, che chiedo sia attribuito al presidente della Regione, devono essere concessi finanziamenti adeguati e poteri speciali per consentire la realizzazione rapida dei lavori e superare gli ostacoli burocratici”.
“Bisogna – prosegue il presidente – che siano messi a disposizione risorse per la ricostruzione di ponti, argini e strade e – per le opere strategiche – garantire un flusso di spesa costante annuale per un decennio, in modo da affrontare seriamente il rischio idraulico e idrogeologico in Toscana. Già nella prossima settimana presenteremo al Governo un piano preciso. Abbiamo già chiesto un incontro al presidente del Consiglio Monti. Vogliamo essere ascoltati dalle commissioni parlamentari, dai segretari di partito e dai parlamentari toscani”.
“C’è un solo modo per assicurare alla Toscana la dovuta attenzione – sottolinea Rossi – : introdurre subito nella legge di stabilità, in discussione in Parlamento, finanziamenti e strumenti per affrontare sia l’emergenza che i compiti di medio periodo. Non siamo una regione piagnona, né una regione che chiede assistenza, siamo abituati alla serietà e al rigore e siamo capaci di affrontare situazioni di emergenza complesse e straordinarie. Quando abbiamo ritenuto che non ci fosse bisogno di un intervento esterno, abbiamo fatto da soli.
E ci siamo anche assunti la responsabilità di mettere persino l’accisa sulla benzina. Siamo la Regione che ha speso di più per la difesa del territorio e siamo disposti , anche ora, a fare la nostra parte. Ma questa volta da soli non ce la facciamo, abbiamo bisogno dell’aiuto dello Stato”. “Voglio lanciare un messaggio a tutti – conclude il presidente Rossi -: se non interveniamo in maniera adeguata, c’è il rischio che anche in una regione dalle solide tradizioni democratiche si apra una crisi che potrebbe sfociare in tensioni, proteste e in una preoccupante caduta di fiducia verso tutte le istituzioni democratiche.
Chiediamo con forza e dignità l’intervento dello Stato. La nostra è sempre stata una regione solidale, oggi abbiamo noi bisogno della solidarietà degli altri. Siamo sicuri che se verremo ascoltati non solo ridurremo il rischio e le sofferenze delle nostre popolazioni, ma, con la prevenzione risparmieremo anche tante risorse che adesso vanno per i danni che ogni anno si ripetono”. «Dopo quella fra domenica e lunedì – ha detto il presidente Urbat, Fortunato Angelini - si prospetta un’altra notte di duro lavoro per le maestranze dei Consorzi di Bonifica Auser Bientina, Osa Albegna, Grossetana, Alta Maremma e Valdichiana Aretina, impegnati contro il tempo a chiudere le falle apertesi negli argini a seguito dal forte rigonfiamento per le copiose precipitazioni delle ultime ore.
Purtroppo oltre a tanti danni e disagi, anche questa emergenza segna delle vittime e lutti. Siamo sui territori assieme ai cittadini, ai volontari e alle istituzioni a ristabilire prima possibile la normalità». Tutti i 13 Consorzi di Bonifica della Toscana, coordinati dall’Urbat, hanno messo i propri uomini e mezzi (idrovore, escavatori, ruspe ecc) a disposizioni delle zone più colpite e delle squadre della Protezione civile. Il presidente nazionale Anbi Massimo Gargano e il direttore generale Anbi Anna Maria Martuccelli, vista la grave situazione toscana hanno inoltre messo a disposizione la struttura Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni) e i mezzi degli altri Consorzi di Bonifica italiani per supportare l’attività nella nostra regione. Rinforzato il presidio della sala operativa provinciale di protezione civile ed attivato il servizio di piena che ha provveduto alla mobilitazione del volontariato, coordinato dalla Polizia Idraulica.
Possibili problematiche di carattere idrogeologico-idraulico fino a tutta la giornata di domani, martedi 13 novembre. Questo è quanto indicato dall'allerta meteo diramato oggi alle 14 e che ha indotto la Provincia di Firenze ad attivare, in via cautelativa, l'Unità di Crisi del Sistema provinciale di Protezione Civile per fronteggiare eventuali problemi connessi alle avversità atmosferiche che interesseranno nelle prossime ore il territorio provinciale e che hanno già causato un primo sensibile innalzamento dei livelli.
Alle 16.45, infatti, il Fiume Arno ha superato il primo livello di guardia all'idrometro degli Uffizi. Erano presenti L'Assessore Stefano Giorgetti, il Dirigente Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile Carlo Ferrante, il responsabile della Protezione civile Paolo Masetti, il responsabile del Servizio di Piena Andrea Morelli, i responsabili di protezione civile dei Comuni di Firenze, Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Signa oltre a quelli delle Unioni di Comuni Fiesole-Vaglia, Valdarno-Vadisieve, Mugello e dei Centri Intercomunali di Protezione Civile Colli Fiorentini, Arno Sud Est Fiorentino e del Circondario Empolese Valdelsa.
Presente inoltre una rappresentanza del Coordinamento provinciale del volontariato di protezione civile. L'Unità di crisi si è raccordata con gli altri servizi provinciali e territoriali ed ha fatto una valutazione della situazione che, pur richiedendo la massima attenzione, al momento risulta sotto controllo. Rinforzato il presidio della sala operativa provinciale di protezione civile ed attivato il servizio di piena che ha provveduto alla mobilitazione del volontariato, coordinato dalla Polizia Idraulica, per il monitoraggio a vista del reticolo fluviale.