L'assessorato alla Mobilità di Palazzo Vecchio a Firenze, guidato da Massimo Mattei, rende conto dei lavori legati alla mobilità elementare. "Poco e nulla stanno facendo il Sindaco e la Giunta per favorire l'uso della bicicletta in città, nonostante gli impegni presi e annunciati e soprattutto le decisioni prese in Consiglio Comunale" così si appellano a Matteo Renzi i consiglieri firmatari di un ordine del giorno rivolto in Palazzo Vecchio al primo cittadino che in vista dei Mondiali 2013 ha promesso una Firenze diversa, finalmente ciclabile. Il tema delle due ruote è stato fortemente contestato negli anni davanti a piste ciclabili rimaste a metà, tronchi che si perdono sui viali, raccordi privoi di senso e le segnalazioni si sprecano lungo tutto il circuito cittadino dove emergono le criticità legate all'attraversamento dei ponti come San Niccolò o lungo i viali come Belfiore - Redi. "A Firenze sono trentamila i ciclisti e sono in continuo aumento le bici in circolazione - ricordano De Zordo, Grassi e Fittante - ma l'Amministrazione non sta facendo la sua parte e non si sa con quale faccia si presenterà ai Mondiali di ciclismo del 2013: in due anni e mezzo ha aumentato di solo 7 chilometri le piste ciclabili rispetto ai 25 promessi e non installa a sufficienza le rastrelliere, così che sono tantissime le bici allucchettate ai pali e alle ringhiere, per non parlare dello stato in cui versano le piste ciclabili esistenti. Eppure ci sono atti del Consiglio, a partire dalla mozione presentata da perUnaltracittà e approvata all'unanimità nel novembre 200 , che indicano le cose da fare: dal collegamento della rete ciclabile con i Poli Universitari e i Comuni limitrofi al servizio di bike sharing, dal trasporto delle biciclette sul tram al Piano della sosta delle bici fino alla pulizia delle rastrelliere. Tante e mirate le richieste avanzate dalle associazioni dei ciclisti, Città Ciclabile e Firenzeinbici: completare entro il 2012 dei lavori di ricucitura e riverniciatura degli attraversamenti; permettere il transito bidirezionale nelle aree pedonali; creare un vero ufficio bici, che si occupi in primis della redazione di un piano generale della mobilità ciclistica con relativi tempi di realizzazione; applicare la Legge 366/98, che prevede l'utilizzo del 10% dei proventi delle multe a favore della mobilità ciclistica; destinare una quota non marginale dei fondi per i Mondiali di Ciclismo 2013 alla realizzazione di quelle infrastrutture che garantiscano più sicurezza a chi già ora si muove quotidianamente in bici e a chi sarebbe pronto a farlo, ma nelle condizioni attuali teme per la propria incolumità.
Biciclette: Firenze aspetta la rivoluzione Mondiale, che non arriva
Ordine del giorno di perUnaltracittà sottoscritto anche da Grassi e Fittante con le richieste delle Associazioni dei ciclisti. De Zordo: "Impegni concreti e non le solite parole da parte della Giunta"