Firenze, 22 Agosto 2012. Il prelievo di sangue a domicilio e' un ottimo servizio per le persone che hanno difficolta' motoria e il SSN della Toscana lo offre. Altro e' riuscire ad ottenerlo senza, come spesso accade, rimanere ostaggi di errori e disinformazione. A seguire la cronaca di quanto e' accaduto a Vincenzo Donvito presidente di Aduc per chiedere il servizio per la madre 91enne immobilizzata in casa per un braccio rotto. Asl viale Morgagni ore 8 del 21 agosto, ufficio informazioni: “Buongiorno, dovrei prenotare un prelievo di sangue a domicilio”. Asl.
“Non e' questo l'orario, deve venire tra le 10,30 e le 12”. “Che orario strano, visto che si tratta di una pratica burocratica, espletabile dai funzionari amministrativi che immagino a quest'ora sono gia' al lavoro per altri tipi di pratiche”. “E' cosi', perche' il personale che prende le prenotazioni e' lo stesso che fa i prelievi, ed ora sono tutti a fare i prelievi”. “Mah! Si puo' fare la prenotazione anche via Internet?” Asl. “No, non e' possibile”. “Ci sono altri metodi senza che debba tornare, visto che vengo in bicicletta da piazza San Marco e ora dovrei fare 'anda e rianda'?” Asl.
“Si', puo' fare la richiesta via fax, facendo attenzione nel mettere tutti i dati e documenti che occorrono. Ecco, le do' il numero”. "Col mio fogliolino col numero scritto a mano dalla cordiale addetta alle informazioni, me ne vado verso il mio ufficio in piazza San Marco. Scannerizzo il tutto e invio il fax (6 pagine) al numero che mi e' stato dato inserendo anche i miei recapiti. Con l'invio ancora in corso mi arriva una telefonata di una gentile infermiera che mi dice: “Lei sta inviando il fax agli infermieri, ma non siamo noi l'ufficio giusto, chieda al centralino il numero”. Vado sul web per cercare il numero del centralino dell'Asl di viale Morgagni e scopro che si possono fare anche le prenotazioni via web (“non e' possibile” mi aveva detto l'ufficio informazioni) previa registrazione da fare fisicamente di persona alla sede dell'Asl.
Chiamo il centralino, ma dopo un quarto d'ora di linea occupata decido di chiedere informazioni alla chat online del medesimo web. Mi rispondono subito e, faccio presente la mia vicenda/richiesta, mi dicono di attendere. Nel frattempo riprovo il centralino di viale Morgagni: squilla libero e mi danno il numero di fax. A ridosso l'addetta alla chat mi comunica il numero di fax a cui inviare la richiesta... ma e' un numero diverso da quello datomi dal centralino. Faccio presente in chat la differenza e chiedo se e' in grado di confermarmi quale sia il numero giusto.
L'addetta alla chat, dopo ulteriore attesa, mi conferma che il numero giusto e' il mio e non il loro. Ringrazio ed auguro buon lavoro. Invio il mio fax e dopo alcune ore mi confermano l'appuntamento per il prelievo di sangue. Morale della vicenda conclusasi intorno alle 12. Se ritornavo fisicamente in viale Morgagni dalle 10,30 alle 12, probabilmente facevo prima rispetto ai tentativi (e depistaggi...) della richiesta via fax. Nonostante il mio ottimismo nei confronti della mobilita' in bicicletta, non so se con la calura di questi giorni e lo smog da traffico (non ci sono piste ciclabili per andare in viale Morgagni), la pedalata sarebbe stata salutare o meno. Per il resto, i commenti sono nei fatti: l'innovazione tecnologia (mettendoci dentro anche il desueto fax) non basta che ci sia, facendosene anche - come nel caso toscano - un fiore all'occhiello, ma occorre che sia supportata da un personale informato, in grado di aiutare gli utenti e indirizzarli.
Altrimenti diventa una burletta".