Tra le crete senesi, dove l'autunno tinge di tonalità dall'ocra al cinabro le valli circostanti spunta San Giovanni d'Asso, una perla incastonata nel cuore della Toscana più suggestiva, che accoglie nel ventre della sua generosa terra i frutti che Madre Natura ha scelto di regalarle. Tra questi il Tuber Magnatum Pico, il Tartufo Bianco delle Crete Senesi, conosciuto anche con il nome di “Diamante delle Crete”. A questo gioiello della terra, il Comune di San Giovanni d'Asso in collaborazione con l'Associazione Tartufai Senesi, dedica ogni anno una festa rivolta a tutti gli appassionati del prezioso tubero che in questa occasione potranno assaggiare, conoscere e addirittura partecipare attivamente alla ricerca nell'area tartufigena del Mabbione.
Ma prima di arrivare a San Giovanni d'Asso – dove nei due fine settimana del 10-11 e del 17-18 novembre si svolge la Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi – perché non assaporare anche il viaggio? Romantico e suggestivo ad esempio, l’arrivo nell’antico borgo a bordo del Treno Natura, antica macchina a vapore che – passando attraverso il Parco della Val d’Orcia e le Crete Senesi dopo una sosta intermedia a Monte Antico per il rifornimento d’acqua - raggiungerà San Giovanni d'Asso da Siena (domenica 11) e da Grosseto (domenica 18).
Ad attendere i turisti, gli stand e le specialità gastronomiche della 27° Mostra Mercato allestita per le vie del paese e all’interno di alcune stanze del Castello - a cui parteciperanno botteghe d'arte, di artigianato locale e prodotti tipici del territorio – e il Museo del Tartufo, il primo museo italiano dedicato al prezioso tubero, allestito su una superficie di 250 mq in quattro nuclei espositivi posti nei sotterranei del trecentesco maniero di San Giovanni d'Asso. Un vero e proprio percorso “sensoriale”, in cui il visitatore viene coinvolto in un continuo gioco di riconoscimento del tubero: con il tatto indagando in alcuni orci, con l’udito distinguendo i passi del cane da ‘cerca’ o il rumore del vanghetto, con il gusto attraverso piccoli assaggi, con l’olfatto in mezzo ad altri odori ma soprattutto con la vista, in un fantastico “viaggio al centro del tartufo” che lo porterà a esplorare dall’interno un gigantesco tuber riprodotto a misura d’uomo perché ciò che abitualmente delizia il palato possa diventare una esperienza indimenticabile anche per l’occhio. Per il turista che arriva a San Giovanni d’Asso con mezzi alternativi al Treno Natura – e quindi con maggiore flessibilità negli orari di arrivo e ripartenza – amante delle visite esperienziali alla scoperta dell’essenza originale di ogni tipicità del territorio, dove a raccontare la storia e le caratteristiche di ogni prodotto non sono i libri o gli opuscoli ma i luoghi e le persone, sabato 10 e sabato 17 novembre dal centro di San Giovanni d’Asso partirà il BUSsino del Gusto, ovvero un tour degustativo attraverso le aziende e i territori da cui provengono i prodotti tipici passando in mezzo alle Crete Senesi e i suoi suggestivi paesaggi. San Giovanni d’Asso però, non è solo enogastronomia: chi sceglie di visitare questo borgo antico risalente al V-VI secolo d.C., non può andarsene senza aver fatto una sosta nel suggestivo Bosco della Ragnaia, il progetto in continuo mutamento dell'artista americano Sheppard Craige, che ha dato un’impronta di modernità a questo romantico giardino tradizionale inglese di 9 ettari disseminato di percorsi suggestivi, statue, sculture, folletti del bosco e fontane, tra cui quella più imponente al centro del parco lunga circa 40 metri che ricorda la Reggia di Caserta.
Così come non può mancare - poco più lontano in località Chiusure – una visita all’Abbazia territoriale di Monte Oliveto Maggiore, costruita nel 1319 da Giovanni Bernardo Tolomei e scrigno di un importante ciclo d’affreschi dedicati a San Benedetto, di una biblioteca monumentale e di una spezieria che custodisce maioliche seicentesche. Infine, non si può lasciare San Giovanni d’Asso senza aver fatto una passeggiata nell’Area Archeologica di Pava, scavo iniziato nel 2001 da cui emerge una chiesa di età tardo antica, altomedievale e medievale che, per la fase paleocristiana trova rari confronti in Italia.
Adiacente al complesso ecclesiastico, una vasta area cimiteriale che – grazie all’analisi degli scheletri ritrovati - fornisce importanti informazioni sulle quelle che sono state le abitudini di vita quotidiana delle popolazioni locali fino all’inizio del XIII secolo. “Abbiamo definito un programma piuttosto vario sia negli eventi che nella componente ricettiva – spiega il Sindaco di San Giovanni d’Asso Michele Boscagli – che invitasse gli ospiti e i visitatori a prolungare la permanenza, estendendo così la possibilità di godimento delle nostre eccellenze eno-gastronomiche e offrendo l’opportunità di conoscere anche i luoghi limitrofi.
Non è un caso dunque, che proprio a San Giovanni d'Asso nel primo fine settimana di Mostra Mercato si terrà il primo raduno nazionale di camper “Amici del Tartufo”. Per l’intera durata della manifestazione non mancheranno le degustazioni guidate di tartufo (su prenotazione), le apericene al Museo del Tartufo e per le vie del borgo, la cena-spettacolo al Castello (su prenotazione), gli spettacoli di strada, i momenti di confronto e gli appuntamenti golosi con i sapori senesi. E chissà che non sia proprio uno dei viaggiatori che ha seguito il nostro itinerario alla scoperta del territorio, ad aggiudicarsi il premio in palio al 3° concorso fotografico “OneClikOneWeek”, riservato ai turisti delle Crete Senesi e della Valdorcia e curato dalla Pro Loco di San Giovanni d'Asso. Fattoria del Colle, che al suo interno ha 5 riserve tartufigene, dedica un menu a questo pregiato tubero, insieme ad altri prodotti di élite di queste terre, come il Brunello di Montalcino del Casato Prime Donne, il Chianti Superiore DOCG e i vini DOC Orcia della Fattoria del Colle e l’olio extravergine di oliva prodotto qui a Trequanda.