Dall’8 all’11 novembre, alcune migliaia di persone provenienti da 21 paesi europei e dal sud del Mediterraneo saranno a Firenze, alla Fortezza da Basso, per provare a costruire un fronte di forze sociali in grado di rispondere con proposte alternative e azioni comuni alle politiche neoliberiste di fuoriuscita dalla crisi imposte dalle istituzioni della Ue, dalla Bce e dai governi nazionali. Le 215 organizzazioni presenti si confronteranno per dar vita ad alleanze che superino l’attuale frammentazione e tracciare i contorni di una strategia a lungo termine per ricostruire l’Europa dei cittadini, l’Europa dei diritti, della partecipazione e della giustizia sociale. Saranno un greco, un tedesco e un migrante ad inaugurare "Firenze 10+10" per ribadire ancora una volta come solo con un'unità solidale tra i popoli sia possibile costruire un'altra Europa, fuori dalle logiche dei mercati, dell'austerità e della finanza fondata invece sul rispetto dei diritti della persona e su una democrazia reale.
L'appuntamento è per domattina, giovedì 8 novembre, alla Fortezza da basso di Firenze. La sessione di apertura è prevista alle ore 11 presso il Teatrino Lorenese quando Jason Nardi e Tommaso Fattori del Comitato promotore presenteranno il programma ufficiale della manifestazione e introdurranno i protagonisti del Forum. A seguire tanti interventi sui 5 grandi temi che saranno affrontati nella quattro giorni fiorentina. Testimonianze si alterneranno alla presentazione dei lavori e un ruolo centrale avranno le grandi reti internazionali già attive come il Forum Sociale Mondiale, l'AlterSummit, Blockupy, Agorà 99, Another road for Europe.
A dare loro il benvenuto sarà l'intervento di un fiorentino attivo nelle battaglie contro il liberismo che colpisce inesorabilmente anche i cittadini toscani. Nel pomeriggio i seminari, che inizieranno alle ore 14.00 con la presentazione del "Forum europeo contro le grandi opere inutili" al padiglione delle Nazioni; "Come costruire un equilibrio di potere contro la troika e l'austerità europea? Una proposta: la roadmap dell'Alter Summit" al Teatrino Lorenese; "Regolamentazione delle banche: come reagire all'unione delle banche" alla sala della Volta; "Sviluppare iniziative "glocali" interconnesse e localizzate" al Lorenese; la presentazione dell'edizione 2013 di "Terra Futura" al Lorenese; "Per un nuovo (e sostenibile) stile di vita europeo: verso una società collaborativa" al Monumentale; "L'Eurocrisi: verso il neoliberalismo autoritario e l'austerità permanente in Europa?" alla Scherma; "Iniziative di audit del debito in Europa e nel Mediterraneo: affrontiamo la crisi del debito" all'Ottagonale; l'"Assemblea europea dell'acqua" al Magazzino; "Una nuova visione di protezione sociale come centro di gravità dell'Europa Sociale" alle Grotte; l'"Incontro Internazionale Studentesco" alla Polveriera; "Una rete europea per l'abitare sostenibile e solidale" al Lorenese 3; "Incontro della rete sulla finanziarizzazione della natura" al Lorenese 5. Alle ore 16.00 verrà lanciato nella sala Liberati l'Appello dei movimenti toscani "Spazi Liberati - per una mobilitazione locale condivisa.
Lotte locali e proposte dal basso"; al padiglione delle nazioni si parlerà di "Green economy e grandi infrastrutture" all'interno del Forum europeo contro le grandi opere; al Teatrino della "Mobilitazione per la Giustizia Sociale nella regione del Mediterraneo: promozione della governance democratica e dei diritti umani"; alla sala Volta di "Salvataggi delle banche e socializzazione del credito"; alla sala Arco di "Mafia capitalista e capitalismo mafioso"; al Monumentale dello "Sport come movimento alimentato da "energia umana" per la democrazia e la qualità della vita". Alle ore 18.00 le 215 organizzazioni aderenti inizieranno il lavoro comune di convergenza sulle proposte che, a partire Firenze 10+10, mobiliteranno i cittadini in tutta Europa contro le politiche di austerità imposte dalle istituzioni europee e dai governi nazionali.
Gli appuntamenti tematici sono "Beni comuni naturali" al padiglione delle Nazioni; "L'Europa e il mondo: pace/conflitti" al Teatrino Lorenese; "Democrazia in Europa" alla sala della Scherma; "Diritti sociali e del lavoro" alla sala Ottagonale; "Beni comuni sociali" nella sala Grotte e "Austerità, debito, finanza e governance economica" nella sala della Volta. Gli eventi culturali della sera
La Fortezza da basso non chiuderà i battenti al termine dei dibattiti. Un ricco calendario di spettacoli ed eventi animerà le sale liberate dalle sedie dei partecipanti ai seminari perché anche ballando e cantando si può fare la rivoluzione.L’Arci ha contribuito con convinzione all’organizzazione di questo appuntamento, consapevole della necessità e dell’urgenza di unire le forze disponibili per sottrarre l’Europa alla supremazia dei mercati, della finanza speculativa, all’ideologia dell’austerità e del fiscal compact.Giovedì sera sarà possibile ascoltare musica afro-indiana e lucana, canzoni di protesta tradizionali e canzoni composte ad hoc per le battaglie di oggi, mentre grazie al cinema saranno raccontate le lotte per i beni comuni dei popoli balcanici, la necessità di una nuova economia finalizzata alla felicità, la trasformzione dell’orrore della Diaz nella testimonianza piena di speranza di un ragazzo tedesco. Infine, il teatro, per non dimenticare la Palestina e Vittorio Arrigoni. Musica: Sala Scherma ore 21.15 "Duo Kora Tabla"; Ronda ore 22.30 "Lucanìa"; Ronda ore 21.00 "Crozip/Kontrorkestra"; Teatrino Lorenese ore 21.00 "Un Canto per la Libertà"; Teatrino Lorenese ore 22.30 "Marco Chiavistrelli – canzoni per un mondo nuovo" Cinema: Grotte ore 21.00: "Black Bloc" alla presenza del regista Carlo A.
Bachschmidt; Polveriera ore 20.45 "L’Economia della Felicità" alla presenza della regista Helena Norberg Hodge; Polveriera ore 22.30 "Common Struggles" alla presenza della regista Cecilia Anesi Teatro: Sala Scherma ore 22.30 "Restiamo Umani" di UltimoTeatro
Fa parte del comitato promotore nazionale insieme ad altre 13 grandi reti e organizzazioni italiane, che si sono occupate di tutti gli aspetti organizzativi dell’evento. E’ tra i proponenti di una serie di incontri e ad altri interverrà come invitata, ha promosso la campagna occupy my room, per fornire ospitalità a chi non è in grado di pagarsi il soggiorno, aprendo le porte di circoli e case del popolo. Ha organizzato eventi culturali e iniziative in città. Ne citiamo due: il presidio ‘Luci contro il nazismo’ che si terrà il 9 novembre - anniversario della Notte dei Cristalli e giornata europea contro il fascismo, il nazismo e l’antisemitismo - insieme ad Anpi e Prague Spring 2 network (Rete della seconda Primavera di Praga, contro l’estremismo di destra e il populismo in Europa) nel piazzale antistante la Fortezza da Basso.
Il 10 novembre, organizzata insieme a Ucca (Unione circoli cinematografici dell’Arci) e all’interno del Festival dei Popoli, la proiezione in anteprima toscana al cinema Odeon di Indignados, il lavoro del cineasta gitano Tony Gatlif ispirato al pamphlet di Stèfane Hessel. Il regista sarà presente alla proiezione. E' già in corso una raccolta di firme in Italia e nel resto d'Europa, raccolta che per quanto riguarda Firenze, si intensificherà in occassione del “10+10 Firene” e, al suo interno, dell' “Assemblea della Rete Europea per l'Acqua Pubblica” in programma domani 8 novembre e dopodomani 9.
“L'assemblea della Rete Europea per l'Acqua Pubblica”, ha detto Corrado Oddi della FP CGIL nazionale, “è l'occasione per rilanciare la campagna ICE per l'acqua diritto umano universale promossa dal Sindacato dei servizi pubblici Europei (EPSU) e qui in italia dalla FP CGIL con il sostegno del Forum Italiano Movimenti per l'Acqua”. "Se uniamo le forze sociali che vogliono costruire un'Europa dei diritti e dei beni comuni possiamo farcela”: così Tommaso Fattori 'Comitato organizzatore Firenze 10+10'/'Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua'.
“C'è un demos europeo più forte dell'Europa delle banche e dell'austerity”, ha detto ancora, “ma dobbiamo uscire dalla frammentazione attuale. Questo è il senso di 'Firenze 10+10' e questo il motivo per cui domani, al suo interno, si svolgerà la prima assemblea della rete europea dell'acqua, capace di mettere assieme movimenti, sindacati, organizzazioni sociali di tutto il continente. Ad un' Europa che aggrava sempre più il suo deficit democratico risponderemo con una ICE per l'acqua bene comune.
Useremo cioè il primo strumento di democrazia diretta a disposizione dei cittadini europei, perchè l'Europa deve essere costruita dai suoi cittadini, non dai mercati finanziari". Un gruppo di 17 organizzazioni di base attive in Toscana (vedi sotto l'elenco) ha costituito la rete "Spazi Liberati - Lotte locali e proposte dal basso" che si fonda sull'"Appello per una mobilitazione locale condivisa" che sarà presentato domani alle 16 all'interno di Firenze 10+10. Al centro dell'appello le buone pratiche per una società giusta, egualitaria e solidale che condanna la mercificazione delle persone e delle risorse naturali.
Buone pratiche che contrastano le politiche dell'austerità - fallite in passato nel Sud del mondo e in paesi come l'Argentina -, e oggi imposte dalle istituzioni europee, dal governo Monti e, al termine della filiera, ribadite acriticamente sui nostri territori da Regione Toscana, Province, Comuni, Asl, aziende partecipate amministrate troppo spesso da politici privi di visione e da manager riciclati dalla politica. Enti che nella stragrande maggioranza sono governati da forze politiche che si dichiarano di progressiste e/o di sinistra e anche da partiti sedicenti anticapitalisti ma che nonostante questo vedono solo uno sviluppo fondato su una governance grezza della globalizzazione.
La proposta di Spazi liberati si fonda invece sulla pratica diretta sul territorio, ovvero sulle lotte e sulle campagne che negli ultimi anni hanno visto "fare politica" dal basso milioni di persone stanche di un sistema politico forte con i deboli e debole con i forti: dalle campagne referendarie per l'acqua pubblica e contro il nucleare a quelle sui rifiuti zero; dalla finanza al servizio della persona al contrasto alla privatizzazione di sanità, trasporto pubblico locale e servizi pubblici; dal rispetto dei diritti dei lavoratori, dei detenuti, dei migranti e di chi soffre alla cura dei malati causati dall’inquinamento ambientale istituzionalizzato; dalla manutenzione del territorio contro la cementificazione e il contrasto alle grandi opere; le occupazioni di case e palazzi abbandonati in mano alla speculazione; la denuncia degli sprechi, del clientelismo e della corruzione. Giovedì 8 novembre, prima giornata dell’incontro europeo, la decima edizione della mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale sarà illustrata in un incontro pubblico che si terrà dalle ore 14 alle 16 in Palazzina Lorenese, sala 50.2.
Promossa e organizzata da Fondazione culturale Responsabilità Etica Onlus per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale, in partnership con Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente, la prossima edizione si terrà da venerdì 17 a domenica 19 maggio, ancora una volta in questa suggestiva struttura. Una location pregna di significato, quella della Fortezza da Basso: dal Forum Sociale Europeo, qui ospitato nel 2002, Terra Futura ha raccolto infatti il testimone, facendo propri e portando avanti riflessioni, obiettivi e istanze per un altro mondo possibile.
Un’eredità coltivata in questi dieci anni promuovendo lo scambio e la diffusione di percorsi e buone prassi, e sollecitando alleanze tra i diversi attori della sostenibilità. E condividendo l’urgenza evidenziata da “Firenze 10+10” di modellare su nuove forme la democrazia europea, Terra Futura sceglie di mettere al centro della decima edizione il profondo bisogno di rifondare la governance di un’Europa a rischio di implosione, per ridarle credibilità e legittimazione.
Dal sistema istituzionale a quello economico-sociale, dal welfare, alla sostenibilità ambientale, alla governance finanziaria: servono nuove risposte. In tutti questi ambiti Terra Futura ha fin qui alimentato dibattito e avanzato proposte, le più valide e concrete spesso nate dal basso: sembrerebbe proprio arrivata l’ora che qualcuno iniziasse a prenderle in considerazione. In occasione della manifestazione del comitato “Firenze 10+10” nell’ambito del Social Forum Europeo che si svolgerà in città fino a domenica 11 novembre, su indicazione della Questura gli uffici della mobilità hanno predisposto per sabato una serie di provvedimenti di circolazione.
Si inizia, a partire dalle 7, con i divieti di sosta in piazza del Carmine, piazza Piattellina, via Santa Monaca, Borgo Stella e via dell’Ardiglione. Alle 13 si aggiungeranno anche i divieti di transito nelle medesime strade e piazze (in via dell’Ardiglione solo nel tratto da via dei Serragli a Borgo Stella e in piazza Pialtellina su tutta l’area fino a via del Leone esclusa). Inoltre in Borgo Stella nel tratto via dell’Ardiglione-via dei Serragli sarà invertito il senso di marcia (da piazza del Carmine a via dei Serragli).
Le altre deviazioni saranno indicate in loco. Il SIULP Fiorentino esterna le proprie preoccupazioni sull'organizzazione dei servizi previsti dal questore di Firenze: "Premesso che solo ieri, in tarda sera, a poche ore dall’avvio dei lavori di un evento noto “solo” da molti mesi, si è chiuso il tavolo sindacale in cui sono state illustrate le linee guida adottate per la tutela dell’ordine e sicurezza pubblica, ancor prima dell’avvio dei lavori si rilevano dei bug organizzativi preoccupanti se non, addirittura, disarmanti -spiega il Segretario Generale, Riccardo FICOZZI- Basti pensare, solo per citare alcuni esempi emblematici, che per i dipendenti è stato previsto lavorare - nelle condizioni di stress caratteristiche di tali eventi - 7 giorni su 7, fino a 48 ore settimanali contro le 36 previste dal contratto.
Ma non basta, anzi questo, se possibile, è il minimo. Si è appreso che al personale è stato disposto di ritirare calottine copricapo che non esistono (e questo la dice lunga sulla conoscenza del questore rispetto alle dotazioni della polizia in questa provincia) e che, addirittura, sono state previste delle pattuglie di controllo ad obiettivi sensibili che, con sconcerto, si è riscontrato essere inesistenti. E’ questo il caso di una pattuglia che, stamani, recatasi a verificare la regolarità presso un palazzo in cui è stata prevista la vigilanza ed all’interno del quale doveva trovarsi una Università Americana, ha scoperto che attualmente quella è una abitazione che pare essere di proprietà dello stilista Ferragamo, peraltro in vendita, e presso la quale l’Università non è più presente dal lontano 1998.
Oltre a questo emblematico caso, comunque, giova segnalare che molto altri sono gli obiettivi segnalati da vigilare ma che, di fatto, non esistono. In sostanza circa 40 uomini al giorno, organizzati in turni che coprono l’intera giornata e suddivisi in diverse pattuglie per ciascun turno, è stato previsto che vigilino obiettivi che, in cospicua percentuale, non esistono. Fortissime perplessità del SIULP anche in ordine alla scelta di trattenere eventuali fermati presso la Caserma Gen. Fadini.
La stessa, notoriamente, si trova esattamente davanti alla Fortezza da Basso - sede presso cui si svolgeranno i lavori del social forum - ed appare quindi operativamente incondivisibile prevedere di trattenere i fermati in una struttura ubicata dall’altro lato della strada e presso la quale, peraltro, ci sono uffici aperti al pubblico (immigrazione e passaporti). Folle pensare che il cellone storicamente in uso alla Polizia fiorentina, allocato all’interno della questura, non potrà essere utilizzato poiché recentemente destinato ad impiego “più utile”: quello spazio, infatti, è stato adibito a garage per l’autovettura del questore di Firenze che, evidentemente, è degna di essere preservata meglio e più compiutamente della sicurezza dei cittadini".