Firenze 7 luglio 2005- Il confronto a più voci svoltosi nell’assemblea pubblica del 6 luglio 2005 a Firenze tra esponenti di associazioni, movimenti e forze politiche (WWF, Legambiente, Medicina Democratica, Coordinamento Comitati della Piana, Comitati Tosco-liguri, Aprile per la Sinistra, Un’altracittà/altromondo, Verdi, PdCI, PRC) riflette il dibattito apertosi nella società ed ha evidenziato esperienze, critiche, proposte e riflessioni, ha indicato prime ipotesi e risposte a questo importante quesito, che i gruppi consiliari provinciali PRC, PdCI e Verdi, promotori dell’iniziativa, intendono assumere come riferimento e contributo importante per la propria iniziativa consiliare e nella società.
Il tema dei rifiuti non riguarda solo la salute, l’ambiente e l’igiene pubblica, ma coinvolge e rimette in discussione il modo di produrre, distribuire e consumare le merci, l’uso delle risorse, il consumo energetico, l’occupazione e la partecipazione democratica delle popolazioni.
Il tema dei rifiuti è sicuramente un pezzo importante della alternativa di società che intendiamo costruire con l’Unione alle politiche liberiste ed al governo Berlusconi.
La riforma avviata dai governi di centro sinistra con il Decreto Ronchi del 97 non ha raggiunto gli obiettivi principali in essa contenuti, anche se ha avviato e alimentato un significativo settore industriale legato all’attività di recupero – riciclo. Il Decreto Ronchi ha inoltre subito notevoli revisioni e ostacoli da parte del governo attuale.
L’obiettivo primario resta quello di ridurre la produzione dei rifiuti: per questo occorre implementare e incentivare l’attività di certificazione delle produzioni e dei prodotti, al fine di garantirne una durata maggiore ed un minor consumo di energia, ridurre il prelievo delle risorse naturali, recuperare quanto possibile dai cicli produttivi. Lo strumento degli incentivi e dei disincentivi fiscali è fondamentale per orientare i consumi e le produzioni. La formazione, l’istruzione e la diffusione delle conoscenze, a partire dalla scuola dell’obbligo, sono essenziali per prendere coscienza del problema rifiuti e mutare i comportamenti individuali e collettivi.
Lo smaltimento va reso sempre più residuale per tutti i tipi di rifiuto e nelle discariche, sicure, deve essere conferita solo la parte di materiali non riciclabili.
Occorre insomma passare dal problema “dove metto i rifiuti” a “come non produrre rifiuti!” Ridurre innanzitutto la produzione dei rifiuti, promuovendo accordi, progetti ed incentivi nei confronti della produzione e della distribuzione di merci, come già avviato dalla Provincia e dal Comune di Firenze, aumentare in modo consistente nel breve-medio periodo la differenziazione dei rifiuti, agendo sui sistemi di raccolta ed estendendo il metodo “porta a porta”, rivedere e ridurre l’assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani, applicare in modo coerente lo strumento della tariffa secondo il principio “chi più riduce e differenzia, meno paga!”, verificare il reale fabbisogno impiantistico a livello di ATO e regionale, con l’avanzare delle azioni di riduzione e differenziazione rifiuti, sviluppare la riflessione e le alternative all’incenerimento, gestire con aziende integralmente pubbliche che superino la forma di SpA l’intera filiera dei rifiuti, realizzare il gestore unico di ambito e promuovere la partecipazione ed il controllo dei cittadini, quali garanzie per tutelare la salute, l’ambiente ed il lavoro, veri e propri beni comuni, assumere l’obiettivo e la strategia rifiuti zero non come utopia astratta, ma come inversione di tendenza rispetto allo spreco di risorse ed all’aumento dei rifiuti, come sviluppo progressivo di azioni conseguenti tese a recuperare i materiali, ridurre sempre più i rifiuti da conferire negli impianti, creare nuovo lavoro.
Queste indicazioni rappresentano linee di lavoro concrete e praticabili, come dimostrato da varie esperienze già avviate e realizzate in Italia, in Europa e nel mondo.
Sulla base dei suddetti indirizzi, scaturiti anche dalla Assemblea del 6 luglio, i gruppi consiliari provinciali PRC PdCI e Verdi si impegnano, nel rispetto della reciproca autonomia e collocazione istituzionale, a consultarsi ed a raccordare le proprie iniziative in Provincia per dare concretezza ad una diversa gestione dei rifiuti, per sviluppare un proficuo rapporto ed una attenta verifica con le realtà sociali, i movimenti e con le popolazioni, allo scopo di promuovere nuove esperienze e conseguire concreti risultati.
di Sandro Targetti, Massimo Marconcini, Luca Ragazzo