Inaugurato stamani dall'assessore alle politiche del lavoro Marzia Monciatti e del presidente del Quartiere 4 Eros Cruccolini e della presidente dell'Associazione Volontariato Penitenziario Carla Cappelli. Il centro Attavante. Si tratta di progetto di centro ricreativo e sociale, diurno, per persone in misura alternativa che necessitano di un periodo di sostegno e tutoraggio per il reinserimento sociale, sia a livello pratico per i pasti, l'igiene personale, la lavanderia, sia a livello relazionale, con gruppi d'auto aiuto o sostegno individuale.
Del progetto è titolare il Comune di Firenze, mentre la gestione è affidata con convenzione all'Associazione Volontariato Penitenziario, come capofila di una rete di Associazioni che operano direttamente o collaborano con il centro. "Il Centro Attavante che s'inaugura oggi - ha detto l'assessore Monciatti - nasce dalla collaborazione concreta tra Associazioni del Terzo settore, enti locali e istituti di pena per sostenere percorsi di svincolo e rientro in società di persone condannate a pene detentive.
I locali sono stati ristrutturati dalla Scuola Professionale Edile di Firenze, la quale ha aperto un cantiere con i ragazzi della Casa Circondariale Mario Gozzini, in semilibertà. Ringraziamo entrambi per l'impegno dimostrato". La Regione Toscana finanzia il progetto nell'ambito di "Toscana Sociale"- Pirs 2002. Attavante si connette alla rete esterna di associazioni che operano nel settore dell'esecuzione penale. L'attività è iniziata con un contributo, nel 2003, dell'Amministrazione Comunale per il sostegno al progetto di counseeling a detenuti semiliberi.
E' stato quindi presentato sul Piano degli Investimenti 2002 un progetto di ristrutturazione dei locali, poi eseguita dalla Scuola Professionale Edile di Firenze, con ragazzi in semilibertà provenienti dalla Casa Circondariale Mario Gozzini (Solliccianino). Gli Enti coinvolti nel progetto sono il carcere di Sollicciano, il carcere di "Solliccianino", il Centro Servizio Sociale della Giustizia (CSSA) di Firenze, la Scuola Edile di Firenze, l'Ikea (arredamento), l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
I Soggetti beneficiari sono detenuti in permesso, persone in misura alternativa (affidati, semiliberi, detenuti domiciliari), internati, ex-detenuti e loro familiari. Uomini e donne, italiani e stranieri. Le persone che fruiscono di misure alternative quali la semilibertà, l'affidamento o la detenzione domiciliare o che fruiscono di brevi permessi dal carcere sono circa 350 sul territorio comunale di Firenze e 600 nel territorio provinciale. Alcuni non hanno nessuna relazione nella città in cui fruiscono della misura alternativa al carcere, per esempio gli stranieri.
La possibilità di essere seguiti e sostenuti nel primo periodo di uscita dal circuito carcere, sia a livello lavorativo (facilitazione dei rapporti col datore di lavori ed i colleghi), sia a livello personale, con aiuti sul piano relazionale, possono essere determinanti nel far riuscire o fallire una misura alternativa. I servizi offertib sono: accoglienza, sostegno psicologico per detenuti, ex detenuti, famigliari, corsi di recupero per studenti, uso del computer, punto di socializzazione, con possibilità di ritrovo assistito, attività culturali (visione di filmati), ricreative e di ristoro (panini, bibite, caffè), corsi di cucito e riparazione di indumenti con un'operatrice esperta, centro d'igiene con possibilità di usare la lavatrice, di stirare indumenti, di fare la doccia.
Inoltre servizio di recapito postale, corsi per volontari, incontri di sensibilizzazione con la cittadinanza e in particolare la gente del quartiere. Il Centro Attavante resterà aperto tutti i giorni della settimana, indicativamente nella fascia dalle 14 alle 21, compresi i festivi, usufruendo delle risorse umane reperibili all'interno delle Associazioni coinvolte nel progetto e del contributo di personale in servizio civile e di tirocinanti dell'Università di Firenze - Facoltà di Scienze della Formazione e di Psicologia.
All'interno sono stati realizzati uno spazio e sala computer, uno per attività di taglio e cucito, sala donne, una zona studio, socializzazione e biblioteca, uno spazio per le attività delle 4 associazioni attive nel progetto, 2 bagni con doccia, una zona lavanderia/stireria, un'area ricreativa con possibilità di consumo alimenti. Il personale impiegato è formato da un coordinatore, un operatore per attività di sostegno psicologico, circa 10 volontari fra cui 2 giovani in servizio civile e 4 tirocinanti.
"Attavante - ha sottolineato l'assessore Monciatti - è un esperimento per favorire o accelerare la fuoriuscita dal circuito carcerario di persone che possono scontare la loro pena all'esterno degli istituti di pena, ma che sono ostacolati nel farlo dalla mancanza di famiglia, lavoro, documenti, stabilità personale e appoggio sociale. Le storie personali di chi è in carcere sono molto diverse, e così il centro si predisporrà ad affrontare flessibilmente le diverse esigenze che verranno poste; così è possibile che un soggetto necessiti di un luogo dove poter studiare o formarsi, mentre un altro necessiterà di un luogo dove cenare o dove fare la doccia e lavarsi i vestiti.
Per le persone in misura alternativa sarà possibile frequentare il centro liberamente, nell'ambito del regolamento interno del centro stesso; parimenti si cercherà e offrirà la collaborazione agli operatori sociali ed alle istituzioni per costruire percorsi alternativi al carcere validi ed efficaci".(fd)