Si chiama “YOUNGLE”
Il titolo della campagna è “YOU IN THE YOUNGLE . Zona di sopravvivenza under 20”. “Si tratta di un progetto davvero innovativo per il nostro paese – spiega l’assessore al welfare Stefania Saccardi – e che porta in Italia l’esperienza del counseling on line gestito da pari sperimentata da tempo con successo all’estero. La novità è proprio questa: cercare di contattare e di dare consigli e informazioni agli adolescenti sfruttando un mezzo, come facebook, utilizzato da loro tutti i giorni e con cui hanno familiarità.
E per creare un maggior feeling, è stato deciso di far gestire il profilo facebook da loro coetanei. Il progetto di Firenze è stato scelto, piazzandosi tra i primi 8 su 600 presentati, anche perché ha potuto far tesoro dell’esperienza per certi versi simile di sito www.sostanze.info , la community on line dove avere informazione e scambiare esperienze sulle più diffuse sostanze stupefacenti”. Basta qualche dato per far capire lo spazio e l’autorevolezza che www.sostanze.info si è ritagliato nel corso degli anni.
Dal 2008 ad oggi i visitatori del sito sono stati oltre 2 milioni e 800mila, le pagine visitate hanno superato i 5 milioni e 200mila e i visitatori unici assoluti sono stati più di 2 milioni. E il 2012 si sta rivelando un anno record: da gennaio ad inizio ottobre, infatti, le visite sono state oltre un milione e 200mila e le pagine visitate oltre 2 milioni con più di 850.000 visitatori unici. Tornando a “YOUNGLE”, acronimo formato dalla fusione di due parole young e jungle, il progetto rientra del programma interregionale “Social Net Skills'” di cui la Toscana è capofila e finanziata dal Ministero della Salute con 400.000 euro.
Per la Toscana il Comune di Firenze (cui sono stati destinati 140.000 euro) gestirà il profilo facebook (denominato appunto YOUNGLE) di aiuto e counseling online, oltre ad avere il coordinamento scientifico dell’intero progetto. Le altre regioni che partecipano al progetto sono Lombardia, Liguria, Puglia, Lazio, Umbria, Emilia-Romagna, Campania. A questo profilo si aggiungerà un ulteriore profilo face book “YOUNGLENIGHT” gestito sempre dai peer e dedicato a quello che accade nei locali, anche e soprattutto in funzione di prevenzione.
A chattare, o comunicare on line con i coetanei, saranno 15 ragazzi tra i 17 ed i 22 anni , con il supporto di psicologi, medici ed esperti di comunicazione. Per individuarli il Comune sta per lanciare una campagna di “reclutamento” nelle scuole medie superiori, nelle università, nei centri giovanili e ovviamente on line. Dalla prossima settimana e fino a metà novembre il progetto sarà presentato in alcune scuole superiori e tutte le informazioni saranno a disposizione sulla pagina su facebook di YOUNGLE già attiva (i profili invece entreranno in funzione quando inizierà l’attività dei peer in modo da poter essere modificati anche grazie al loro contributo) e al centro Java.
Il 16 novembre, in occasione del YOUNGLE DAY presso il centro Java, ai candidati verrà chiesto di rispondere a un breve questionario e successivamente verranno organizzati colloqui con esperti in modo da individuare i 15 peer. I selezionati (che oltre al saper usare i social network , dovranno avere alcune precise caratteristiche come la capacità empatica di ascoltare e di captare eventuali segnali di disagio incoraggiando i ragazzi ad aprirsi) frequenteranno quindi un corso full immersion nei giorni del 26 e 27 novembre e poi, con la supervisione dello staff formato psicologi e altri esperti, i ragazzi potranno comunicare con i coetanei attraverso una chat line, un servizio email, un telefono amico via Skype, oltre ad una pagina continuamente aggiornata su spazi, eventi, feste, promozioni.
Sul profilo di social network verranno affrontate le problematiche adolescenziali più comuni, relative a sessualità, alimentazione, affettività, consumo di sostanze. La partecipazione è su base volontaria ma solo allo studio una serie di benefits per i peer come l’utilizzo in comodato gratuito di un tablet o di uno smartphone o sconti sugli ingressi in alcuni locali cittadini. “L’idea è stata quella di creare uno spazio virtuale di incontro rivolto ad adolescenti e gestito da un gruppo di ragazzi under 20 adeguatamente formati con il supporto di psicologi, medici ed esperti di comunicazione – aggiunge Stefano Alemanno, referente del Comune per il progetto –.
Un ‘luogo’ aperto e sempre in movimento dove poter soddisfare la voglia e il bisogno di comunicare in modo immediato con gli altri, scambiarsi idee, risorse, emozioni, esperienze, raccontarsi e parlare di sé, del proprio umore, dei propri dubbi e delle proprie passioni in un contesto facilmente accessibile e interattivo. E la formula più rapida ed immediata per trovare una risposta a questo bisogno oggi è anche quella di affidarsi a qualcuno che ne può sapere di più e che è presente e disponibile online, tenendo conto del linguaggio e delle modalità di comunicazione di chi usa i social network.
Per questo Youngle è gestito da pari che, condividendo interessi e modo di esprimersi, sono in grado di offrire ascolto”. Ovviamente, nel caso in cui dai colloqui on line emerga una situazione di disagio importante, il peer interromperà il counseling segnalando l’utente allo staff di esperti. Per far conoscere i profili facebook al target di utenti di riferimento (età compresa 15-21 anni), verrà promossa una campagna di informazione nei luoghi frequentati dagli adolescenti ma un ruolo fondamentale lo svolgerà proprio il social network attraverso la rete dei peer.
Per informazioni www.facebook.com/youngle.it oppure inviare una email a centrojava@gmail.com .