Li chiamano “immigrati di seconda generazione”, cioè figli di coppie straniere, ma nati e cresciuti in Italia. Ragazzi quindi che si sentono tutt’altro che “stranieri” ma che non hanno la cittadinanza italiana. A Fucecchio, si trovano in questo strano limbo molti alunni: i minori immigrati sono 956 e costituiscono il 26% dei migranti; di questi 692 sono nati in Italia, il 72% dei minori. Il Comune di Fucecchio ha deciso di fare un’operazione di sensibilizzazione su questa tematica e l'assessore all’immigrazione e intercultura Sandro Buggiani ha presentato nei giorni scorsi, insieme all’associazione ElanFrantoio e ai docenti dell’Istituto Superiore Checchi di Fucecchio, il progetto CULT, laboratorio che ha come base tematica la realtà delle seconde generazioni di stranieri in Italia e che ha tra le sue finalità anche quello di promuovere l’interazione tra fucecchiesi di culture diverse. “Il nostro obiettivo - spiega l’assessore Buggiani – è che questa iniziativa sia un punto di partenza e che si crei un gruppo di lavoro stabile, formato da ragazzi delle scuole, associazioni del territorio e da altre associazioni che operano sul tema dell’immigrazione, che collaborino in modo continuativo con l‘amministrazione comunale per definire delle politiche in città”. L’amministrazione comunale è da sempre attenta alla tematica dell’immigrazione e dell’intercultura: nei prossimi giorni verrà inviata una lettera del Comune a tutti i 17enni nati in Italia da genitori immigrati per spiegare modalità e tempi per chiedere la cittadinanza italiana, un’ opportunità che molti perdono solo perché non ne sono a conoscenza. Fucecchio ha poi aderito al Network italiano delle città interculturali e all’ ”Intercultural Cities programme" promosso dal Consiglio d' Europa, confrontandosi con altre città italiane ed europee.
Ha aderito alla campagna “L’Italia sono anch’io”, la campagna a sostegno dei diritti di cittadinanza dei cittadini stranieri promuovendo la nascita del coordinamento Empolese Valdelsa e del coordinamento locale di Fucecchio costituito da Fondazione I Care, Consiglio degli stranieri di Fucecchio, Popoli Uniti, Anpi, Circolo Arci “Pacchi”, Spi-Cgil, Auser, Movimento Shalom, Associazione senegalese ABL, Consulta del volontariato, Caritas, ed organizzando una iniziativa molto importante sul tema con la presenza dell’onorevole Livia Turco. I cittadini di Fucecchio hanno così dato un contributo determinante affinché la campagna “L’Italia sono anch’io” raggiungesse il numero delle firme necessario per la presentazione delle proposte di legge di iniziativa popolare in Parlamento raccogliendo complessivamente 350 firme in città. Il prossimo appuntamento sulla tematica delle seconde generazioni è dunque per sabato 21 aprile dalle ore 9 presso la Fondazione I Care di Fucecchio, via 1° Settembre 43a.
Saranno i giovani studenti del “Checchi”, ragazzi e ragazze delle IV A e C dell' I.P.S.I.A., ad essere i veri protagonisti della mattinata assieme all’associazione nazionale Rete G2 – seconde generazioni. Il programma di sabato 21 aprile prevede alle ore 9.00 la proiezione dei Video G2 e dibattito a cura di Ismail Ademi e Zhiyuan Liu, rappresentanti dell'associazione Rete G2 - seconde generazioni con interventi dei ragazzi dell'Istituto “A. Checchi” di Fucecchio. Sono previsti interventi degli amministratori del Comune di Fucecchio, dei docenti dell'Istituto Checchi, dei rappresentanti del Comitato locale de l'Italia sono anch'io.
A seguire Presentazione di “CULT - aspettando la fine del mondo, progetto seconde generazioni” a cura di ElanFrantoio. Si tratta di un percorso a immagini e installazioni, costumi e danza sufi, presentazione di filmati, dibattito underground, conclusioni e sfilata Cult con live music.