La Regione finanzia, con circa 8, 5 milioni di euro, lo scorrimento della graduatoria di cui al bando ex decreto 3065/2009, che riguarda azioni di promozione per la realizzazione e la riduzione dei consumi energetici e per l’efficienza energetica nei sistemi produttivi, destinate a soggetti pubblici e privati. In base alle adesioni già pervenute, si prevede che potranno essere finanziati progetti per almeno 7 milioni di euro. E’ un sostegno economico a favore perlopiù di interventi di ristrutturazione nell’edilizia scolastica, sanitaria, impiantistica sportiva e cimiteriale, attraverso azioni che consentano di impiegare fonti energetiche rinnovabili e che orientino le scelte e le politiche in favore dell’eco-compatibilità degli edifici, allo scopo di razionalizzare e ridurre i consumi energetici. Inoltre è uscito un nuovo bando per il sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili che mette a disposizione 8 milioni di euro a favore di soggetti pubblici e privati.
Beneficiari potranno essere piccole imprese, medie imprese e grandi imprese, consorzi o società onsortili, anche cooperative, enti locali, aziende sanitarie e altri enti che esercitino attività economica. In via prioritaria saranno allocati 3 milioni di euro, fino a esaurimento, a favore di interventi localizzati in aree di crisi industriale complessa di Prato e Massa e Carrara. In queste zone le risorse potranno essere destinate a investimenti a favore di centrali idroelettriche di piccola e media potenza, a impianti solari termici, impianti solari fotovoltaici, impianti eolici nonché centrali di produzione sia elettrica che termica alimentate a biomasse e biogas, a progetti con utilizzo dei fluidi geotermici a bassa entalpia e progetti di teleriscaldamento urbano con centrale di generazione di calore. Gli altri 5 milioni, fino a esaurimento, andranno a favore di interventi inerenti impianti solari fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative. I progetti che non ricadranno nelle due priorità saranno finanziati solo in caso rimangano a disposizione ancora risorse. La misura dell’aiuto va dal 60% del costo ammissibile (ovvero il sovraccosto rispetto al costo di una centrale elettrica tradizionale o di un sistema di riscaldamento tradizionale di pari capacità in termini di produzione effettiva di energia, al netto di qualsiasi profitto e costo operativo connesso con gli investimenti supplementari per le fonti di energia rinnovabili e durante i primi cinque anni di vita dell’investimento) per le grandi imprese, fino all’80% per le piccole. Per essere ammessi al bando l’investimento non deve essere avviato prima che i beneficiari abbiano presentato domanda di partecipazione. I progetti dovranno essere realizzati e completati, dal punto di vista tecnico-economico, il 31/12/2014. La domanda di partecipazione deve essere redatta e inoltrata esclusivamente on-line accedendo al sistema gestionale POR CREO dal sito internet www.artea.toscana.it e potrà essere presentata a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando sul BURT ed entro le ore 13.00 del trentesimo giorno a partire dalla data di pubblicazione sul BURT. La Regione Toscana anticipa così le linee guida dettate dal Governo centrale che sta provvedendo a mettere in campo una 'Nuova Strategia Energetica Nazionale' illustrata proprio oggi dal Ministro dello sviluppo economico al Consiglio dei Ministri.
Il Governo si propone di avviare un ampio dibattito pubblico e di confrontarsi apertamente su queste scelte con tutte le parti interessate. A tale proposito, è stata predisposta una consultazione on-line sul sito web del Ministero attiva da oggi. L’obiettivo è di giungere entro circa due mesi alla definizione di obiettivi, scelte di fondo e azioni prioritarie quanto più possibile condivisi, nell’interesse generale del Paese, per poi approvare il testo nel Consiglio dei Ministri. Nella nota di Palazzo Chigi si legge come “la modernizzazione del settore energia rappresenti un elemento cardine dell’Agenda per la crescita sostenibile del Governo.
A oltre vent’anni dall’ultimo Piano Energetico Nazionale, questo documento di programmazione e indirizzo era molto atteso dal settore. Le azioni proposte - continua la nota - nella strategia energetica – che guarda al 2020 come principale orizzonte di riferimento – puntano a far sì che l’energia non rappresenti più per il nostro Paese un fattore strutturale di svantaggio competitivo e di appesantimento del bilancio familiare, tracciando un percorso che consenta al contempo di mantenere e migliorare i nostri già elevati standard ambientali e di sicurezza, grazie a investimenti consistenti attesi nel settore".
“Ci aspettiamo che gli obiettivi che il Governo si è posto – commenta il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – si traducano concretamente in reali opportunità di sviluppo per i territori e la collettività, e soprattutto per la montagna che rappresenta l’area privilegiata di produzione di energia puntando sulle filiere che partono dalle risorse legno, acqua, sole, vento. Ovvero energie rinnovabili che rappresentano le materie prime alla base di nuovi modelli industriali e che sono motore di nuove economie.
La montagna, sulle energie, - chiude Giurlani - si gioca tanto del proprio futuro, ed è necessario che, in particolare su idroelettrico e biomasse, le scelte del governo si orientino alla valorizzazione delle produzioni locali e delle filiere produttive montane, bloccando le speculazioni e sostenendo la certezza degli investimenti”.