«La Regione fornisca i dati sull’utilizzo delle linee Regiostar e sul materiale rotabile per esse utilizzato»: è quanto il Pdl chiede alla giunta regionale con un’interrogazione a risposta scritta che contesta aspramente il drastico taglio a linee e stazioni che da dicembre si attiveranno sul territorio regionale. Merito della delibera 859 con cui il primo ottobre scorso la giunta toscana ha sancito la contrazione di un servizio che penalizzerebbe soprattutto i pendolari. Per non dire delle forze dell’ordine, che non potranno più viaggiare gratuitamente sui convogli se non indossando la divisa: «E’ un provvedimento sconcertante – incalza il Pdl – sia perché penalizza direttamente gli operatori delle forze dell’ordine costringendoli a esborsi significativi, sia perché frustra l’esigenza di sicurezza sui treni manifestata tanto dai cittadini quanto dai dipendenti delle ferrovie.
Un’esigenza che finora le forze dell’ordine, anche proprio viaggiando in borghese, hanno sempre assicurato». «Con questa delibera – affermano i firmatari dell’interrogazione Stefano Mugnai, Paolo Enrico Ammirati, Jacopo Ferri e Giovanni Santini – la Regione introduce una diminuzione dell’offerta ferroviaria, la soppressione di sette stazioni e la contrazione del 50% del progetto ‘sicurezza a bordo’. Nel frattempo, però, dal prossimo novembre scatteranno per i viaggiatori aumenti pari al 10% sui biglietti e al 20% sugli abbonamenti, secondo scelte che penalizzano soprattutto i pendolari». Dinanzi alla sollevazione bipartisan, l’assessore ai trasporti Luca Ceccobao ha spiegato di voler valorizzare l’impiego dei treni Regiostar.
Eppure, osserva il Pdl, non è che questi risultino tanto più utilizzati dei treni soppressi. Tutt’altro. E allora, chiedono Mugnai, Ammirati, Ferri e Santini, vogliamo capire. Per questo domandano alla giunta «di conoscere i dati di frequentazione e il reale utilizzo dei Treni Alta Velocità, Regiostar, delle linee Firenze-Pisa, Firenze-Arezzo, Firenze-Siena, per i quali non ci sono stati tagli nonostante essi risulterebbero spesso vuoti» e «di conoscere il materiale rotabile per essi utilizzato». La rabbia dei pendolari. "Una scure sui pendolari.
Così viene definita dal Comitato pendolari “Mugello, attaccati al treno” la delibera della Regione Toscana n. 859 del 1 ottobre che taglia ben sei corse da dicembre, sulla linea Faentina. La Regione Toscana, per un risparmio annuo di 147.377 euro, sopprimerà, il sabato, sei corse: tre da Firenze Campo di Marte a Borgo San Lorenzo (alle 14.10, 18.15, 19.13), tre da Borgo a Firenze Campo di Marte (12.50,13.50 e 19.48). Ci sembrava di aver capito dalla Regione Toscana che la logica dell'aumento del prezzo del biglietto del treno fosse quella di mantenere alto il servizio.
Dopo qualche settimana ecco che una scure si abbatte sulla Faentina. Il tutto senza un minino confronto con i pendolari del Mugello. ll Comitato non si è mai opposto ad una riorganizzazione dei trasporti. Ma un conto è riorganizzare le corse, un conto è tagliare a caso. Ad esempio gli studenti che hanno scelto l'Istituto Saffi che rientrano in Mugello da Campo di Marte con il treno delle 14.15 che faranno? E quelli del Liceo Pascoli che salgono alla Cure? Forse qualcuno in Regione pensa che tutti mugellani che lavorano a Firenze il sabato non lavorino? O che gli studenti pendolari usufruiscano della settimana corta? E che dire, nella "dantesca" ottica dello sviluppo della linea anche per fini turistici, dell'impatto su chi magari approfitta del sabato per farsi un giro turistico a Firenze? Se in altre tratte i tagli sono stati giustificati con l'inserimento di corse "Veloci", sulla nostra linea tutto questo è ingiustificabile, perché di veloce si percepisce solo l'indebolimento progressivo della linea.
Stiamo ancora aspettando di sapere quanti sono, e su quali corse, i treni minuetto annunciati a giugno alla stampa e ai nostri Sindaci e confermati a luglio dall'assessore Ceccobao alla locale Festa del PD. Ma se il sistema per mettere in atto il Piano Faentina è quello di tagliare le corse, sarà molto semplice vedere solo Minuetto sulla linea, perché basteranno quelli esistenti per le corse che resteranno in vita".