Firenze– “Sono onorato di ospitare in Consiglio regionale l’ultimo libro di Rinaldi alla presenza di relatori così autorevoli. Si tratta di un bellissimo viaggio a ritroso attraverso le storie degli esploratori fiorentini, ancora oggi sconosciute, che hanno segnato la conoscenza del pianeta. La ricerca continua ad offrire sorprendenti risultati che sono utili a comprendere la ricchezza del passato e ad orientare le scelte nel presente”. Così si è espresso il vicepresidente del Consiglio toscano, Giuliano Fedeli, presentando il volume “Oceano Arno, i navigatori fiorentini” dell’europarlamentare Niccolò Rinaldi, un libro che ripercorre le gesta di alcuni grandi navigatori, da Amerigo Vespucci a Giovanni da Verrazzano, da Andrea Corsali a Francesco Carletti, partiti da una città senza mare, Firenze, ma capaci con le loro intuizioni e le loro rotte di ridisegnare i confini del mondo a i rapporti fra le civiltà. Il lavoro di Rinaldi, che porta gli interventi critici dei curatori Maurizio Maggini e Mauro Marrani, è stato presentato nel pomeriggio di venerdì scorso a Palazzo Bastogi, una delle sedi dell’Assemblea toscana.
Con Fedeli e con l’autore, ed oltre ai curatori, sono intervenuti il consigliere regionale Eugenio Giani, la console generale degli Stati Uniti d’America a Firenze Sarah Craddock Morrison, il presidente Massimo Ruffilli del comitato Amerigo Vespucci a Casa Sua. Merito del volume, è stato detto nel corso della serata, è approfondire il ruolo di Firenze e della Toscana nelle esplorazioni marinare tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Seicento e al contempo far chiarezza sulla storia di alcuni navigatori toscani meno conosciuti come Angiolino del Tegghia dei Corbizzi, Giovanni da Empoli, Galeotto Cei e Filippo Sassetti.
Si tratta di un libro settoriale, si è aggiunto, che parla di navigatori e di civiltà lontane, ma che diventa anche un libro che fotografa un’epoca ed esalta quelle due o tre generazioni che, in particolare nel Cinquecento, si resero protagoniste di un mondo che cambiava e contribuirono a cambiarlo per sempre. “E’ motivo di orgoglio la partecipazione della console generale degli Stati Uniti per la proficua collaborazione che stiamo vivendo, in particolare nell’ambito dell’Anno vespucciano”, ha sottolineato Fedeli.
“Rendo omaggio all’impegno del comitato Amerigo Vespucci a Casa Sua, animato con passione dal suo presidente Ruffilli”. Martedì 9 ottobre 2012, alle ore 17,30, presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, nel contesto delle celebrazioni del Quinto Centenario di Amerigo Vespucci 1512-2012, avrà luogo un convegno dal titolo Europa e il mito, America e l’uomo, organizzato dall’Alliance Liberals and Democrats for Europe con la partecipazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.
Nell’ambito dei lavori vi sarà la concomitante presentazione del volume di Niccolò Rinaldi della FirenzeLibri di Massimiliano e Piero Chiari in collaborazione con il Comitato Amerigo Vespucci a Casa Sua. Fra gli interventi di saluto sono previsti quelli di: Leonardo Domenici, eurodeputato e già Sindaco di Firenze; Graham Watson, eurodeputato e Presidente dell’ELDR; Massimo Ruffilli, Presidente del Comitato Amerigo Vespucci a Casa Sua. Moderatrice dell’incontro sarà Federiga Bindi, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles.
I relatori saranno, invece: Niccolò Rinaldi (eurodeputato autore di Oceano Arno. I navigatori fiorentini), Maurizio Maggini e Mauro Marrani, (L’origine del nome AMERICA), Sandra Marraghini (4 luglio 1442: la nascita del 4° continente). Il titolo del convegno è stato prescelto con la chiara volontà di esprimere in poche parole la diversa origine dei nomi dei due continenti che furono i principali attori dell’età delle grandi scoperte geografiche: Europa (che fu prima regina di Creta, compagna di Zeus) trae origine dal mito greco, mentre America (diretta derivazione dal nome di battesimo latinizzato di Vespucci – Amerigo, Americus – e coniato quale tributo al nostro cosmografo navigatore) si origina dalle gesta di un singolo individuo, dell’Uomo del Rinascimento che con la sua vasta cultura umanistica e scientifica riuscì a vedere e a comprendere, cosa che ad altri non era riuscito fare.
Oltre all’origine del nome America sarà infine presentato un nuovo studio (appena pubblicato su L’Universo dell’Istituto Geografico Militare), molto avvincente, che ha entusiasmato per i suoi inediti risvolti, che hanno visto protagonista assoluta la quattrocentesca volta celeste tuttora esistente nella sacrestia vecchia di San Lorenzo a Firenze: sembra che nella città di Cosimo il Vecchio vi fosse una cognizione dell’orbe terracqueo assai più ampia e completa di quanto ci è stato tramandato, e Sandra Marraghini, autrice della lunga ricerca, avrà modo di darne una puntuale e documentata esplicazione. Rinaldi, fiorentino, è autore di numerosi articoli pubblicati e tradotti in molti Paesi e ha pubblicato svariati libri, affrontando temi come l’Islam e la guerra in Afghanistan, Auschwitz e il genocidio degli ebrei perpetrato dalla Germania nazista, ma anche su Firenze e sulla Toscana.
“Vespucci fu il primo a capire che l’America era l’America, Verrazzano scoprì il Nord-America, Corsali intuì l’esistenza dell’Oceania, Giovanni da Empoli fu il primo a scommettere sulla Cina ed a denunciare i misfatti del colonialismo europeo in India, Sassetti capì l’origine comune delle lingue indoeuropee, Cei descrisse l’entroterra sconosciuto del Sud America, Carletti fu il primo a circumnavigare il mondo senza una sua nave”, ha affermato l’autore. E ha concluso: “La storia di questi esploratori è una storia di uomini che hanno avuto coraggio da vendere”.