Con un gommino nero avevano simulato una strisciata sulla fiancata dell’autovettura di un malcapitato anziano che, pressato e intimorito dai modi di fare di due uomini, aveva liquidato 150 euro in contanti a titolo di risarcimento. Si tratta della cosiddetta “truffa dello specchietto”. Questa volta oltre al classico urto al retrovisore, i malviventi avevano pensato di inscenare anche una vistoso segno sull’auto della vittima. Testimoni della vicenda sono stati proprio i poliziotti della Squadra Mobile che, dopo aver notato l’auto dei sospetti sorpassare una lunga fila di macchine incolonnate in via Maragliano, hanno seguito con attenzione l’intera scena.
Una volta affiancata sul lato destro l’utilitaria dell’anziano, il conducente del mezzo ha colpito lo specchietto e ha passato la mano - col gommino - lungo lo sportello della vittima. Dopo aver imbastito la sceneggiata attribuendo ogni responsabilità del caso alla controparte, i due lo hanno accompagnato al bancomat. Intimorito, l’uomo ha preferito chiudere subito il contenzioso aperto con gli insistenti automobilisti che dopo aver incassato i contanti si sono però ritrovati in una attimo circondati dagli agenti della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso.
I truffatori, due siciliani di 31 e 36 anni, sono finiti in manette con l’accusa di truffa aggravata, danneggiamento e violenza privata.