“Ho portato al Comune di Pontassieve, dove risiedo, il certificato del mio matrimonio omosessuale, celebrato a Oslo il 5 settembre scorso, perché venga riconosciuto dall 'Amministrazione. So che la richiesta verrà respinta, ma intendo portare avanti una battaglia legale fino in fondo. Mi appellerò al rifiuto degli uffici comunali per sollevare il caso fino alla Corte europea se necessario". Alessandro Cresci , consigliere provinciale dell'Idv Firenze, la settimana scorsa, con il suo compagno, hanno ricevuto dal Presidente della Provincia Andrea Barducci un attestato di riconoscimento affettivo e sempre in Provincia hanno replicato la cerimonia norvegese celebrata dall'assessore provinciale Pietro Roselli del PD.
"Normalmente, quando due italiani si sposano all'estero, l'Ambasciata invia al Comune di residenza il certificato di matrimonio. Nel caso delle coppie omosessuali però la procedura non viene svolta. Una direttiva dell'allora ministro degli Interni Amato, sotto il governo Prodi, chiese alle ambasciate di rifiutare gli atti relativi a matrimoni tra omosessuali contratti all'estero per ragioni di ordine pubblico. Così abbiamo deciso di portare da soli il certificato all'amministrazione della cittadina dove viviamo .
Mi hanno già spiegato che non possono accettare il nostro certificato e ho chiesto loro di metterlo per iscritto. Così potrò fare ricorso e avviare una contesa giudiziaria".