Livorno 12 settembre 2012 – Il Comune invierà nei prossimi giorni 23 lettere di contestazione ad altrettanti assegnatari degli alloggi E.R.P. che risultano morosi nei confronti di CASALP S.p.A e che erano già stati invitati - senza esito - a saldare il debito. Queste contestazioni preludono alla “decadenza” dell’alloggio: se i destinatari non provvedono entro 15 giorni a “produrre eventuali deduzioni scritte e documentazione a discarico” – è scritto nella lettera - perdono il diritto all’alloggio popolare e dovranno lasciarlo, ai sensi della L.R.
96/96. “Comune e CASALP continuano la loro azione di verifica e controllo con l’obiettivo di dare la casa a chi ha diritto e requisiti”, spiega l’assessore alle Politiche Abitative Gabriele Cantù. “I controlli – specifica ancora l’assessore - avvengono non solo per quanto riguarda la morosità, ma per ogni tipo di occupazione senza titolo, per superamento del limite reddituale o irregolare utilizzo dell’alloggio, fino all’occupazione per sfondamento”. Per quanto riguarda le 23 lettere in partenza, la “contestazione” per morosità è come un'ultima possibilità data all'inquilino moroso per dimostrare che è in regola.
Se ciò non avverrà il Comune procederà con il provvedimento di decadenza dall'assegnazione, che conterrà anche l’ordine di lasciare l'alloggio (da eseguire eventualmente anche con l'ausilio della forza pubblica). I 23 nuclei familiari destinatari della contestazione, che hanno debiti consistenti (da 900 a 109 mila Euro) escono da un elenco di 45 nuclei familiari risultati morosi dai controlli. Si tratta di nuclei con reddito complessivo tra i 35.211,00 e € 64.295,00 (quindi redditi familiari di fascia medio alta), cui CASALP aveva già inviato lettere per avvisarli che, se non avessero provveduto a saldare la morosità, sarebbe stata avviata la procedura di decadenza. Di quei 45 assegnatari morosi, 22 si sono già presentati presso CASALP e hanno saldato l'intera morosità oppure hanno preso accordi per un rientro rateizzato, in tempi ragionevolmente brevi, dell'intera somma dovuta. Alcuni dei 23 nuclei che riceveranno nei prossimi giorni la contestazione non hanno nemmeno ritirato la raccomandata inviata loro da CASALP o, comunque, non si sono mai fatti vivi presso CASALP, pur avendo ricevuto le lettere del soggetto gestore.
Altri hanno presentato proposte di rientro della morosità che CASALP non ha ritenuto congrue. “Sembra una procedura crudele – conclude l’assessore Cantù - ma è una questione di giustizia sociale, tanto più in una situazione di grave crisi socio abitativa. Dobbiamo fare ogni sforzo per far rispettare le regole, recuperando alloggi al patrimonio pubblico per riassegnarli a chi ne ha davvero diritto, ovvero a persone in graduatoria o in emergenza abitativa”