Matteo Renzi è intervenuto in diretta ai microfoni di Radio Toscana dove ha ribadito la necessità di un cambiamento strutturale e ideologico alla guida del Paese. Telefoni aperti e discussione libera con il pubblico; un'occasione di più per tornare sui temi del Big Bang 2 che ha visto radunati a Firenze i sindaci d'Italia, secondo Renzi: "Gli unici capaci di capire cosa sia necessario fare per ridurre o eliminare del tutto la burocrazia" che il candidato premier del PD vede come ostacolo principale creato nel tempo dalla gestione fallimentare attuata dalla vecchia politica, quella da "rottamare". "Noi però non rottamiamo le persone, rottamiamo le idee" non sono le lunghe carriere spese all'ombra dei palazzi romani ad essere di intralcio, non solo, sono piuttosto quelle idee che secondo il candidato Renzi hanno bloccato l'Italia rimandando continuamente i problemi. "Qualità e competenza" si possono ritrovare solo in chi gestisce ogni giorno la cosa pubblica occupandosi dei problemi concreti: "La gente ha bisogno di risposte ai problemi reali" torna a sottolineare Renzi che ha fatto di questo uno degli slogan elettorali congiuntamente a "Vince chi riesce a farsi capire dalla gente" Perché scendere in campo adesso? "Avrei tutto l'interesse di starmene calmo e buono - torna a dire Renzi, dopo aver già espresso il concetto alla Festa Democratica di Firenze - ma è il momento di tirare quel calcio di rigore e rischiare".
Un po' come canta De Gregori, rifiutare la paura di calciare quel rigore, una paura che Renzi avverte in Pier Luigi Bersani, un altro bomber, forse in questa circostanza il portiere avversario, sicuramente il destinatario di un messaggio preciso rivolto nelle ultime ore dal palco delle cascine al segretario nazionale del PD "Non avere paura di chi ti dice le cose in faccia, ma di chi ti parla alle spalle". Per tirare un rigore ci vuole freddezza, ma contano anche l'altruismo e la fantasia. Sempre più lanciato verso le Primarie con la partenza del Camper elettorale che prenderà il via da Verona il 13 settembre: "Sarà finalmente la gente a scegliere e non i segretari di partito" per tornare su un altro punto fondamentale dei discorsi proferiti dal sindaco del capoluogo toscano. "Quando ci troviamo davanti un parlamentare che nessuno conosce allora si è veramente rotto qualcosa nel sistema politico del paese".
In attesa di conoscere le regole del gioco che, ha ribadito Renzi: "Prima arrivano e prima possiamo organizzarci". AntLen