Ciclista muore in via Baccio da Montelupo travolta da Quadrifoglio

Travolta da un camion per la raccolta dei rifiuti del vicino stabilimento. Appello dell'Associazione Città Ciclabile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2012 12:16
Ciclista muore in via Baccio da Montelupo travolta da Quadrifoglio

Ieri pomeriggio a Firenze un'altra morte di un ciclista sulla strada, questa volta agganciato da un camion della nettezza. Era una ciclista che tornava da fare la spesa. La vittima era un'infermiera di 48 anni morta sul colpo dopo essere stata agganciata e trascinata dal mezzo meccanico. I volontari del 118 ed il personale medico giunti sul posto hanno potuto fare ben poco per rianimare la donna. La Polizia Municipale ha effettuato i rilievi del caso e la tesi più accreditata pare essere quella che vede il mezzo dei rifiuti tagliare la strada alla ciclista per svoltare a destra in via di San Quirico.

L'autista del mezzo è rimasto traumatizzato per l'incidente. "Abbiamo letto che il sindaco Renzi metterà anche una bici sul camper che lo porterà a giro per l'Italia. Prima di caricarla gli chiediamo di usarla per fare un lungo giro nelle periferie di Firenze, non solo intorno a Palazzo Vecchio, per rendersi conto come ogni giorno i 30.000 ciclisti cittadini rischiano la propria pelle nella giungla della strada, dove domina la legge del più forte -per questo motivo lo scorso Aprile l'Associazione Città Ciclabile ha consegnato al Sindaco e Consiglio Comunale un appello rimasto inascoltato- La nostra lettera firmata in solo 10 giorni da oltre 1600 cittadini, ciclisti e non, chiede di avere più risorse umane ed economiche per redigere un piano generale della mobilità ciclistica con relativi tempi di realizzazione, al fine di superare gli interventi estemporanei ed arrivare ad avere una vera rete, non i pochi monconi attuali più o meno lunghi, garantendo così più sicurezza ai virtuosi ed eroici cittadini che già si muovono in bici e a quelli che sarebbero disposti a farlo ma hanno paura.

Il grosso delle risorse umane ed economiche è invece ancora concentrato sulla mobilità a motore e sul rifacimento delle strade, resta ben poco per la mobilità ciclistica, basta vedere la lentezza con cui vengono realizzati i pochi interventi annunciati da tanto tempo, mentre i ciclisti continuano a rischiare".

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