Piccole e medie imprese più competitive grazie ai fondi che la Regione stanzia per consentire l’acquisizione di servizi qualificati. Sono 117 le imprese ammesse al finanziamento previsto con l’ultima tranche di risorse del bando “Aiuti alle PMI per l’acquisizione di servizi avanzati e qualificati” che la Regione ha rifinanziato per il 2012 con oltre 8 milioni di euro. Le domande presentate entro la fine di aprile e ammesse al finanziamento sono state 250, alle quali si sono aggiunte quelle delle imprese già ammesse con la precedente graduatoria ma non ancora finanziate, in tutto 557. Le domande ammesse ma non finanziate per carenza di fondi verranno automaticamente inserite nelle graduatorie dei quadrimestri successivi sulla base del punteggio assegnato e della data di presentazione della domanda. Le domande finanziate ad oggi prevedono investimenti per complessivi 4 milioni e 283 mila euro. Come già nei precedenti bandi, le domande ammesse sono presentate prevalentemente da imprese piccole e piccolissime e, in misura minore, da medie imprese. “Il nostro obiettivo in questa fase di grande difficoltà del nostro sistema produttivo – spiega l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – non può che essere quello di contribuire a rendere più competitive le pmi toscane, favorendone l’acquisizione di processi duraturi di cambiamento organizzativo e innovazione.
Grazie alle risorse previste per questo bando, ci proponiamo di contribuire alla razionalizzazione e alla qualificazione dei servizi alle imprese, favorendone la crescita e la specializzazione”. Il bando per i servizi qualificati infatti prevede la concessione di aiuti diretti alle imprese che intendono investire inprogetti innovativi immateriali. In altre parole, non si tratta di investimenti finalizzati ad un nuovo prodotto ma di un investimento in competenze, idee, creatività, capacità tecniche.
Il contributo è sotto forma di aiuto non rimborsabile, cioè a fondo perduto, a favore delle medie, piccole, piccolissime imprese, anche in forma associata o di nuova costituzione. Le spese ammissibili sono quelle per servizi di consulenza in materia di innovazione, quelli per servizi a supporto dell’innovazione, quelli per personale altamente qualificato messo a disposizione da un ente di ricerca o da una grande azienda presso una pmi. Il bando per l’aiuto ai servizi qualificati è un bando aperto.
“Fra le novità inserite con l’ultimo aggiornamento – ricorda Simoncini – anche l’estensione alle imprese che aderiscono a contratti di rete. Un modo per favorire ancora di più quel processo di aggregazione fra imprese indispensabile per irrobustire il nostro sistema produttivo spesso penalizzato dalla piccola dimensione”. L’assessore ricorda che la Regione ha messo in campo da gennaio ad oggi per il sistema produttivo toscano e che prevedono, nel complesso, risorse per circa 125 milioni. “Il bando – spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – risponde alle esigenze di innovazione e di riorganizzazione produttiva e commerciale delle pmi toscane, aiutandole fra l’altro nell’adozione di programmi innovativi in materia di sicurezza, ambiente, certificazioni che, in molti casi, sono vitali per la permanenza sul mercato e il rilancio competitivo delle aziende”.