Politiche di mobilità e accessibilità da pianificare in modo integrato tra i tre vettori bus, treno e tramvie puntando con forza alla ‘cura del ferro’, e in un’ottica di aree vaste. Questo è quanto è emerso dall’incontro che si è tenuto alla Festa Democratica in corso al Parco delle Cascine a Firenze a cui hanno partecipato l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, il responsabile del settore per il Pd toscano Valerio Vannetti, Mirko Dormentoni, della segretreria del Pd Metropolitano di Firenze, Giorgio Ricci del Circolo trasporti Pd e Piero Baronti in rappresentanza del gruppo LabMob. “L’integrazione del sistema ferroviario e tramviario – ha detto Mirko Dormentoni introducendo la discussione – è fondamentale per risolvere i problemi del traffico e di accessibilità alle nostre città, che non possono essere più circoscritti solo dentro i confini comunali.
Pensando all’area fiorentina, anche in considerazione dei nuovi assetti istituzionali di cui si parla, si rende sempre più stringente la necessità di una pianificazione e programmazione in un’ottica metropolitana che si basi sui flussi di persone che giungono a Firenze da fuori città e anche da fuori provincia. Importante dunque la realizzazione delle linee 2 e 3 della Tramvia e impegnarsi per una rete ulteriormente estesa rispetto alle attuali ramificazioni previste, in modo da poter collegare con il tram anche Bagno a Ripoli, Sesto, Campi Bisenzio e tutti i nuclei principali dell’aerea fiorentina” E su questo è intervenuto Piero Baronti che ha presentato il progetto elaborato da LabMob, un gruppo di lavoro che ha studiato la fattibilità di dotare l’area Firenze-Prato con un Tram/treno “che passando dalle rotaie della linea 2 e da quelle delle linee ferroviarie passi da Campi e arrivi a Prato servendo così una zona densamente popolata che gravita per gran parte sul capoluogo toscano per motivi di lavoro e di studio”. “Parlare di trasporto pubblico locale oggi – ha esordito l’assessore Ceccobao – significa parlarne in un momento di grave crisi e di tagli: la Regione con la gara regionale Tpl cerca di fare un piano di rilancio che farà mettere in circolo risorse per 3 miliardi di euro, e allo stesso tempo vuole ripensare e correggere le politiche di trasporto in un’ottica che permetta una maggiore efficienza e qualità del servizio agli utenti.
Regione Toscana crede molto sul trasporto su ferro tanto da aver fatto un’apposita legge regionale per l’acquisto di nuovi treni, da registrare sul trasporto ferroviario l’aumento dei passeggeri lo scorso anno rispetto al 2010 quantificabile in un + 6,5%, e incentiva la realizzazione di sistemi tramviari: 31 milioni sono stati stanziati per la realizzazione della Linea 1 di Firenze che sta avendo un successo di passeggeri oltre le previsioni, e altri 36 milioni sono destinati dall’Unione Europea attraverso la Regione per la realizzazione delle linee 2 e 3 del capoluogo.
Su questo è fondamentale lavorare tutti insieme affinché possano essere realizzate al più presto e collaborare per superare i problemi delle imprese che devono eseguire i lavori e agire quindi anche sul sistema bancario”. Dello stesso avviso il responsabile trasporti del Pd toscano Valerio Vannetti che dopo aver descritto la situazione di empasse che riguarda la partenza dei lavori delle due linee tramviarie fiorentine ha auspicato che “si sgombri il campo dalle polemiche e dalle dispute e tutti i soggetti coinvolti si confrontino al più presto per trovare la soluzione che faccia superare i problemi”.
“A seguito della rinegoziazione del contratto, in sostanza, - ha detto Vanentti - la questione si è incagliata sul reperimento di circa 15 milioni attualmente non coperti: è necessario uno sforzo da parte di tutti perché non è possibile che un’opera che vale 315 milioni di euro rimanga bloccata per una cifra in fondo marginale rispetto alla sua strategicità. Senza contare che se entro il 31 dicembre 2015 le linee 2 e 3 non entreranno in funzione perderemmo i finanziamenti dell’Unione Europea stanziati per questo progetto attraverso la Regione e che si rischierebbe di pregiudicare furturi stanziamenti comunitari per altre infrastrutture.
Questo non possiamo permettercelo e Pd e istituzioni devono lavorare uniti per rimuovere tutti gli ostacoli che oggi impediscono l’inizio dei lavori”. Intervenuto anche Giorgio Ricci del Circolo Trasporti del Pd fiorentino che ha parlato dei vari aspetti positivi che avrebbe il completamento del sistema tramviario di Firenze perorando anche la realizzazione del tracciato che dalla stazione arrivi a piazza della Libertà passando dal centro.