Al termine di 5 giorni di trattativa si è gunti finalmente all'accordo sull' Ipotesi del rinnovo del Contratto Integrativo Unicoop Fi. Una riunione che si è protratta fino a tarda sera presso la sede di Unicoop Firenze a Scandicci ma che ha prodotto una sintesi condivisa. La CGIL Toscana dichiara "In un momento di crisi economica e occupazionale sempre più forte, di perdita di potere di acquisto e di calo dei consumi, il rinnovo del Contratto Integrativo Unicoop FI rappresenta un fatto positivo che conferma un sistema di corrette relazioni sindacali sempre più difficili da mantenere nella Grande Distribuzione e nel sistema Cooperativo dove la pratica delle disdette dei contratti è sempre più frequente (vedi Coop Estense, Coop Adriatica,Metro, Panorama, Carrefour) - dichiara - Le Organizzazioni Sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs della Toscana e la Delegazione delle RSU presente alla trattativa, esprimono un giudizio positivo sulla conclusione del negoziato e valutano favorevolmente i risultati ottenuti, anche alla luce del quadro di riferimento sempre più difficile. Dalida Angelini segretaria regionale CGIL Toscana : “L’ipotesi di accordo unitaria che arriva dopo una lunga e difficile trattativa contiene elementi import anti tra questi: -Passaggio di 250 lavoratori da parte time a full time nei 3 anni di vigenza contrattuale; consolidamento delle ore supplementari con sperimentazione partime a 30 -Chiusura di 7 festività nazionali tra queste 25 aprile 1 maggio -Lavoro domenicale, conferma delle maggiorazioni economiche volontarietà e rotazione della prestazione.
-Retribuzione aggiuntiva anziche aspettativa non retribuita in caso di fine periodo malattia per patologie importanti -Premio di produttività, tetto massimo raggiungibile Euro 1.540,00 con l’erogazione di una quota uguale per tutti i dipendenti -Rafforzati gli strumenti di Partecipazione attraverso il confronto decentrato con le RSU e le OO.SS su vari temi, tra questi la formazione le pari opportunità la sicurezza sul lavoro. Ora la parola andrà ai lavoratori che saranno chiamati ad un grande esercizio di democrazia, attraverso il voto.
Questa è la dimostrazione che anche in tempi di crisi se c’è la volonta di comprendere le ragioni reciproche contrattare ancora si può”