Chiusura degli Uffici Postali: resta l'allarme

In Toscana ancora nessun segnale da Poste

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 agosto 2012 23:42
Chiusura degli Uffici Postali: resta l'allarme

Poste spa non ha ancora dato nessuna rispostacirca la chiusura degli uffici postali in Toscana, intanto i Sindaci, gliamministratori, gli Enti, e anche i cittadini, continuano a mostrare il lorodissenso al piano di riorganizzazione e a manifestare le forti preoccupazioni,questo silenzio è sconcertante". È quanto afferma il Presidente di UNCEMToscana Oreste Giurlani sulla questione ormai aperta da mesi circa la chiusuradi circa 174 uffici postali in Toscana, la maggior parte situati in piccoliComuni montani.

"Il silenzio di Poste continua nonostantetutte le forze politiche e istituzionali siano scese in campo, Regione, entilocali, province, parlamentari, ma ad oggi nessuna risposta. È stata chiesta anche la disponibilità aricercare insieme soluzioni alternative, Regione e territorio sono disponibilia mettere in campo proposte per rendere più produttivi questi uffici, offrendouna giustificazione, oltre che sociale, anche economica al mantenimento infunzione degli sportelli". Gli uffici periferici a rischio chiusura entro lafine dell’anno sono per lo più concentrati in montagna o in piccole frazioni echiudere un ufficio in montagna o in piccoli paesi sperduti può avere un forteimpatto sociale sulla popolazione, spesso magari anziana e più in difficoltà aspostarsi. “Nonostante il silenzio di Poste porteremo la battaglia finoin fondo perché non si può permettere che i cittadini che vivono nei territorimarginali, montani e rurali della Toscana vengano penalizzati e con gravidisagi" – dichiara il Presidente di UNCEM Toscana (Unione Nazionale ComuniEnti Montani) Oreste Giurlani in rappresentanza di 168 Comuni piccoli emontani della Toscana.

"Se da un lato - aggiunge- deve esserci unarazionalizzazione, dall'altro non può tradursi in impoverimento di un servizioimportante per il territorio ed essenziale per i cittadini, specie quelli piùdeboli: anziani, malati e persone a ridotta mobilità. Si tratta di un servizioimportante anche per sostenere il mantenimento delle comunità e di molteattività per lo sviluppo sociale ed economico. Con gli Enti locali, la Regione e i parlamentaritoscani, continueremo a batterci fino in fondo".

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