Erano in lista di mobilità e hanno trovato un lavoro come addetti al back office negli uffici giudiziari del territorio provinciale. Adesso, dopo questa esperienza, per molti di loro si prospetta un contratto a tempo indeterminato. È una storia a lieto fine, per tanti aspetti, quella che nasce dal progetto “Uffici giudiziari” ideato e finanziato dalla Provincia di Firenze e realizzato dall’agenzia per il lavoro Gi Group. Si tratta di un progetto della Provincia che ha previsto un percorso di ricollocazione di alcuni lavoratori negli uffici giudiziari fiorentini al termine del quale quasi il 50% ha trovato un lavoro Nell’estate del 2010 la Provincia di Firenze siglò un protocollo d’intesa con i rappresentanti fiorentini di Corte d’Appello, Tribunale, Procura, Tribunale di Sorveglianza, Tribunale per i Minorenni e Ufficio del Giudice di Pace per avviare un percorso di ricollocazione professionale per lavoratori iscritti nelle liste di mobilità nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2009 e il 30 aprile 2010.
Le persone selezionate e coinvolte furono 31: uomini e donne che fino al giugno 2011 hanno lavorato negli enti della giustizia fiorentina e toscana, ricoprendo varie mansioni di segreteria e cancelleria. La Provincia di Firenze ha continuato a prendersi carico del loro percorso professionale anche a conclusione del progetto originario affidandosi al supporto di Gi Group per attività di outplacement e accompagnamento alla ricollocazione. Con un ulteriore finanziamento, sono stati loro proposti percorsi di formazione in varie discipline ai quali hanno aderito 23 tra lavoratori e lavoratrici.
A conclusione di questa seconda fase, 13 lavoratori del gruppo sono stati reinseriti nel mondo professionale e molti hanno contratti di un anno con finalità di assunzione a tempo indeterminato. “Da tempo la Provincia di Firenze porta avanti iniziative innovative nell’ambito dei servizi per l’impiego – afferma Elisa Simoni, Assessore provinciale al Lavoro – cercando di integrare le competenze del pubblico con le esigenze del mercato del lavoro e del mondo del privato”. Le storie Marco Bencini.
Dopo trent’anni di esperienza nella tipografia, settore molto colpito dalla crisi economica a seguito dell’implementazione delle nuove tecnologie, Marco Bencini rimasto senza lavoro viene selezionato per il Progetto Giudiziale lavorando come impiegato back office all’interno della Corte d’Appello. Successivamente continuando in maniera attiva a cercare lavoro, viene inserito come operaio addetto alla produzione di materiale plastico presso un’azienda vicino casa e si rimette così in gioco a 54 anni di età. Fabio Pianigiani.
Un’altra esperienza altrettanto significativa è quella di Fabio Pianigiani. A causa della crisi economica, sia lui che la moglie, rimangono senza lavoro. Con due figli piccoli adottati da pochi mesi a carico, Pianigiani riesce ad essere inserito nel Progetto della Provincia lavorando come addetto back office all’interno della Procura della Repubblica. Attualmente è stato ricollocato come portiere presso l’ente del territorio fiorentino. Monica Mattei. Monica Mattei, 45 anni pieni di grinta e solarità, madre di due figli, un’importante esperienza maturata all’interno di una multinazionale americana che opera nell’ambito della Grande Distribuzione con ruolo commerciale a livello direzionale.
Nonostante le fosse stata offerta l’opportunità di trasferirsi in America, per i suoi figli decide di rinunciare al lavoro. Entra nel progetto promosso dalla Provincia lavorando come addetta back office al Tribunale di Firenze con ottime referenze per le sue competenze. È stata adesso reinserita in una realtà che opera nell’ambito della commercializzazione di pietre preziose, in cui ha modo di sfruttare le conoscenze maturate nel corso del suo percorso professionale, soprattutto le lingue, mantenendo attiva la conoscenza dell’inglese fluente, del francese, del tedesco e dello spagnolo. Babacar Ndiaye.
Il supporto professionale offerto da Gi Group ha spesso anche incoraggiato e indirizzato le persone verso percorsi di autoimprenditorialità; è il caso di Babacar Ndiaye che ha avviato una propria attività imprenditoriale di logistica tra Italia e Senegal, suo paese di origine, usufruendo di ulteriori incentivi messi a disposizione dalla Provincia di Firenze, sempre più in prima linea nelle nuove opportunità di valore per l’imprenditorialità e la crescita del territorio fiorentino.