Anche Firenze e il suo territorio registrano il fenomeno del “drop-out”, ossia l’abbandono scolastico precoce da parte di ragazzi e ragazze che rischiano di non concludere il percorso della scuola superiore. Per evitare che questa fascia di giovani finisca nel novero dei “NEET” (Not in Education, Employment or Training, quella percentuale cioè di popolazione inoccupata e al di fuori di percorsi formativi o di studio), la Provincia di Firenze propone una serie di corsi di formazione professionale in grado di dar loro una qualifica riconosciuta e spendibile nel mercato del lavoro.
Si tratta di figure spesso ricercate anche nel nostro territorio, come riportano anche i più recenti dati sull’andamento dell’occupazione: cuochi, camerieri, sarte, giardinieri, muratori, falegnami e molto altro. “Non possiamo permetterci, a livello sociale, economico e produttivo, di lasciare tanti ragazzi ai margini del mondo scolastico, formativo e, di conseguenza, lavorativo – afferma l’Assessore provinciale a Lavoro e Formazione Elisa Simoni – Abbiamo a cuore di indirizzare dunque i giovani a rischio drop-out a frequentare un corso formativo che li porti a diventare falegnami, addetti alla ristorazione, estetisti e molto altro, professioni che tuttora reggono.
Bisogna far tornare ad apprezzare queste professioni richieste dal mercato del lavoro ed in questo senso è fondamentale investire nell’orientamento dei giovani e delle loro famiglie. Ai ragazzi che hanno deciso di abbandonare il sistema dell’istruzione vogliamo dire insomma Impara un mestiere. Passa alla storia”. Le figure professionali che saranno formate sono le più diverse: operatore dell’abbigliamento, operatore edile, operatore elettronico, operatore elettrico, operatore di impianti termo-idraulici, operatore del legno, operatore della riparazione dei veicoli a motore (carrozzeria o sistemi meccanici/elettromeccanici), operatore meccanico, operatore della ristorazione (preparazione pasti o servizi di sala e bar), operatore agricolo e operatore del benessere (acconciatura o estetica). Dalle iscrizioni ai corsi del biennio 2011-2013 si può dire che i lavori preferiti dai giovani siano quelli legati al mondo della ristorazione, scelti in totale da oltre 200 tra ragazzi e ragazze.
Seguono le professioni della meccanica (circa 100 ragazzi) e quelle del benessere (più di 100). In totale i corsi formativi di questo tipo coinvolgono mediamente 600-700 tra ragazzi e ragazze, per un investimento economico di 2 milioni di euro (fondi FSE). Le modalità di iscrizione Le pre-iscrizioni ai corsi sono aperte fino al 10 settembre in tutti i Centri per l’impiego. I ragazzi e le famiglie interessate devono presentarsi ai CPI di residenza, dove otterranno informazioni e indicazioni da personale qualificato.
I corsi hanno una durata di 2100 ore – pari circa a due anni di frequenza – sono gratuiti e prevedono uno stage in azienda. La partenza dei percorsi formativi è prevista nel mese di ottobre 2012, la chiusura nell’ottobre 2014, stage ed esame finale compresi. Destinatari del corsi professionali sono i ragazzi che hanno assolto l’obbligo di istruzione, ossia 10 anni all’interno del sistema scolastico (anche quelli entrati nella scuola a 5 anni e che dunque hanno 15 anni), oppure quelli che hanno compiuto 16 anni e sono usciti dalla scuola con un’età non superiore ai 18 anni.
In definitiva, i corsi sono aperti a ragazzi e ragazze nati dal 1° gennaio 1994 al 31 dicembre 1996, oltre i nati nel ’97, purché abbiano frequentato 10 anni di scuola.