Problematicità legate alla sicurezza ambientale e sociale come il fenomeno degli incendi ai margini delle linee ferroviarie, l’evasione del biglietto di viaggio, gli atti di vandalismo. Queste le principali criticità emerse questa mattina dall’audizione dei vertici della Polizia Ferroviaria Toscana che si è tenuta in commissione Mobilità e infrastrutture, per l’indagine conoscitiva mirata ad affrontare le problematiche del trasporto pubblico locale ferroviario in Toscana. “L’obbiettivo di questi incontri – ha ricordato Mattei – è quello di acquisire elementi, indicazioni, competenze e quant’altro sia utile, per formulare proposte alla Giunta che vadano a migliorare il prossimo contratto di servizio Regione-Trenitalia”. “La priorità è quella di mettere a fuoco le criticità del trasporto pubblico locale – ha rimarcato Paolo Bambagioni (Pd), coordinatore del gruppo di lavoro che ha il compito di approfondire le tematiche del tpl ferroviario – nonché di ottenere un quadro esaustivo sulla convenzione, che vede coinvolte Toscana e Ferrovie delle Stato, per poterne valutare l’eventuale rinnovo”. Dopo aver parlato di “binomio inscindibile tra sicurezza e qualità del servizio”, Vincenzo Spinosi, dirigente del compartimento Polfer Toscana, si è soffermato su alcuni dati: “Il 2011 – ha detto - ha visto l’intervento della Polfer per diciannove incendi, mentre dodici sono quelli divampati nell’anno in corso; inoltre, dal 1 gennaio al 29 luglio 2012, la polizia ferroviaria ha eseguito ben 8.208 scorte su convogli ferroviari e nel 2011 ha ordinato cento proposte di misure preventive nei confronti di soggetti ‘pericolosi’”.
Dalla Polfer l’invito ad un potenziamento del sistema di videosorveglianza anche a fronte di una maggiore razionalizzazione del personale. La consigliera Marta Gazzarri (IdV) ha posto l’accento sulla “totale ed incompleta mancanza di manutenzione e di pulizia” delle carrozze e ha invitato alla “tutela delle donne pendolari - specialmente in orari serali – quando si verificano meno controlli e vi sono meno passeggeri”. Molte le difficoltà evidenziate dai Comitati dei Pendolari Città di Arezzo e Valdichiana, quest’ultimo rappresenta un ampio bacino di utenza ferroviaria che si sposta da Chiusi, Terentola, Camucia-Cortona e Castiglion Fiorentino verso Arezzo, il Valdarno e Firenze.
Si è parlato della mancanza di sicurezza, a causa del sovraffollamento delle carrozze e della blindatura delle porte difettose, del malfunzionamento del condizionamento negli scompartimenti e dei numerosi disagi e ritardi che i pendolari sono costretti a subire, in inverno, a causa del gelo e della neve. Il comitato Valdichiana ha aggiunto: “Riteniamo che l’adeguamento Istat delle tariffe non sia corretto rispetto a quantità e qualità del servizio offerto”. Dal comitato Città di Arezzo è arrivata, infine, la richiesta sia di trovare “meccanismi che garantiscano un servizio ferroviario di qualità che un sistema sanzionatorio più efficace per Trenitalia” «Più garanzie per l'uso della linea Direttisisma per i treni dei pendolari del Valdarno, con riferimento particolare alla tratta fra Figline e Firenze Campo di Marte».
E' questa la principale richiesta avanzata dal portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, durante l'audizione presso la commissione trasporti del Consiglio Comunale di Figline Valdarno di ieri pomeriggio. «Da due giorni i treni dei pendolari del Valdarno sono tutti deviati dalla direttissima sulla linea lenta per Pontassieve - ha affermato Da Re durante l'audizione in commissione trasporti del Comune di Figline - prima a causa del guasto sulla linea all'uscita della galleria S.Donato, ma adesso con l'avvenuta riparazione i Frecciarossa sono tornati a viaggiare sulla direttissima, mentre i treni regionali dei pendolari sono sempre deviati per la linea lenta, con conseguenti ritardi e tempi più lunghi di percorrenza.
E' inaccettabile questo trattamento diverso da parte di Ferrovie fra treni Frecciarossa e treni dei pendolari». Il portavoce dei pendolari ha sottolineato che, al di là dell'ultimo guasto sulla linea direttissima, sono diventate quotidiane le deviazioni dei treni dei pendolari sulla linea lenta e le soste a Firenze Rovezzano, dovute alle interferenze dei treni Frecciarossa e Italo. «Il Comune di Figline può avere un ruolo attivo e positivo sul trasporto ferroviario locale - ha aggiunto Da Re - se si confronta con i pendolari e con la Regione, e in autunno potrebbe organizzare una seduta del Consiglio Comunale, aperto anche a pendolari, per individuare soluzioni ai disservizi di Trenitalia».
Il portavoce dei pendolari ha infine posto il problema dell'ampliamento del parcheggio della stazione ferroviaria di Figline. «I pendolari di Figline e degli altri Comuni vicini aumentano sempre più e il parcheggio della stazione è insufficiente da tempo - ha concluso Da Re - il Comune si deve impegnare a trovare una soluzione per il suo ampliamento».