Firenze– L’arte del Novecento, con opere di pittori del calibro di Viani, Rosai, Sironi e Ligabue, incontrano l’arte contemporanea degli scultori Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi. Succede a Seravezza (Lu), città della Versilia storica. Domani, sabato 21 luglio alle 18,30, sarà infatti inaugurata, nello scenario del Palazzo Mediceo, la mostra “L’occupazione della bellezza”, curata da Ludovico Geirut. La mostra renderà fruibili al pubblico cento sculture di Bartolozzi e Tesi, la cui esposizione è allestita nelle strade del centro storico di Seravezza in un percorso ideale che andrà a ricongiungersi proprio con il palazzo Mediceo, che dallo scorso 30 giugno ospita un’altra esposizione di grande valore artistico, “Le avventure della forma”, curata da Enrico Dei, e che propone opere pittoriche del Novecento.Le iniziative, ha spiegato il sindaco di Seravezza, Ettore Neri, sono state promosse dal Comune versiliese e dalla fondazione Terre Medicee.
“Per noi”, ha ricordato il sindaco, “non si tratta solo di promuovere l’arte, il cui rapporto con Seravezza ha radici profonde e antiche, ma si tratta, attraverso l’arte, di valorizzare il paesaggio, il territorio, la storia e la cultura della nostra città”.Il consigliere regionale Eugenio Giani ha ricordato il legame storico fortissimo tra Seravezza e i Medici. Un legame nato nel 1513 con l’elezione a papa di Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, e che da subito si impegnò per abbellire Firenze e Roma, chiedendo marmi di prima qualità.
“L’anno prossimo”, ha aggiunto Giani, “si celebrerà il cinquecentesimo anniversario di questo legame, che creò una sorta di cordone ombelicale tra Firenze e la Versilia storica, quella di Seravezza, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Sant’Anna di Stazzema. La mostra che si inaugurerà domani, insieme a quella già in corso, sono il legame ideale con le celebrazioni che intendiamo proporre l’anno prossimo. Non a caso il fulcro è il Palazzo Mediceo di Seravezza, la villa che Cosimo dei Medici realizzò a testimonianza degli stretti rapporti tra quel territorio e Firenze”.
Una celebrazione, quella del 2013, che sarà anche l’occasione di ricordare Michelangelo Buonarotti, che frequentò molto la città di Seravezza. Elementi che ha sottolineato anche il critico Enrico Dei, che ha ricordato che grazie ai lavori di restauro e alle attività che hanno fatto perno sul Palazzo Mediceo, “la villa sarà interessata da un progetto dell’Unesco”.Gli artisti Bartolozzi e Tesi hanno sottolineato come queste iniziative possano promuovere “la creatività, il sapere e la bellezza per produrre un benessere e una ricchezza che sono distribuite omogeneamente”.
Il critico Lodovico Geirut, infine, ha sottolineato che la mostra “L’occupazione della bellezza” esalta Seravezza e la Versilia, “esaltando allo stesso tempo due artisti a tutto tondo, che sanno disegnare, plasmare e sbozzare. Capacità non più comuni e che invece è giusto riportare nella giusta luce”. (lm)