Firenze, 19 luglio 2012- L'olivo, pianta significativa del paesaggio toscano, esemplarmente generosa e longeva, è stato ispiratore di diverse espressioni artistiche ed è stato assunto a universale simbolo religioso, di pace e di buoni intenti, scolpendo indelebili e profonde tracce nella nostra cultura. Il nuovo volume Olivi di Toscana (Polistampa, pp. 304) a cura di Paolo Nanni, una pregiata edizione cartonata in lingua italiana e inglese e interamente illustrata a colori, affronta la pianta e la sua storia da diverse angolature, in capitoli affidati a studiosi d'eccellenza, ognuno nel proprio settore. Realizzato per l'Accademia dei Georgofili, il libro illustra infatti l'evoluzione della olivicoltura toscana attraverso la storia, l'arte e la letteratura, nonché lo sviluppo delle tecniche colturali, partendo dall'antichità per arrivare all'olivicoltura intensiva del terzo millennio.
Oltre alle caratteristiche botaniche, alla situazione produttiva, alle innovazioni tecnologiche nella coltivazione e agli aspetti economici del mercato dell'olio d'oliva, il testo offre numerosi spunti sull'utilizzo e i riferimenti all'olivo nel campo della storia e delle tradizioni, e richiama i diversi significati che sono stati associati alla pianta e alla sua iconografia nelle varie epoche. Pur essendo quindi utile innanzitutto a studiosi e coltivatori, il libro, grazie anche al ricco corredo fotografico, costituisce una risorsa utile e affascinante per il grande pubblico, stimolando una riflessione più universale sul paesaggio e sull'importanza delle risorse naturali. Gherardo Del Lungo