Dal 21 luglio Giorgio Albertazzi irrompe a Arezzo. Nell’ambito della rassegna Mecenate d’estate – proposta dal Comune di Arezzo e dalla Fondazione Toscana Spettacolo – il maestro fiorentino sarà a Arezzo per una densa serie di appuntamenti e incontri, una esclusiva ‘residenza’, dal 21 al 24 luglio. Interpreterà, in vari spazi della città, estratti dalle opere di D’Annunzio (un suo cavallo di battaglia), Pietro Aretino (una novità e un omaggio alla città che lo ospita) e di Dante (suo grande e antico amore e ideale momento di confronto con un altro maestro, Roberto Benigni, che negli stessi giorni lo interpreta a Firenze). In Piazza della Badia, sabato 21 luglio alle 21,15 il maestro legge D’Annunzio.
All’Arena Eden, domenica 22 luglio alle 21,15 sarà la volta della lettura di Dante. Alla Galleria d’Arte Contemporanea di Piazza San Francesco, lunedì 23 luglio alle 18,30 Giorgio Albertazzi incontra il pubblico. Martedì 24 luglio alle 21,15 si torna in Piazza della Badia per una lettura di Pietro Aretino. A sentire Albertazzi «… in realtà non leggo niente, e nemmeno recito: improvviso, a memoria, su tre grandi, compreso Aretino, che è un birbante, figlio di povera gente. Geniale improvvisatore, pittore, libraio, scrive i Pronostici – una sorta di calendari – ma soprattutto Lettere volanti, che lo qualificano come primo giornalista, il primo interprete del “quarto potere”.
Orson Welles verrà molti secoli dopo! Fu anche compagno di Giovanni dalle Bande Nere in qualità di segretario. L’Aretino aveva gran qualità volpine, un genio toscano da ricordare: inventò Le Aretine, belle e compiacenti fanciulle che allietavano il cenacolo del nostro e del suo grande amico Tiziano. Forse leggerò, questo sì, lo leggerò, qualche pagina de La cortigiana, una delle sue più belle commedie. Che dire di Dante? Lo frequento da sempre, molto prima di chiunque nel mondo lo declami.
A proposito di leggere, uno dei miei ultimi spettacoli su di lui aveva per titolo Dante legge Albertazzi… questo la dice lunga! D’Annunzio è un conterraneo, anche se nato a Pescara. Io sono nato sotto Settignano, e a Settignano c’è la Capponcina, dove D’Annunzio ha vissuto e si è indebitato fra levrieri e cavalli finché per sfuggire ai debiti si rifugiò ad Arcachon in Francia. Anche il Vate, come l’Aretino, era maestro nelle fughe per sottrarsi ai debiti! Penso, però, che l’immenso credito artistico e culturale accumulato da questi personaggi riduca a misera cosa i loro debiti quotidiani». L’incontro con il pubblico alla Galleria è gratuito, per gli appuntamenti del 21 – 22 – 24 luglio il biglietto d’ingresso è di € 6,00 con possibilità di abbonamento alle tre serate al prezzo di €10,00.