“I giorni della vendemmia” è un film d’autore partito timidamente con tre copie nelle sale emiliane che grazie al consenso di pubblico e critica, sta arrivando nei cinema di tutta la penisola. Dopo Catania, Vicenza, Venezia, Cagliari, Piacenza, Roma, Palermo e Treviso, il film si prepara a sbarcare a Firenze, dal 20 luglio al Cinema Il Portico con presentazione in anteprima il 19 luglio alla presenza degli autori – il regista Marco Righi e la produttrice Simona Malagoli – e a Udine, dal 19 luglio al Cinema Visionario. La diffusione della pellicola su tutta la penisola è dovuta anche agli ottimi risultati raggiunti nelle sale dove I giorni della vendemmia è già uscito.
Il film tiene molto bene a Torino (cinema Fratelli Marx) dove sta superando le quattro settimane, mentre a Catania città che gli ha riservato un’accoglienza particolarmente calorosa, tornerà il 25 luglio per una serata speciale nella scenografica Arena Argentina. Questo in sintesi il percorso de” I giorni della vendemmia”, opera prima del giovanissimo regista emiliano Marco Righi (classe 1983) e della piccola Ierà di Simona Malagoli, produttore e distributore del film. Ispirato allo scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli, di cui una citazione da “Altri Libertini” apre il lungometraggio, I giorni della vendemmia comincia con la prematura scomparsa di Enrico Berlinguer (in una sequenza finale viene mostrato l’ultimo comizio di Padova del giugno 1984) e racconta l’educazione sentimentale dell’adolescente Elia (l’esordiente Marco d’Agostin) stretto nella morsa tra l’arrivo di una giovane – suadente – cittadina, Emilia (Lavinia Longhi), e il ritorno dell’inconcludente ma carismatico fratello, Samuele (Gian Marco Tavani).
Sullo sfondo quell’Emilia guareschiana, mondo piccolo rurale. Niente effetti speciali dunque, né colpi di scena, “I giorni della vendemmia è uno di quei lungometraggi in cui non vi è premura nello svelare, ma nel restituire qualcosa allo spettatore” attraverso una fotografia delicata, una colonna sonora essenziale, un cast credibile. Una storia semplice dal linguaggio universale: “Un piccolo film, una grande opera difficile da cancellare dalla mente” (Alain Bichon – Vivilcinema). “Nel film di Righi, come in tutti i libri di Pier Vittorio Tondelli, i corpi sono sempre al centro: si sfiorano, si avvertono l’un l’altro.
Religione, politica, sono contorni.” (Enrico Palandri – Rolling Stone). Il film è stata girato senza alcun finanziamento pubblico da una troupe di professionisti italiani la cui età media è inferiore ai 26 anni e nel 2012 ha ottenuto l’Interesse Culturale Nazionale dal MiBAC. Alessandro Lazzeri Trailer del film: http://igiornidellavendemmia.it