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Uso terapeutico della cannabis, Toscana in prima fila

Romanelli (SEL): "La legge toscana non è stata impugnata dal Governo, ora si estenda anche alle altre regioni italiane”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2012 08:40

“Un’ottima notizia – commenta il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli – la non impugnazione da parte del Governo della recente legge toscana che permette l’uso di farmaci cannabinoidi, sia per le cure palliative e il fine vita, sia per chi è affetto da patologie croniche e invalidanti”. “Voglio ricordare – continua l’esponente di Sel – che da anni molti studi hanno ormai dimostrato gli effetti benefici dei derivati della cannabis in varie situazioni patologiche: è stata confermata la riduzione della spasticità e del dolore per pazienti affetti da sclerosi multipla, così come recenti ricerche stanno evidenziando un possibile effetto anticancro prostatico”.

“E non meno importante l’azione palliativa nei casi di dolore grave, non solo oncologici”. “Questi studi dimostrano l’arretratezza di molti partiti italiani, in primis la destra, che ancora osteggiano queste soluzioni mediche solo per pregiudizio ideologico”. “In molti Paesi – termina Romanelli – i derivati della cannabis sono ammessi alla prescrizione come qualsiasi altro farmaco, reperibili anche nelle farmacie, mentre in Italia si deve seguire un lungo iter burocratico, applicato caso per caso, a seguito della prescrizione medica, per l'autorizzazione dell'importazione del prodotto, iter che scoraggia non pochi pazienti”.

“A tale assurda situazione solo in Toscana abbiamo rimediato con la nuova legge, ora mi auguro che tal esempio legislativo sia imitato in tutta Italia”.

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