Terminati i lavori di adeguamento delle opere di difesa sul Torrente Ema, nell’area produttiva di Pian di Meleto, compresa tra il ponte della strada vicinale per Sezzate ed il ponte della Strada Provinciale n°119 del Palagione, nel comune di Greve in Chianti. In generale, nel tratto da San Polo a Grassina, il corso d’acqua presenta buone caratteristiche ambientali: sebbene alcune aree industriali costringano più volte il percorso dell’acqua, in molte parti invece l’ampia area golenale consente la naturale espansione del torrente durante i piccoli eventi di piena che occasionalmente si verificano senza destare alcuna preoccupazione.
Nel Pian di Meleto, invece, i tecnici consortili avevano riscontrato condizioni che non lasciavano dormire sonni tranquilli: certe sezioni del tratto arginato avevano bisogno di essere alzate e rinforzate; lungo la strada per Sezzate si poteva notare una consistente erosione della sponda destra e il ponte risultava ostruito dai naturali depositi fluviali. Per questi motivi il Consorzio, insieme al Comune, si è mosso con una certa urgenza per risolvere le criticità idrauliche dell’area produttiva, in modo da aumentare la sicurezza delle fabbriche e soprattutto di quanti vi lavorano.
E’ bene ricordare che per edificati così vicini al corso d‘acqua eliminare totalmente il rischio è praticamente impossibile: eventi metereologici estremi sono purtroppo imprevedibili e incontrollabili. Tuttavia, il progetto del Consorzio è servito a rendere la situazione attuale capace di reggere anche alle ondate di piena più preoccupanti, quelle che secondo i dati storici e le complesse elaborazioni degli ingegneri idraulici possono verificarsi, in teoria, una volta ogni 200 anni (tempo di ritorno). L’intervento, per cui l’inaugurazione è fissata per Martedì 10 luglio alle ore 17 alla presenza del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Greve in Chianti, del Commissario e del Direttore dei lavori del Consorzio di Bonifica, si è articolato sostanzialmente nei seguenti passaggi: - adeguamento dell’argine esistente sia in termini di altezza, di struttura e di accessibilità per la manutenzione; - riprofilatura e stabilizzazione delle sponde erose; - estensione delle opere di difesa con realizzazione di nuove arginature e di un muro di difesa rivestito in pietra. “Il comune di Greve in Chianti è da sempre impegnato nella difesa del suolo e nell'attenzione verso la sicurezza delle proprie attività produttive che si trovano a ridosso di corsi d'acqua e per questo soggette a possibili rischi derivanti da piene improvvise” dichiara il Sindaco di Greve Albero Bencistà.
“Da tempo si discuteva di questo importante intervento di adeguamento delle opere di difesa idraulica dell'area produttiva di Pian di Meleto” continua il Sindaco “tanto da farlo risultare un intervento a "priorità alta". Con un contributo da parte del Comune di Greve di 50 mila euro, a fronte di un costo totale di quasi 500 mila euro interamente sostenuti dal Consorzio di Bonifica è stato possibile realizzare quest'opera che mette in sicurezza l'intera area artigianale e apre a nuovi possibili insediamenti, fra cui un'isola ecologica, di prossima realizzazione”. Per l'Assessore all'ambiente Simona Forzoni “è preferibile prevenire piuttosto che curare e pur nell'esiguità dei mezzi a disposizione, mettere fra le priorità dell'azione amministrativa la prevenzione di eventi potenzialmente dannosi per l'uomo, l'ambiente e il lavoro.
Talvolta è proprio la scarsa attenzione pubblica a queste problematiche a determinare situazioni che a causa di eventi atmosferici sempre più abnormi e imprevedibili possono divenire emergenze vere e proprie per la popolazione e le attività produttive” conclude l'Assessore. “Siamo di fronte all’ennesimo intervento di adeguamento di opere che, col tempo possono dimostrare qualche difetto di funzionamento e tenuta” spiega il Commissario del Consorzio Mauro Cresti “L’attività operativa del Consorzio, spesso non crea niente di nuovo, ma mantiene efficiente ciò che già esiste e per questo, agli osservatorio meno attenti, sembra invisibile, inutile e dunque anche eliminabile: e poi senza risorse consortili come si realizzerebbero le manutenzioni, come quella di Meleto, prima che sia troppo tardi?”