Il Direttivo Provinciale del Partito Socialista, nella data di ieri si è riunito per un’analisi politica del momento e per programmare ed affrontare incontri sul territorio in vista di prossime scadenze elettorali importanti. Tra i temi affrontati, è arrivata la proposta da parte del segretario metropolitano PSI Matteo Meloni, e dalla segretaria PSI di Figline Valdarno, Arianna Bagiardi, di inserire lo strumento delle “primarie all’interno del Partito” partendo dalla federazione provinciale. I due segretari precisano “che sia fondamentale per la scelta diretta delle persone che dovranno ricoprire certi incarichi e rappresentarci con la nostra piena fiducia”; e che ci dovranno essere regole chiare, precise e trasparenti. La proposta è stata ampiamente discussa e messa in votazione, passando all’unanimità. Molti di coloro che fanno parte del Pd guardano con curiosità e interesse ai prossimi appuntamenti.
"Parteciperò a Big Bang, Italia Obiettivo Comune. Una bella occasione per mettere a confronto i nostri amministratori e per rilanciare concretamente la presenza del Pd nei territori. Quanto a Matteo Renzi, da sempre penso che sia una risorsa e non certo un problema". Lo afferma il senatore del Pd Andrea Marcucci sul meeting comvocato il 22 e il 23 giugno dal sindaco di Firenze. "In una situazione sociale e politica così difficile, il Pd sceglie di investire sul consenso dei cittadini- dice il parlamentare- per questo mi auguro che l'assemblea nazionale decida per primarie che esaltino la partecipazione degli elettori.
Una proposta importante, quella assunta dal segretario Bersani, che il partito ora deve vivere senza patemi d'animo ma dando vita ad una competizione serena e serrata tra i candidati leader e le loro linee politiche". Insieme al parlamentare parteciperà al meeting di Renzi una folta delegazione di amministratori della provincia di Lucca: sei sindaci (Barga, Porcari, Coreglia, Molazzana, Fosciandora, Villa Basilica), due presidenti di unioni comunali (Media valle del Serchio e Garfagnana) ed oltre duecento tra assessori, consiglieri comunali e militanti del Pd. Il comunicato da parte di Oreste Giurlani: "Pieno sostegno a Bersani alle primarie del centrosinistra" La premessa è che il metodo delle primarie per la scelta dei candidati alle cariche elettive di ogni livello è del tutto condivisibile, che è un metodo introdotto in Italia per primo dal Pd e dal centrosinistra e che sarà opportuno, in tempi ragionevoli, porre mano a un'apposita disciplina legislativa.
Ciò detto, non credo sia del tutto opportuno ricorrere a breve, ancora una volta, alle primarie per la scelta del leader dello schieramento di centrosinistra alla carica di presidente del consiglio. Questa scelta è già stata effettuata due anni fa e in quell'occasione prevalse nettamente l'attuale segretario dei Democratici. Se, comunque, quella competizione si andrà a ripetere, fin da adesso mi associo ai tanti amministratori ed esponenti del Pd che si sono detti disponibili a sostenere Pierluigi Bersani.
Trovo che Bersani interpreti al meglio la comprovata esperienza di amministratore – sindaco, presidente di Regione, ministro – e la sufficiente esperienza di leader di partito, ruoli nei quali ha sempre dimostrato grandi capacità ed ottimi risultati. Io penso che il nostro Paese può uscire dalla grave crisi nella quale si trova con una leadership forte e autorevole e un altrettanto chiaro programma di governo e penso, come hanno sostenuto tanti altri primi cittadini che si sono già espressi in suo favore, che Bersani sia "la migliore sintesi tra la dimensione territoriale e la sfera globale".
In qualità di sindaco di un comune montano e di presidente di Uncem Toscana non posso non sottolineare, inoltre, l'attenzione sempre dimostrata da Bersani per le piccole municipalità e per i territori più deboli e marginali, cosa della quale molto spesso altri esponenti politici si sono dimenticati e si dimenticano. Per la parte che mi competerà e per quello che potrò, cercherò di contribuire ad arricchire questa candidatura alle primarie per la premiership dell'alleanza tra i democratici e le altre forze del centrosinistra, di cui il Paese ha oggi ancor più bisogno.